Mountain Bike: Riccardo Cipullo parla della Vertical Bike

Vertical Bike – Foto Francesca Leso

Torino è una città bella e tutta da esplorare, meglio se spostandosi in sella a una bicicletta. È un po’ questo lo spirito della Vertical Bike, gara di mountain bike che domenica vivrà la sua terza edizione, come momento culminante del fine settimana di Torino Street Style e gustoso anticipo del Bike Pride del pomeriggio. Partenza alle 9 in piazza Castello, 20 kilometri e 600 metri di dislivello di percorso cittadino e collinare. “Per tre anni a partire dal 2009, anno di fondazione della nostra società, abbiamo organizzato la Vertical City Race, evento che comprendeva corsa, MTB, kayak e altre discipline” racconta Riccardo Cipullo, presidente di Verticalife, “poi è nata l’idea della Vertical Bike. Torino è ricchissima di posti ciclabili come gradini, sottopassi, viali asfaltati e sentieri sterrati ed è quindi una meta ideale per il turismo sportivo; per questo abbiamo pensato a questa gara di “cross country”, per promuovere il nostro territorio la ciclabilità urbana”.

Un progetto che, numeri alla mano, ha riscosso sempre più successo: “nel 2013 abbiamo avuto più partecipanti che nel 2012 e per domenica abbiamo già più iscritti rispetto all’anno scorso” continua Riccardo Cipullo, “non male, considerando che in molti aspettano gli ultimi giorni per segnarsi. Il nostro obiettivo è coinvolgere la gente, per questo penso che i punti di forza della Vertical Bike siano i luoghi della corsa, la sicurezza e l’accessibilità del percorso, che lo rendono adatto ai campioni di questo sport e a qualunque amatore”.

A proposito del tracciato, il presidente di Verticalife parla dei punti più spettacolari: “la partenza è sempre molto emozionante, poi si pedala per 8 km in città, tra le scale dei Murazzi e il colle dei Cappuccini, prima di salire sulla collina, decisamente bella e divertente. Non è facile trovare zone più suggestive di altre, posso anticipare però che lungo il percorso ci sarà una sorpresa, che gli atleti scopriranno solo durante la gara”.

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