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Mourinho-Chelsea, parte seconda

Creato il 11 giugno 2013 da Slepland
Dopo l'ufficialità arrivata una settimana fa tramite il sito web del club londinese, ieri è stato il giorno della prima conferenza stampa di José Mourinho come nuovo allenatore del Chelsea. Nove anni sono trascorsi dalla prima volta, nel lontano 2004, ma lo stile e la determinazione del tecnico portoghese non sono mai cambiati. Stavolta però niente colpi di teatro, nessuna dichiarazione al veleno: l'impressione avuta durante la conferenza è stata di un Mourinho molto pacato e come sempre sicuro dei suoi mezzi. "Quando sono arrivato qui nel 2004, voi giornalisti mi avete spinto ad avere un approccio molto forte durante la prima conferenza stampa, ma adesso la situazione è diversa, mi conoscete, conoscete la mia storia, i miei successi in Inghilterra e in Europa, quindi non ho più bisogno di quel tipo di approccio. Voglio soltanto lavorare giorno per giorno, senza l'ossessione di dover vincere per forza. Avendo alle spalle 108 partite di Champions e così tante stagioni consecutive in Champions League, vincere quella competizione non può essere un'ossessione per me. L'ho già vinta due volte, sarei felice di vincerla ancora, ma anche il Chelsea l'ha già vinta. Quindi non è un'ossessione. Lavoreremo concentrandoci sull'obiettivo, un giorno succederà di nuovo". "Penso di essere tornato al Chelsea nel miglior momento della mia carriera in termini di preparazione ed esperienza acquisita - ha proseguito lo Special One - mi sento molto tranquillo. L'unica cosa che mi dispiace è che la stagione non cominci domani".
Mourinho-Chelsea, parte seconda
Nel frattempo, si susseguono le voci di mercato attorno alla squadra che il magnate russo Roman Abramovič ha intenzione di consegnare al tecnico di Setúbal. La dirigenza del Chelsea sta lavorando soprattutto per rinforzare il centrocampo, e il primo obiettivo potrebbe essere Daniele De Rossi, reduce da una stagione tutt'altro che positiva con la Roma, la prima nella quale non è mai riuscito ad andare in goal. Anche i rapporti con la curva giallorossa, che è sempre stata dalla sua parte, si sono incrinati durante questa stagione, e potrebbe quindi essere arrivato il momento giusto per il 30enne romano di cambiare aria.

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