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Movimenti Centrali, Ecco le tipologie e come montarli

Creato il 06 settembre 2014 da Bigfruit @ciclismonelcuor
Movimenti Centrali, Ecco le tipologie e come montarliIl ruolo del movimento centrale nelle biciclette è di fare da perno alle pedivelle consentendone la rotazione, la trasmissione viene resa più efficace della forza con le minori dispersioni possibili di energia.
Il movimento centrale è un altro componente che ha subito un'evoluzione molto importante negli ultimi anni. Un'evoluzione tutt'ora in corso visto che nuove soluzioni continuano ad uscire e non si tratta solo di interpretazioni differenti di un concetto affermato, ma di vere e proprie rivoluzioni che portano a standard differenti. Questo, in effetti, può creare qualche confusione in più poiché gli standard diversi portano con sé anche necessità di telai appositamente realizzati.
Movimento centrale classico
Movimenti Centrali, Ecco le tipologie e come montarliIl sistema tradizionale prevedeva un asse in acciaio temperato tenuto in posizione da un sistema di calotte regolate con precisione assoluta da un sistema a controdado. I cuscinetti (le sferette) , trattenuti in gabbiette, possono essere sostituiti così come ogni singolo pezzo del sistema.
Per il montaggio di un sistema di questo tipo ci vogliono chiavi apposite, ma anche molta abilità per lasciare al movimento la giusta fluidità ma senza fargli acquistare giochi che ne rovinerebbero rapidamente le parti. E diminuirebbero l'efficacia della pedalata. Le estremità dell'asse di questo tipo sono sfaccettate con quattro lati. Il sistema, infatti, è anche detto a “perno quadro”. Sia Campagnolo che Shimano avevano sistemi di questo tipo benché i due standard fossero comunque diversi e non perfettamente compatibili tra loro.
Movimenti a cartuccia
Movimenti Centrali, Ecco le tipologie e come montarliLa prima evoluzione dei sistemi a perno quadro si è avuta con l'introduzione dei movimenti a cartuccia. Non più calotte da regolare ma un sistema sigillato da sostituire completamente in caso di rottura. All'inizio si storse un po' la bocca di fronte ad una soluzione che non permettesse la regolazione perfetta e “a orecchio” come con i sistemi tradizionali, ma il tempo smentì presto queste preoccupazioni. La precisione tecnologica, i cuscinetti sigillati e la grande facilità di montaggio decretarono un successo assoluto di questa soluzione.
Per montare il movimento basta montare la calotta destra, infilare la cartuccia, e serrare la calotta sinistra. Facile e alla portata anche dei meno esperti senza rischio di danni.
Movimenti Centrali, Ecco le tipologie e come montarliAsse passante
Il concetto classico di movimento centrale prevede le pedivelle che si innestano sull'asse che appoggia su cuscinetti interni alla scatola. Sempre con l'idea di aumentare la rigidità è stata elaborata una soluzione che aumentasse la base di appoggio dell'asse. Non volendo appensantire i materiali si è passati a una soluzione più drastica: allargare l'appoggio dell'asse.
Per questo motivo i cuscinetti sono stati portati all'esterno della scatola del movimento centrale del telaio racchiusi in calotte da avvitare, comunque, sul telaio di misura standard. Cuscinetti e asse, a questo punto, sono stati separati lasciando i primi nelle calotte ma fissando l'asse alla guarnitura per ottimizzare gli spazi a disposizione. Il perno, viene quindi fatto passare attraverso le calotte fino a bloccarsi sulla pedivella sinistra in un sistema completamente nuovo e che ha riscosso un grandissimo successo.
Ultra Torque
Movimenti Centrali, Ecco le tipologie e come montarliQuesto è il nome che Campagnolo ha dato alla sua soluzione ad asse passante. I motivi di questa soluzione sono principalmente tecnici. La ditta vicentina ha abbandonato per ultima il perno quadro ed ha cercato una soluzione che fosse in grado di dare un effettivo vantaggio tecnico ma anche di aggirare i brevetti con cui la concorrenza aveva blindato la soluzione ad asse passante.
La soluzione è stata realizzare un asse passante in due pezzi. Due semi assi, montati allo stesso modo sulla guarnitura e sulla pedivella sinistra, si uniscono al centro della scatola del movimento con una soluzione ben conosciuta in meccanica: il giunto Hirth. Si tratta di un impronta dentellata che fa combaciare perfettamente le due parti in una soluzione di grande robustezza ed efficacia.
Tra i vantaggio di questa soluzione Campagnolo ha dichiarato anche una riduzione degli ingombri esterni delle pedivelle (perché l'asse è già inserito su entrambe le pedivelle, senza dover pensare a soluzioni tecniche – ed ingombranti – per l'ancoraggio) a tutto vantaggio dello spazio a disposizione del piede.

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