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ERITREA -I carri armati dell'esercito eritreo hanno assediato il ministero dell'informazione nel centro di Asmara Lunedi dopo che circa 200 ammutinati hanno colto l'edificio per chiedere riforme politiche, fonti diplomatiche e della diaspora l'hanno riferito Lunedi.
Non ci sono stati colpi sparati e il resto della città è apparso tranquillo, hanno aggiunto i diplomatici, anche se pochissimi dettagli sono stati immediatamente disponibili.
"Il ministero delle informazioni è sotto assedio", ha detto un diplomatico.
Amanuel Ghirmai, un giornalista eritreo a Parigi per Radio Erena indipendente, ha detto che circa un 100 ammutinati dell'esercito hanno preso d'assalto il ministero in cima alla collina - che domina la capitale dello stato del Mar Rosso - il Lunedi mattina.
Si ha ordinato ai lettori di news al governo la televisione e radio - l'unica fonte di supporto per lo stato autoritario - di leggere una dichiarazione che attueranno la costituzione del paese.
La dichiarazione ha anche ha ordinato il rilascio dei prigionieri di coscienza.
"Non sappiamo chi sta conducendo la situazione ... ognuno è stato messo nella stessa stanza (al ministero)," ha detto Amanuel, aggiungendo di aver parlato con fonti in Asmara.
"L'Ufficio estero della Gran Bretagna ha aggiornato di aver ricevuto segnalazioni di" movimenti insoliti militari nei dintorni di Asmara ", senza fornire ulteriori dettagli.
L'impoverita Eritrea batte anche la Corea del Nord per classificazione su 179 paesi della libertà di stampa di Reporters di Parigi da guardia dei media senza frontiere. Tutti i mezzi di comunicazione indipendenti sono stati chiusi dopo che Issaias aveva lanciato una purga draconiana nel 2001, mentre il Corno d'Africa ha espulso l'ultimo registrato corrispondente straniero nel 2010.
Tuttavia, gli espatriati eritrei che avevano parlato di connazionali in Asmara hnnno detto che potrebbero confermare la notizia che le truppe erano state dispiegate al ministero delle informazioni e che la televisione di Stato Eri-TV ha cessato le trasmissione.
Tutti i media pubblici dell'Eritrea vengono registrati e trasmessi dal ministero.
"La trasmissione locale è stata tagliata, il solo segnale satellitare è in onda in alcuni archivi", ha aggiunto Amanuel.
"Radio e TV locali sembrano essere state chiuse, siamo alla ricerca di maggiori informazioni," dice il ministero degli Esteri della Gran Bretagna.
La rivoluzione non sarà trasmessa: la risoluzione cruenta della crisi degli ostaggi in Algeria ha messo a fuoco le sfide più ampie degli Stati Uniti e che i suoi alleati devono affrontare nel confronto con cellule terroristiche che hanno preso rifugio nel nord Africa.
Gli Stati Uniti e la Francia hanno cominciato a corteggiare l'Algeria per mesi, sperando di assicurarsi il suo sostegno per uno sforzo internazionale per sfrattare i militanti islamici di nord del Mali.
Ma anticipati dei militanti del sud, che partiti da un appello per l'intervento militare francese dal governo del Mali, e la presa di ostaggi in un complesso di produttori di gas nel Sahara a nord hanno preso gli Stati Uniti di sorpresa e hanno spinto la Casa Bianca a promettere di combattere il terrorismo nella regione. Assumendo i militanti, le nazioni occidentali stanno affrontando bande multinazionali, che sono spesso in grado di muoversi con relativa libertà attraverso i porosi confini africani.
E quelle cellule hanno molti obiettivi invitando tra cui scegliere: la regione è ricca di petrolio, gas, uranio e altre risorse internazionali che rappresentano chiaramente gli interessi occidentali e in alcuni casi sono mal difesi.
Inoltre, con gli Stati Uniti e la Gran Bretagna decisi a non inviare truppe in Mali, le nazioni occidentali devono fanno molto affidamento sulle forze delle nazioni locali, che non sono sempre aperte a consulenze esterne.
Fonti:
http://www.google.com/hostednews/afp/article/
http://www.nytimes.com/2013/01/21/world/africa/north-africa-new-test-for-us-as-terror-cells-spread.html
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