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Movimento de I Forconi: sul mirabile scontro tra Mariano Ferro e Filippo Bubbico a Uno Mattina. E sulla metafora del medico del “parvenu” forconiano…

Creato il 12 dicembre 2013 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali

untitleddi Rina Brundu. “Si candidi, signor Ferro, si candidi, ma non faccia tanta cacciara”. Con questo invito perentorio il Viceministro dell’Interno Filippo Bubbico ha tentato di rintuzzare gli attacchi del “forcone” Mariano Ferro durante l’odierna puntata di UnoMattina (Raiuno). E ancora: “Lei non vede l’ora di arrivare in Parlamento, onorevole Ferro!”. Il tono del rappresentante alfaniano era insolitamente alterato, ed è diventato tale dopo che un ruspante Mariano Ferro gli ha propinato la sua ricetta per la cura del male che affligge la società: mandare a casa la vecchia classe politica!

“Mi dica,” ha protestato Ferro con due occhi azzurro-verde scintillanti, il volto rubicondo, rubizzo, sanguigno, lo sguardo vagamente stralunato di chi non capisce bene dove sta ma tutto sommato non si dispiace: “lei tornerebbe da un medico che ha sbagliato la cura?”. Suo malgrado il silenzio di Bubbico è durato più di un secondo, il tempo necessario al leader dei forconi di capire che a volte paga più il buon senso del contadino che la dialettica impegnata e quindi per ritrovare nuova energia: “Dica, lei tornerebbe dal medico che ha sbagliato la cura?”.

Uno a zero per Ferro: e già perché dal medico che ha sbagliato la cura non si può tornare e dunque non si capisce perché occorrerebbe trascinarci sulla gobba una intera classe politica oggettivamente inconcludente. A quel punto Bubbico si è fondamentalmente zittito anche perché il politichese spendibile lo aveva già speso quando ha detto che per la classe dirigente era arrivato il momento di tentare di riacquistare fiducia, di ricostruire un patto. Quale patto? Il problema è appunto proprio questo: la dirigenza nazionale non ha ancora capito che è il mondo ad essere cambiato e che in questo nuovo mondo le sue usate strategie sono ridondanti, inutili, quando non ridicole.

Straordinario, a questo proposito l’impressione di “parvenu” che dava Mariano Ferro in quello studio televisivo solitamente pensato per la bella-gente, per la gente che-piace come sentenzierebbe uno dei tanti slogan idioti degli anni 80. Forse era quel suo vestire da camionista, forse la sua determinazione ad “esserci”, forse la sua incapacità di bucare-lo-schermo in maniera politicamente-incorrect; sta di fatto che la sua apparizione in tv è stata come una sorta di indimenticabile visione delle cose che “potrebbero-essere” e ancora non è ben chiaro se dobbiamo esserne contenti o averne paura….

Featured image, Mariano Ferro, foto tratta dalla Rete, grazie all’autore.

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