La FSF risponde ufficialmente alla notizia delle denuncia di Oracle a Google per violazione dei brevetti e di copiright riguardo Java. L’intervento della FSF sulla questione era stato chiesto da tempo, vi propongo un riassunto (aggiungendo alcune mie considerazioni qua e la).
In sostanza viene riconosciuto il merito di Sun per aver rilasciato Java sotto GPL nel 2006 (anche se l’avrebbero potuto fare prima), ora l’azione di Oracle potrebbe mettere a rischio quello che di buono si e’ costruito in questi anni. Uno dei benefici del software libero e’ che permette di combinare i programmi in modi che i primi sviluppatori non avevano minimamente pensato, Oracle sta dicendo che non vuole consentire questa possibilita’ con Java, e questo non e’ giustificabile.
Partendo dal presupposto che nessuno meriterebbe di essere denunciato per la violazione di brevetti software, Google non e’ esente da colpe. Primo non si capisce perche’ sembra non sia minimamente preoccupata per la questione (in realta’ si capisce, Google ha numerosi brevetti software, non vuole essere il bue che dice cornuto ad un altro bue), non ha ancora preso posizione ne’ tanto meno iniziato a muoversi riguardo i brevetti software. Inoltre tutto questo poteva essere evitato se Google per Android avesse utilizzato IceTea, un’implementazione Java basata sul codice originale della Sun e sotto licenza GPL. La GPL fornisce una protezione, anche se non assoluta, contro simili attacchi, sia ai singoli sia alle societa’.
Tutto questo pero’ non giustifica il comportamento di Oracle. Una causa aggressiva per violazione di brevetti e’ un chiaro attacco contro la liberta’ di qualcuno di usare, condividere, modificare e ridistribuire software, la liberta’ che ciascuno di noi dovrebbe avere. Adesso Oracle sta’ cercando di portar via questi diritti non solo a Google, ma a tutti quelli che usano Android.
Il motivo per cui la FSF fin’ora non si era espressa e’ che ci sono ancora troppe poche informazioni riguardo la violazione di copiright, e in definitiva tocca a Google (la societa’ chiamata in causa) dare una risposta. La FSF puo’ solo incoraggiare Google a lottare contro le accuse di Oracle e assumere finalmente una posizione di principio contro tutti i brevetti software (anche i suoi).
Nell’articolo trovate anche i modi in cui ciascuno di noi puo’ dare il suo contributo per aiutare a risolvere questa situazione e tutte le altre simili.
Fonte: FSF responds to Oracle v. Google and the threat of software patents
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