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Mr. Darcy Takes a Wife | Conclusioni GdL

Creato il 19 marzo 2011 da Missclaire

Mr. Darcy Takes a Wife | Conclusioni GdLScheda del libro (Zero fiorilibri) Titolo Mr. Darcy Takes a Wife| Pride and Prejudice ContinuesAutore Linda BerdollPagine 476Editore Sourcebooks Landmark (2004)Lingua IngleseISBN-10 1402202733 | ISBN-13 978-1402202735 Prezzo  € 11,83 Amazon € 10,94Disponibile anche in formato ebook (pdf o ePub)Sito dell'autriceMr. Darcy Takes a Wife | Conclusioni GdL Le Recensioni delle Partecipanti al GdLMiss @Georgiana
Ma il minestrone non mi piace!!!Già la Preface ci doveva fare sospettare a cosa andavamo incontro:
"Jane Austen wrote of what she knew. Miss Austen never married, it appears her own life passed with only the barest hint of romance. Hence, one must presume she went to her great reward virgo intactus.
As befitting a maiden's sensibilities, her novels all end with the wedding ceremony. What throbs fast and full, what the blood rushes through, is denied her unforgettable characters and, therefore, us. Dash it all!
We endeavour to right this wrong by compleating at least one of her stories, beginning whence hers leaves off."
Traduzione
"Jane Austen scriveva  su ciò che conosceva. Miss Austen non si sposò mai, sembra che la sua vita trascorse con solo uno scarsissimo accenno ad una storia d'amore. Per cui, si dovrebbe presumere che arrivò al suo grande traguardo virgo intactus [scusate, ma a me qui il latino non "suona", ma non sarà virgo intacta, visto che si parla di una donna?].
Come si confaceva alla sensibilità di una donna illibata, i suoi romanzi terminano tutti con una cerimonia nuziale. Ciò che pulsa con forza e velocità, ciò che rimescola il sangue, viene negato ai suoi indimenticabili personaggi, e pertanto a noi. Accidenti!
Ci premuriamo di porre rimedio a questo torto completando per lo meno una delle sue storie, cominciando da dove la sua si interrompe."
E quindi c’era da aspettarselo che ci saremmo trovate davanti a scene un po’ osé, ma c’è un limite! La Berdoll ha completamente snaturato i nostri adorati personaggi di Pride and Prejudice, ed è inutile che abbia messo in bella mostra tutti gli inglesismi e gli arcaismi di cui era capace: resta sempre un’americana con una mentalità a senso unico (sebbene sia una vera e propria maestra di doppi sensi, io la definirei La Littizzetto Americana, ma Luciana non si sognerebbe mai di scrivere il sequel di Orgoglio e Pregiudizio!!!), troppo spregiudicata per potersi avvicinare neanche lontanamente alla Austen e ai suoi preziosissimi personaggi!
Sembra che poi la nostra Mrs B. abbia preso tutto quello di cui era a conoscenza riguardo al periodo: dalla Rivoluzione Francese, a Georgiana Cavendish, Duchessa del Devonshire; dai pittori realmente esistiti come George Morland alle guerre Napoleoniche, per non parlare degli usi e costumi dell’epoca, specialmente quelli relativi agli affari di natura intima e li abbia infilati tutti, con le buone o con le cattive all’interno di questo libro.
Risultato? Un Minestrone!!!
Figli illegittimi che non si sa di chi siano, tradimenti a go-go, anche da parte dei più insospettabili (peccato che Mr. Collins non abbia fatto in tempo a farci conoscere anche le sue distrazioni), uomini che, anche da moribondi, riescono a concepire figli, Darcy che diventa un pistolero e ammazza tre uomini (non proprio a sangue freddo, però!), Georgiana che scopre la sua natura di crocerossina e scappa in Francia, làddove infuria la battaglia, e chi più ne ha più ne metta; il tutto con continui cambiamenti di stile, che fanno credere che:
- o la Berdoll abbia più di un ghost writer che l’abbia aiutata a completare la sua opera (pressoché improbabile, dato che, alla prima uscita del romanzo pare si sia autopubblicata);
- oppure che abbia una personalità multipla.
Ci sono dei siparietti divertenti, grazie a Mr. Collins, di cui la Berdoll ci ha però privati prematuramente, all’ingenuità e all’ignoranza di Jane [She had not yet seen it and it had felt as if a separate entity, possibly amphibian, had accessed their bed (I won’t tell you what!)], e alle sceneggiate con svenimenti di Kitty e Maria Lucas in occasione del ballo a Pemberley.
Tralasciamo le Lady con un linguaggio che neanche un evaso da Newgate e le cortigiane ex-amanti che diventano messaggere fra Darcy ed Elizabeth (anche se la Berdoll si è identificata in Juliette Clisson, secondo me). E la conoscenza della Geografia approssimativa, grazie alla quale Lady Catherine nel giro di tre/quattro ore riesce ad arrivare dal Kent al Derbyshire – forse il suo cavallo si chiama Helicopter! – e non solo…
Chissà, forse leggerò il seguito Nights and Days at Pemberley - il cui nome è già tutto un programma - perché in fondo mi sono appassionata alle vicende di questi Darcys, Bingleys, Fitzwilliams, che non sono assolutamente quelli di Jane Austen, e poi perché c’è qualcosa in sospeso, che è accaduto in Francia, un po’ oscuro…"Nonny-nonny larydoodle"Mr. Darcy Takes a Wife | Conclusioni GdLMrs. @Laura TLibro in fondo divertente”Passate le prime...100? Pagine di pura descrizione erotica (ma anche qui...?) alla fine la trama si sviluppa, un pò incongrua per la nostra Zia Jane, ma in fondo ci può stare tutto.Le pagine scorrevano, in qualche punto mi sono fatta pure due risate.Una lettura leggera in un periodo pesante per me.E i libri servono anche a questo, no?Mr. Darcy Takes a Wife | Conclusioni GdLMrs. @SylviaDov'è finito Orgoglio e Pregiudizio? In un'altra dimensione.E' verità universalmente riconosciuta che chiunque legga Pride and prejudice (Orgoglio e Pregiudizio) senta un irrefrenabile bisogno di sapere come continui. Non disponendo di notizie di prima mano, salvo le scarne tracce lasciate da Jane Austen stessa nell'ultima pagina del romanzo o nelle famose Memoirs scritte dal nipote James Edward Austen-Leigh, è inevitabile abbandonarsi allegramente alla fantasia. Ognuno ha diritto di immaginare ciò che vuole, per i nostri beniamini. Ma se si danno le proprie fantasie alle stampe, ci si dovrebbe perlomeno premurare di dare loro un minimo di attinenza con ciò che si dichiara in copertina, visto che sulla base di ciò le persone spendono denaro e tempo per leggerle.Ebbene, Mr Darcy takes a wife (Mr Darcy prende moglie) e relativo sottotitolo Pride and prejudice continues (Orgoglio e Pregiudizio continua) è quanto di più falso si possa dichiarare per questo libro.Linda Berdoll prende i personaggi di Jane Austen e li infila in eventi talmente improbabili da svuotarli completamente di tutte le caratteristiche che conosciamo, ricreandoli in una dimensione diversa, del tutto non-austeniana.
Il libro è diviso in tre parti, come da tradizione di primo Ottocento. Ed è lunghissimo, oltre 400 pagine scritte fittamente. Il suo inglese mette in difficoltà persino i madrelingua britannici, come testimoniano alcune piacevolissime recensioni disponibili su Amazon.uk. Per darsi un tono austeniano, infatti, Mrs Berdoll infarcisce la propria lingua con tutti gli arcaismi che trova sul dizionario, salvo lasciarsi scappare molti immotivati americanismi.Inoltre, per non farsi mancare nemmeno un tono di veridicità storica, inserisce qua e là qualche riferimento a personaggi e fatti dell'epoca, salvo crollare malamente quando fa parlare i nostri personaggi altolocati come persone dei nostri tempi, per di più particolarmente disinibite.
La prima parte è, proprio come dice la quarta di copertina, decisamente a luci rosse. Non basta tenersi ben salde alle proprie cuffiette, come recita lo slogan pubblicitario del libro, per resistere alle sue bordate pornografiche. Darcy è un assatanato (tanto che arriva a complimentarsi con se stesso perché sono già 6 ore che non si unisce a sua moglie, un vero record di astinenza!), Elizabeth è una feticista innamorata degli stivali di suo marito, non c'è camera di Pemberley che i due stacanovisti del dovere coniugale non abbiano battezzato (e del resto, non sfuggono a tale rito nemmeno la loro carrozza o la vasca da bagno), e in certi momenti più che un romanzo sembra di leggere un trattato di anatomia e fisiologia sessuale. Veniamo persino doviziosamente informati delle esperienze sessuali di Darcy antecedenti al matrimonio.Per carità, non sono una santarellina e mi sono fatta delle grandi risate di fronte a certe evidenti esagerazioni. Pur sforzandomi di considerare che la stessa zia Jane ci fa capire chiaramente che l'intesa tra Elizabeth e Darcy è totale (e, di conseguenza, investe qualunque sfera della loro vita di coppia), qui decisamente trascendiamo ogni limite e non siamo più in territorio austeniano. Non siamo nemmeno su un pianeta diverso. Qui ci troviamo in un'altra dimensione!Eppure, riuscendo ad accettare che di luci rosse si tratta, si potrebbe continuare la lettura rassegnati ma preparati. Invece...
[ATTENZIONE, SPOILER!]Dalla seconda parte in poi ci si ritrova nel bel mezzo del cliché romance spinto alle estreme conseguenze, con tanto di disavventura cruenta dell'eroina (rapimento e tentativo di stupro) e salvataggio in extremis da parte dell'eroe (con un Darcy impressionante angelo vendicatore, che fa fuori tre uomini in un batter di ciglia...).La virata è talmente evidente da aver alimentato in me una teoria sulla psiche dell'autrice.Mrs Berdoll dev'essere stata profondamente affascinata da Elizabeth, ma anche così visceralmente innamorata di Darcy da farsi prendere dall'invidia più feroce ed averla giurata alla nostra Lizzy. Così, nello scrivere la sua fanfiction come psicoterapia, ha pensato di fargliela pagare e, dopo aver sfogato le sue fantasie più sfrenate su Darcy (parte 1), ha sfogato la sua vendetta su Lizzy (parte 2 e 3), riversando su di lei tutti i modi migliori per rovinare l'esistenza ad una donna (oltre al tentativo di stupro, anche alcune gravidanze finite particolarmente male...).
Lo sconquasso berdolliano non si limita ai nostri beneamati Elizabeth e Darcy: accadono cose turche a tutti, con amanti e figli illegittimi che spuntano ovunque, morti tragiche o comiche di personaggi molto cari (anche se per motivi diversi), confessioni amorose inaspettate e fanciulle castissime che mettono da parte la loro ostinata purezza nel volgere di un capitolo... - ma non voglio dare a questo romanzo più visibilità di quanta ne abbia già avuta e perciò posso solo dire che la rilettura dell'originale diventa indispensabile per disintossicarsi da queste follie!
Morale: nel mare magnum dei derivati da Jane Austen si può avere la fortuna di incappare prima o poi in ottimi lavori ma la legge dei grandi numeri ci condanna inevitabilmente anche a sorbirci delle vere ciofeche con maggiore frequenza. La mia curiosità è tuttavia molto forte ed ho imparato a fare i conti con questo pericolo intrinseco.Per nostra somma fortuna, c'è sempre “l'originale” a cui ricorrere per rimettere tutto a posto, nell'ordine naturale delle cose austeniane!
Mr. Darcy Takes a Wife | Conclusioni GdLLa mia RecensioneHo letto cose che Jane Austen non potrebbe immaginare...”(Blade Runner Claire's adaptation)
Il mio personale adattamento a questa nota citazione cinematografica è emerso, di sua sponte, al momento delle considerazioni finali su questa lettura, diciamo, “particolare”.Non ripeterò le attente osservazioni delle altre compagne di lettura, né invecchierò nell'elencare le decine di note e punti esclamativi che ho salvato nel corso della lettura; piuttosto, mi concentrerò, se possibile, nell'analisi delle ragioni che hanno portato la Berdoll, autodichiaratasi fan della Austen, a demolire con ogni mezzo ed impegno l'insieme di atmosfera, personaggi, dettagli ed intreccio che hanno consacrato tra i Classici intramontabili “Orgoglio e Pregiudizio”.La prefazione di Mr. Darcy takes a wife (vedi citazione di @Georgiana) è davvero un'esplicita anteprima alla storia che segue, sebbene, confidassi nel piglio a difesa delle presunte mancanze dell'esperienza di Jane Austen, credendo che la Berdoll, come sua ammiratrice, mantenesse una dovuta aura di rispetto nel trattare certi argomenti, dato che il paragone scelto in apertura riprende la Brontë, la quale, pur nel suo narrare storie d'amore più passionali, travolgenti, persino distruttive, non ha mai neppure evocato certe immagini volgari.Probabilmente, la modernità ha abbattuto ogni pudicizia, lo comprendo perfettamente, in fondo, già in epoca vittoriana esistevano pseudo scrittori (quasi sempre anonimi) che inventavano squallidi romanzucoli impregnati di sesso (almeno quello conosciuto fino allora, senza l'ausilio del Kamasutra) diffusi per passaparola e venduti sottobanco per un pezzo di pane...ad ogni modo, la scusa della modernità, a mio avviso, non regge.Mrs Berdoll si è addirittura molto documentata sull'epoca a background delle vicende narrate!Per cosa ottenere? Una tiratura di 10.000 copie per la prima edizione (autopubblicata) intitolata “The Bar Sinister” e la ripubblicazione col nuovo titolo (Mr Darcy takes a wife) da una altro editore, che presuppone un certo (inspiegabile) successo di vendita.La sola cosa che mi consola di fronte a tale realtà dei fatti è che il pubblico di tale genere di scrittura (già è un'offesa definirla tale!) proviene dallo stesso panorama americano, làddove, talvolta (a merito, però, il grande interesse e investimento di risorse sulla ricerca degli ultimi decenni! Lo facesse il Governo Italiano! ç_ç), il livello culturale non ha alle spalle i secoli di storia e letteratura propri al Vecchio Continente, ne deduco (ed in buona parte, mi auguro), infine, che tale successo sia dovuto ad un passaparola fra casalinghe disperate, convinte di trovare nei romanzi austeniani gli albori del genere “romance”, cui mancava soltanto la libertà di esprimere il non-detto per essere paragonabili ai tanti romanzi rosa di cui s'immolano infervorate sostenitrici!
La delusione è grave.
Tutti gli sforzi della Berdoll per rendere naturali azioni, comportamenti ed intrecci tramici non sono serviti ad impedirmi di catalogare questo titolo come il libro peggiore che abbia mai letto!L'ironia che la cara Zia Jane ci ha insegnato ad applicare alle più disparate circostanze della vita, non è stata sufficiente davanti a questo massacro di quasi 500 pagine...!L'assurdo continuo altalenarsi di terminologie antiche ed obsolete all'improbabile slang affidato ai dialoghi dei personaggi di bassa estrazione, è valso soltanto a rendere più faticosa la lettura.I tanti colpi di scena che avrebbero dovuto rapire l'attenzione del lettore, sono finiti miseramente in una raccolta di scene di Cinema da Serie Z, dall'erotico, alla parodia, dal thriller della domenica al western, con un accenno alle esagerazioni di Tarantino, passando molto spesso dalle perversioni di Tinto Brass! XDLe sole parti da salvare, sebbene la stessa Berdoll ne determini presto la condanna a morte, sono le macchiette di Mr. Collins, forse l'unico personaggio a non subire il processo di mutazione, seguito dall'evoluzione tragica della storia di Abigail Christie e di suo figlio, unico frangente che nella prima parte del libro, mi ha fatto sperare in un'evoluzione della storia...speranza ben presto ghigliottinata, come l'esilarante episodio della decapitazione di Marquis suggeriva.
Per concludere, è fuori dubbio che esaurendo il libro in un GdL ad hoc, il divertimento nel commentare e nel citare (necessariamente in lingua originale per non incorrere nella censura!) condiviso con le mie compagne di lettura non è mancato, nota felice e gradita che ha certamente ammorbidito il mio iniziale sgomento, sufficiente a farmi intraprendere la lettura di un sequel austeniano (vedi topic), ahimé non bastevole per convincermi a leggere il prossimo titolo berdolliano, rischiando di rivedere calpestati nel fango i personaggi che più ho amato, o di vedermi apparire in sogno Zia Jane a rimproverarmi sentitamente!!!
Ringrazio di cuore le partecipanti al GdL, tutto sommato divertente, se pur molto disdicevole!Il vostro apporto è sempre prezioso per la sottoscritta, non importa quale sia il livello del soggetto trattato, è il confronto il mezzo migliore di comprensione, un grazie ed un abbraccio grande a Tutte Voi! :D
Post ScriptumNon ce ne voglia Mrs. Berdoll se il suo libro non ha riscosso lo stesso successo cui è abituata, la nostra escursione nel suo mondo letterario è stato un assaggio, poiché, è noto, che non è onesto giudicare qualcosa o qualcuno se non lo si è conosciuto veramente; perdoni, dunque, il nostro entusiasmo nell'analisi, come l'esito della stessa! Il nostro vuol essere un semplice parere, d'altronde, non sarebbe potuto essere del tutto positivo, derivando dall'integrità d'animo di lettrici fedeli e votate a Jane Austen...in fondo, abbiamo garantito un pò di pubblicità gratuita al libro, la curiosità genererà l'acquisto e la lettura il parere, come si suol dire, “bene o male, pur che se ne parli”!Mr. Darcy Takes a Wife | Conclusioni GdL

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