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Mulini a vento, coffeeshop e tulipani: Olanda

Creato il 24 novembre 2014 da Giorgiagarino

Sul finire dell’agosto 2007, parto per un viaggio in Olanda, principalmente per visitare la sua capitale Amsterdam, ma anche per fare un giretto nei dintorni e spingermi fino ad una visita di Bruxelles in Belgio; già nel 1631 il filosofo Renè Descartes (Cartesio) sosteneva: “quale altro paese nel quale si possa godere d’una libertà così totale?” Per l’epoca non era un’affermazione da poco, in un’Europa dove regnavano fanatismo e bigottismi vari. Ancora oggi gli olandesi dimostrano che la libertà fa parte del loro DNA, in un paese in cui la prostituzione è considerata un normale lavoro nel quale si pagano le tasse e la cannabis viene venduta liberamente negli ormai famosi coffeeshop (attenzione però: le droghe leggere sono tollerate ma non esportabili all’infuori del paese e l’utilizzo di droghe pesanti è punito severamente!) ma anche una terra dove le beghine avevano colonizzato intere zone per trasformarle in quartieri con un profondo radicalismo religioso. Questa è l’Olanda, questa è Amsterdam: una capitale che mi ha prima incuriosito, poi mi ha fatto divertire e infine entusiasmato.

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Tra i canali di Amsterdam

Amsterdam, la Venezia del Nord, non è una città enorme, è molto piacevole da girare ed è attraversata da una miriade di canali (dichiarati patrimonio mondiale dell’umanità Unesco) con barchette e da colorate biciclette appoggiate ai vari ponti. I canali sono circa 1600, 4 quelli principali (tra cui il Singel) e creano una città molto caratteristica e formata da tante isole. L’acqua è mantenuta a livello costante di tre metri grazie ad un sistema di chiuse che vengono aperte ogni notte e poi riabbassate rinnovandola completamente.

Il centro è costituito da Piazza Dam (dalla quale deriva il nome Amsterdam) dove si affacciano il Palazzo Reale e la Nieuwe Kerk, la Chiesa nuova intitolata a Santa Caterina. Nella piazza si trova un obelisco dedicato alle vittime olandesi della seconda guerra mondiale, il Monumento Nazionale della Liberazione.

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Vie di Amsterdam

Qui si trova anche il celebre museo delle cere Madame Tussaud, ma avendolo visitato sia a Londra che a Washington, questa volta passo oltre e provo un divertentissimo museo secondo me molto più particolare: il Dungeon Museum! E’una sorta di casa degli orrori all’interno di uno dei tanti stupendi palazzi storici, dove si partecipa ad un tour guidato che si trasformerà in un vero spettacolo dove gli attori protagonisti siamo noi visitatori, oltre ai bravissimi attori coinvolgenti, con tanto di colpi di scena, suoni, un inaspettato trenino in stile montagne russe che ci porterà nelle profondità della terra e tante risate! Ma è anche una lezione di storia medievale olandese adatta a tutti, per comprendere i secoli bui passati tra una stanza e una sala delle torture, spesso si viene coinvolti dagli attori, l’importante è stare al gioco e anche se non si capisce bene l’inglese, il divertimento è assicurato!

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Foto ricordo alla fine della visita al Dungeon Museum! Scusate la qualità, ma è divertente!

Ma sicuramente Amsterdam è famosa per due particolari ambiti considerati in altre parti del mondo come proibiti: il quartiere a luci rosse e i coffeeshop. Il Red Light District non può trarre in inganno: si tratta proprio di un quartiere del sesso, dove le ragazze sono visibili in abiti succinti o intimo dietro a delle vetrine illuminate la sera dai neon rossi, ma alcune presenti anche in pieno giorno. Le ragazze sono sedute in attesa, alcune chiamano i clienti, altre sorridono, altre si fanno gli affari propri. In Olanda la prostituzione è legale dal 1815 e tassata dal Governo dal 1996. Un giro nel quartiere è praticamente d’obbligo ad Amsterdam, anche per chi non sia interessato, e mostra il lato più libero e tollerante della città. Guai a fare fotografie alle ragazze però, non rischiate!

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Ho fatto una foto, ma da lontano: anche in pieno giorno le ragazze sono dietro alle vetrine a lavorare.

Il Red Light District è anche interessante da visitare poichè sorge in una delle parti più affascinanti della città, con palazzi storici, meravigliosi canali e la meravigliosa Chiesa Vecchia in stile gotico (Oude Kerk). In realtà sono tre i quartieri a luci rosse della città, noi partecipiamo anche ad un tour serale organizzato per visitare ciò che gira intorno a questo mestiere. Si parte dal centro di informazione di prostituzione dove viene offerto da bere mentre un’ex prostituta racconta alcuni aneddoti sul lavoro più antico del mondo e sulla sua storia in Olanda, oltre ad un giro per il quartiere, al museo dedicato al sesso, un museo dei profilattici, diversi negozi e sexy shop con gadget e completini particolari e una condomerie: un negozio di profilattici!

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Al centro d’informazione di prostituzione

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Davanti ad un normalissimo negozio di preservativi

I coffeeshop sono moltissimi e disseminati ovunque, fanno parte della normale quotidianità di Amsterdam. Non tentate di portare droghe leggere fuori dal paese, perchè anche se passeggiare per Amsterdam significa sentire continuamente odore di spinelli e vedere giovani e adulti che ne fanno uso, ricordate di non farvi trarre in inganno: fa parte della vita degli abitanti, questo uso è tollerato ma si tratta comunque di droghe, per cui non vi dico assolutamente di andare ad Amsterdam e farne uso solo perchè lì è normale!

Ma come sempre, secondo me è giusto conoscere la realtà che si va a visitare e quindi andare in un coffeeshop, che è poi un bar come un altro (anzi: non vengono solitamente serviti alcolici) con l’opzione aggiuntiva di potersi comprare e preparare tranquillamente sotto gli occhi di tutti una sigaretta di cannabis o mangiare un muffin, un tortino (space cake) con della marijuana o altra erba al suo interno.  Se proprio si vuole provare, consiglio di assaggiarne un pezzo e verificare nel giro di 45 minuti che non ci siano effetti pesanti, prima di proseguire ad ingerirne. La space cake sembra infatti una normalissima torta al cacao, anche nel sapore. E’ consigliabile non entrare se non si intende acquistare niente ed è vietato l’ingresso ai minori di 18 anni. Gli Smoker Friendly Bar invece, sono dei locali che servono alcolici, dove è permesso fumare i prodotti comprati nei coffeeshop. Esiste ovviamente anche un museo dedicato alla cannabis!

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Prima di entrare al Museo di Van Gogh

Numerosi sono i musei, a sud del centro, in un vero e proprio quartiere dedicato ad essi, dei quali visitiamo i due più importanti: il Rijkskmuseum ed il Van Gogh Museum. Il Rijskmuseum è una vasta pinacoteca con una mole impressionante di capolavori, e come per altre gallerie d’arte enormi nel mondo, merita una visita ma bisogna focalizzare l’attenzione nel reparto che più interessa. La pittura olandese si esprime qui con le opere di Rembrandt e di Vermeer, ma troviamo altre collezioni dalla scultura all’arte indiana e cinese.

Il Van Gogh Museum è altrettanto imperdibile in una visita di Amsterdam, con una raccolta stupefacente delle maggiori opere del grande pittore, oltre ad altre tele di pittori del calibro di Manet, Gauguin, Pissarro e Toulouse-Lautrec. Ci sono altri musei, per accontentare gli interessi di tutti, come il Tropenmuseum dedicato alle ex colonie olandesi e a diversi paesi tropicali e per l’arte moderna e contemporanea uno dei musei più quotati del mondo:  lo Stedelijk Museum. Il NEMO è il più grande centro scientifico dei Paesi Bassi ed è stato progettato dall’architetto italiano Renzo Piano, a forma di vascello.

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Una città sull’acqua: Amsterdam

Andiamo anche alla casa di Rembrandt, oggi diventata museo, dove dietro alle persine rosse visse uno dei pittori più importanti di sempre. Ma la visita più toccante da fare se vi trovate in città, è quella alla casa di Anna Frank. Può essere triste ripensare a quello che accadde qui e a come visse per due anni la povera Anna con la sua famiglia, ma è importante secondo me visitare e non dimenticare mai quello che accadde: è possibile salire alla soffitta dove si nascose la famiglia Frank, al di là di un passaggio segreto posto dietro una libreria, tutto è rimasto com’era ed è molto emozionante. La casa al numero 263 di Prinsengratch è oggi un museo sugli orrori del nazismo e dell’antisemitismo, meta di pellegrinaggio da tutto il mondo. Rimane il Diario di Anna Frank come testimonianza della vita durante quei giorni. Non dimentichiamo che Amsterdam fu una delle città duramente colpite durante la seconda guerra mondiale, per i molti ebrei presenti nella sua popolazione.

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Non è possibile fotografare, quindi scusate la foto scattata senza flash: ecco il passaggio segreto di Anna Frank

Un’altra interessante visita la effettuiamo alla Coster Diamonds per osservare dal vivo la lavorazione della pietra più preziosa del mondo, sognata da tutte le fidanzate in procinto di sposarsi: il diamante. Amsterdam è stata infatti la capitale storica dei diamanti a partire dal 1500 ed è molto attiva ancora oggi. Oltre alla lavorazione, osserviamo diversi tagli, carature, ci spiegano tutte le differenze tra un diamante magari più piccolo ma più prezioso di un altro che appare più grande ma con una limpidezza minore, la differenza tra una montatura nel pregiato platino o nel meno pregiato ma più classico oro bianco, le inclusioni all’interno della pietra e i vari tipi di colore. Per chi fosse interessato alla birra olandese più conosciuta, è possibile una visita all’ex fabbrica della Heineken con tanto di degustazione. In giro per la città si possono scovare i beershop, locali dove vengono servite centinaia di tipi di birre.

Una delle zone più vive della città, è la Leidseplein, una delle piazze più animate sia di giorno con i tavolini all’aperto, che la sera con i tanti pub e locali, poco distante dal parco più bello della città: il Vondelpark. L’altra piazza che si contende la palma di cuore della vita notturna di Amsterdam, è la Rembrandtplein, con diversi ristoranti, pub e caffetterie. Da vedere anche il famoso mercato dei fiori, il Bloemenmarkt, l’ultimo mercato galleggiante della città. Noi non ci facciamo mancare una bella crociera al tramonto per ammirare la bellezza della città da uno dei suoi punti migliori: la barca. Ci sono molte houseboats (case tipiche galleggianti) alcune anche adibite come sistemazione per i turisti.

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Un esempio di houseboat visto dalla crociera sul fiume

Il Jordaan è un quartiere un po’ bohemien, con ristorantini e palazzi d’epoca, con caratteristici hofje, i cortili interni verdeggianti. Un altro quartiere molto caratteristico, al di là di una semplice porta sormontata dall’immagine di Sant’Orsola, una città nella città, è quello del Beghinof: il quartiere delle beghine, donne nubili o vedove che vivevano in questo gruppo di casette, intorno ad una chiesa e a un cortile, un’oasi di pace in mezzo alla città. Le beghine si diffusero in tutta Europa, l’ultima religiosa della comunità di Amsterdam è morta nel 1971.

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Nel tranquillo quartiere Beghinof

Dei tanti mulini a vento che una volta popolavano la città, ne rimangono solo sei e il più vicino al centro storico è il De Gooyer, il cui piano inferiore è oggi adibito a birreria. Amsterdam è una piccola città, molto verde, romantica con tutti i suoi canali, soprattutto con le luci dalla sera, molto verde grazie ai suoi parchi e con più di 50 musei, con ristoranti e discoteche per ogni idea di serata…non ci si annoia di sicuro, e consiglio di allungare come noi la vacanza di qualche giorno per poter anche fare un breve giro fuori città: l’Olanda è un paese bellissimo!

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Atmosfere olandesi

Una giornata intera la dedichiamo ad una gita organizzata che ci porta a scoprire panoramicamente l’Olanda sia nella parte nord che sud. Si parte attraverso il paesaggio fiammingo famoso per i suoi fiori tra cui spiccano i tulipani, i vari mulini a vento disseminati nelle campagne, i polder olandesi e ci fermiamo a Zaanse Schans, un’area ancora oggi abitata che è diventata un museo all’aperto. Possiamo visitare una fattoria di formaggi olandesi, passeggiare tra i mulini a vento e le botteghe dei tipici zoccoli di legno, vedere le casette dell’epoca del XVII e XVIII secolo… qui si respira la vera atmosfera olandese, consiglio di non perderlo!

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Tra i mulini a vento di Zaanse Schans

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Le botteghe di zoccoli di legno in Olanda

Con un suggestivo viaggio in battello raggiungiamo l’isola di Marken ed il villaggio di pescatori di Volendam, dove si possono ancora trovare persone in abiti tipici olandesi e assaporare le atmosfere del Nord: in questi due paesini sembra di tornare indietro nel tempo! Pranziamo con i famosi panini ripieni di aringhe: ottimi!

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Arrivo in battello nei paesini olandesi

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Volendam

Nel pomeriggio ci dirigiamo alla città de L’Aja, sede del Governo del paese e vediamo il suo Parlamento, arrivando alla spiaggia di Scheveningen con un bellissimo panorama. Proseguiamo per la cittadna di Delft, famosa per la sua ceramica blu e passiamo da una fabbrica per osservarne la lavorazione, fino al bellissimo villaggio di Madurodam: un parco a tema che ricrea l’intera Olanda in miniatura. Un bellissimo giro! Una seconda giornata intera la dedichiamo alla città di Bruxelles, capitale del Belgio, di cui ho parlato in un altro articolo.

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Madurodam

L’unico ristorante che ricordo da segnalarvi è il De Roode Leeuuw: la cucina olandese non possiede comunque molti piatti tipici ma si trovano i ristoranti di ogni cucina del mondo. Punti di forza sono le zuppe, la carne, il pesce, i vari tipi di formaggi e patate, soprattutto fritte. Le aringhe si mangiano in ogni modo, crude, alla griglia, all’interno di panini… Le caffetterie sono nello stile di Parigi, Vienna o Cracovia, con dolci e panna montata fresca. Noi abbiamo soggiornato in un hotel della catena Golden Tulip vicino a piazza Dam, ma non trovo più il sito: suppongo che abbia cambiato nome o si sia spostato. Amsterdam, al pari di Londra, Berlino e Madrid, è una città che non dorme mai, con ogni tipo di divertimento, non può annoiare e non entrare nel cuore! Ma è anche una città a misura d’uomo, molto vivibile e piacevole, che senza mostrare il caos di una capitale, ne possiede tutti i motivi di svago e di opportunità.

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La particolare architettura della città di Amsterdam



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