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Muore aspettando di riottenere il proprio conto in banca. Storia di Innocenza Maria Campo

Creato il 25 dicembre 2011 da Yellowflate @yellowflate

Muore aspettando di riottenere il proprio conto in banca. Storia di Innocenza Maria CampoEgregia Redazione,
sono Damiano Nicastro, Vi invio il seguente testo con preghiera di pubblicarlo:
La signora Campo Innocenza Maria il 22 dicembre 2003 presenta alla Guardia di Finanza di Ragusa, denuncia-querela contro diverse persone per il depauperamento del proprio patrimonio e chiede il sequestro della documentazione bancaria presso gli Istituti di Credito citati, ed il sequestro della documentazione detenuta presso lo Studio Legale Nobile di Ragusa. Deposita anche un documento da cui si evince il pagameto di due polizze vita di San Paolo VITA.
In data 8 marzo 2004, il Magistrato dott.ssa Anna Landi emette decreto di accertamenti bancari, molto chiaro e dettagliato che il 6 aprile 2004 viene notificato dalla GdF di Torino alla Banca San Paolo di Torino, e sebbene il decreto reciti: “entro dieci giorni dalla notifica del presente provvedimento”, la banca risponde ad agosto comunicando il solo c/c 10/645666 e nulla sul c/c 10/645629, il quale non risulta dagli accertamenti e dalle CNR della Guardia di Finanza di Ragusa.
Il 12 luglio 2007 l’indagata Arestia Giovanna, promotrice finanziaria, ai marescialli Giuseppe Leone e Riccardo Ciavorella della Guardia di Finanza di Ragusa che svolgono le indagini, dichiara di avere curato l’apertura del conto 10/645629, e lo conferma nella deposizione al Signor Giudice dell’Udienza del 15 febbraio 2011 del Procedimento Penale RG 725/09.
Del c/c 10/645629 non si trova nessuna traccia nelle CNR redatte dalla Guardia di Finanza, nonostante il maresciallo Riccardo Ciavorella all’Udienza del 6 luglio 2010 dichiari: “il maresciallo Leone che poi sviluppò gli accertamenti bancari sul personal computer siamo riusciti ad individuare con novizie di particolari i singoli importi sia da dove prevenivano, da quali conti correnti prevenivano”.
Il P.M. dott. Emanuele Diquattro il 29 settembre 206 e 29 gennaio 2007 emette decreto di sequestro della documentazione con incarico alla Guardia di Finanza, i quali non sono stati mai eseguiti.
Il 21 settembre 2009 invia un esposto-denuncia al Dott. Arcibaldo Miller dell’Ispettorato Generale Ministero della Giustizia:“Signor Ispettore Capo nono avuto la forza per scriverle ma ora mi anno messo il sangue e cio un poco di forza e io lo implorro Signor Ispettore per l’amore di Dio di fare piena luce della mia vicenta … e io ho tentato il suicidio perchè la Giustizia mi ha tanto delusa perché sono stata derubata di tutti il mio patrimonio e molte persone che io ho denunciate non sono mai state sentite …. e poi il Signor Giudice Diquattro ha fatto 2 ordine del sequestro alla Guardia di Finanzia ma questi documenti non sono mai stati sequestrati eio ora ci chiedo a Lei Signor Ispettore dove sono questi ordine di sequestro anche la cassetta che io ho dato al Capitano il giorno 10 Dicembre 2003?? … e poi il giorno 10 di Dicembre 2003 io ho dato al Capitano un foglio dove ciera il numero 10/645629 cheni il conto corente della Banca San Paolo dove ciavevo molti soldi ma davero tanti soldi che la contabilità era tenuta da lo studio Nobile e di questo conto invece il Capitano Cascavilla dopo chea fatto tutte le ricerche alle banche ma di questo conto non celo schrive al Signor Giudice e neppure la BancaSan Paolo celo schrive alla Guardia di Finanza e di anche Arestia Giovanna lo conferma il conto 10/645629 quanto viene interrogata ma nessuno fa nessuna intagine di questo conto e io non so chi sia preso tutti i miei soldi eio chiedo ALLei Signor Ispettore Capo di vedere edi scoprire e di anche di fare a punire le persone responsabili edi anche alla Banca San Paolo perché a nascosto la esistenza di questo conto corrente quando a schritto alla Guardia di Finanza… Signor Ispettore Capo io cio 76 anni e sono molto malata di salute edi ora vorrei sapere da LLei che ccosa deva ancora aspettare per avere Giustizia??”.
Il 30 dicembre 2009 invia esposto:
Oggetto: conto corrente n. 10/645629 acceso presso la Filiale della Banca San Paolo IMI di Ragusa.

Onorevole Signor Ministro Giulio Tremonti,

Onorevole Signor Governatore Mario Draghi,

Onorevole Signor Ministro Angelino Alfano,

Onorevole Signor Vegas Giuseppe,

Onorevole Signor Ispettore Capo del Ministero della Giustizia,

Illustre Ispettorato Vigilanza della Banca d’Italia,

Illustre CONSOB,

Illustre ADUSBEF,

Banca San Paolo IMI,

sono Campo Innocenza Maria nata a Ragusa lo 01/04/1933, titolo di studio seconda elementare.

Onorevoli Signori,

Chiedo a voi di intervenire, ciascuno per le proprie competenze. Mi rivolgo a Voi tutti poiché sono anziana, molto malata e aspetto da vari anni di ricevere risposte e giustizia….

La Filiale San Paolo IMI di Ragusa il 10/08/2004 comunicava alla Guardia di Finanza il solo conto corrente n. 10/645666.

Nessun accenno del conto corrente n. 10/64 56 29 viene fatto dalla Banca San Paolo IMI alla Guardia di Finanza…. Il 12 luglio 2007 l’indagata Arestia Giovanna, nell’interrogatorio reso alla Guardia di Finanza di Ragusa dichiara: “ed ho curato l’apertura di un suo conto avente numero 10/64 56 29”….

Io sono stata titolare per molti anni del conto corrente n. 10/645629 su cui vi erano delle ingenti somme di denaro, conto il quale è anche servito per effettuare delle delicate operazioni finanziarie le quali ho svolto con la consulenza dell’Avvocato Nobile Giovanni e poi dell’Avvocato Nobile Carmela. Tale conto corrente, non è stato mai riportato dalla Banca San Paolo IMI alla Guardia di Finanza. Tantomeno ho potuto mai sapere dalla Banca San Paolo IMI dove siano finite le ingenti somme di denaro che vi avevo depositate…”

Il 2 luglio 1999 dal c/c 10/645629 vengono emessi assegni circolari a favore del Cassiere Provinciale di Poste Italiane, ma di queste somme neanche le Poste Italiane attraverso l’indagine durata sei mesi ed effettuata dalle Ispettrici Postali Venera Musumeci e Dorotea Liotta non ha trovato traccia, al punto che le stesse all’Udienza del 12 Aprile 2011 dichiarano: “io quello che riesco a ricordare alla fine è che non si è potuto fare una ricostruzione completa di tutto quello perché c’era un intreccioe poi mancavano dei punti di riferimento per poter risalire ad eventuali fatti illeciti. Infatti alla fine l’istruttoria nostra interna, amministrativa si chiude facendo fede a tutto quanto sarà sviluppato in sede giudiziaria proprio per questi punti oscuri che sono rimasti … In ogni caso noi dovevamo vedere i rapporti instaurati, non si è potuto”.
Punti oscuri?? Intreccio?? Sarà sviluppato??
A gennaio 2010 la Signora Campo Innocenza Maria presenta ulteriore denuncia in merito.
Il 26 agosto 2011 Innocenza Maria muore nel dolore di chi si è vista sparire il proprio conto corrente 10/645629, il quale viene nascosto alla Magistratura di Ragusa, dalla stessa banca a cui aveva affidato i suoi soldi che le servivano per avere una vecchiaia più serena economicamente, in attesa di una risposta.
Questa è la risposta di Intesa San Paolo alla mia domanda del perché hanno nascosto il c/c 10/645629 di Innocenza Maria, alla Dott.ssa Anna Landi della Magistratura di Ragusa diretta dal Dott. Agostino Fera:

From: [email protected]
Sent: Wednesday, November 30, 2011 5:32 PM
To: [email protected]
Subject: PROTOCOLLO: 9514/2011/ORD/IntesaSanpaolo – RO

Gentile Sig. Nicastro,
facciamo riferimento alla sua comunicazione del 16 corrente.
Esperiti gli opportuni approfondimenti, siamo rammaricati nel comunicarle di non aver avuto la possibilità di reperire l’asserito esposto da lei citato del 30 dicembre 2009.
Peraltro – salvo errori – non ci risulta che sia in possesso della titolarità necessaria o eventuali deleghe a richiedere i chiarimenti del caso, motivo per il quale non ci è possibile fornire compiuto riscontro alla sua richiesta.
Nel rimanere senz’altro a disposizione per valutare ulteriori informazioni intenda fornirci, porgiamo cordiali saluti.
Pasquale Brusco
Laura Bettio

La titolarità ??

Il dott. Roberto Traini titolare della Divisione Banca d’Italia di Torino, il 4 febbraio 2010 mi dichiara:
Dott. Traini: “io in base alle linee che noi ci siamo dati in base a come l’ordinamento per trattare questo tipo di segnalazione io chiedo a Intesa San Paolo che cosa è successo e chiedo anche a Intesa San Paolo di chiarirsi con il suo cliente okay? .. Cioè noi valuteremo perché Intesa San Paolo non ha fornito la documentazione richiesta oppure devo essere più generale perché è tutto da dimostrare valuteremo perché Intesa San Paolo non ha ritenuto che nell’elenco dei documenti da produrre all’Autorità Giudiziaria non ci fosse anche quel quel”
Nicastro: “conto”
Dott. Traini: “ehh quel conto corrente”

Dott. Traini: “la signora si è rivolta a una serie di istituzioni ciascuno ci si augura opererà secondo le sue competenze!”
Nicastro: “Bene e voi per le vostre!”
Dott. Traini: “Esatto! E questo glielo garantisco!”

Dott. Traini: “sicuramente come siamo intervenuti e come interverremo su Intesa San Paolo glielo ribadisco un’altra volta “
Nicastro: “uhm ho capito”
Dott. Traini: “ chiedendo chiarimenti su quello che è accaduto”

Dott. Traini: “da un lato i imponiamo diciamo alla banca invitiamo la banca con invito forte a chiarirsi con la persona che ha scritto che ha fatto la lamentela in questo caso il profilo lei mi mi capisce è un po’ più delicato perché in teoria dovrebbe chiarirsi con l’Autorità Giudiziaria!”

Questi fatti sono estremamente gravi.

Damiano Nicastro


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Da Damiano Nicastro
Inviato il 12 settembre a 23:43

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-17499 presentata da DOMENICO SCILIPOTI lunedì 10 settembre 2012, seduta n.682

SCILIPOTI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: in data 30 dicembre 2009, la signora Campo Innocenza Maria ha inviato esposto-denuncia al Ministro dell'economia e delle finanze - ed al Sottosegretario al Ministero dell'economia e delle finanze - nei quali lamentava che:

il 6 aprile 2004, il Comando compagnia della Guardia di finanza di Torino aveva notificato alla Banca San Paolo IMI la richiesta di accertamenti bancari emessa dal sostituto procuratore della Repubblica di Ragusa. Il 7 giugno 2004 l'ufficio affari e contenzioso di San Paolo IMI comunicava che sono emerse risultanze positive presso la filiale di Ragusa. La filiale San Paolo IMI di Ragusa il 10 agosto 2004, comunicava alla Guardia di finanza il solo conto corrente n. 10/645666;

il 12 luglio 2007, l'indagata Arestia Giovanna, nell'interrogatorio reso alla Guardia di finanza di Ragusa dichiara: «ed ho curato l'apertura di un suo conto avente numero 10/645629»;

«io sono stata titolare per molti anni del conto corrente n. 10/645629 su cui vi erano delle ingenti somme di denaro, conto il quale è anche servito per effettuare delle delicate operazioni finanziarie le quali ho svolto con la consulenza dell'avvocato Nobile Giovanni e poi dell'avvocato Nobile Carmela. Tale conto corrente, non è stato mai riportato dalla Banca San Paolo IMI alla Guardia di Finanza»;

come si evince dalla relazione della dottoressa Giuseppa Marraro, esperta di analisi e comparazione di scrittura, nominata Ctu su assegni e distinta per incarico del pubblico ministero dottor Emanuele Diquattro, il conto corrente in questione viene citato tra quelli per i quali risultava intestataria la signora Innocenza Campo e del quale il Ctu doveva verificare l'autenticità della sottoscrizione su due assegni e una distinta di versamento -:

se, sulla base degli atti depositati, sia noto quale sia stato l'esito degli Esposti-Denuncia, inviati dalla signora Innocenza Maria Campo in data 30 dicembre 2009, indicati nella premessa;

se siano state accertate responsabilità disciplinari nei confronti del personale della Guardia di finanza di Ragusa che non diede conto dell'esistenza del conto corrente indicato in premessa. (4-17499)

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