E’ morto Emilio Riva,il padrone dell’Ilva di Taranto.
E’ morto prima di una data che sa di beffa,il 1 Maggio.
Per due motivi.
Il primo che tutti sanno,festa del lavoro e del diritto ad averlo,a difenderlo e rispettarlo.
Secondo prima di un evento che oramai sta facendo da concorrente al concertone del 1 Maggio romano.
E cioe’ il concerto che si svolge da due anni il 1 Maggio appunto a Taranto.
Un concerto per ribadire il diritto alla salute,alla difesa dell’ambiente e alle risorse del nostro territorio.
Riva muore e con esso anche un uomo che del diritto al lavoro e del rispetto delle regole ha lasciato molto a desiderare.
Molti ieri a Taranto,e’ inutile nasconderlo,alla notizia data dal tg locale,hanno gioito.
Si perche’ loro,le seconde vittime cioe’ i parenti,in Riva hanno visto la causa dei decessi e delle morti dei loro cari.
Il profitto in barba alla sicurezza sul posto del lavoro,il profitto in barba alla produzione che doveva essere fatta rischiando l’operaio e la sua vita a tutti i costi…per risparmiare.
Sulle morti non bisogna mai gioire,pero’ ieri sera a Taranto nei supermarket lo champagne economico era finito…..