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Mutui a tasso variabile, ecco quanto aumenteranno nei prossimi 5 anni

Da Valgi @valgi

Scegliere un mutuo a tasso variabile è un salto nel buio oppure c’è modo di prevedere il suo andamento? La risposta giusta è la seconda. Per chi non lo sapesse, a Londra c’è un mercato finanziario, denominato Liffe (London International Financial Futures Exchange), che letteralmente “scommette” sugli andamenti futuri dell’Euribor, cioè del parametro che regola l’andamento dei mutui a tasso variabile.

Per quanto riguarda l’Euribor 3 mesi, quello maggiormente applicato dalle banche italiane, la previsione è quinquennale e arriva a Dicembre 2018.

Cosa accadrà, secondo il Liffe di Londra, ai mutui a tasso variabile?

Come si evince dal grafico che segue, cresceranno costantemente.

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Di quanto sarà questo aumento, in termini di euro, lo vediamo dal grafico che segue, ipotizzato di stipulare oggi un mutuo di 150.000 euro in 25 anni, ad un tasso del 4% (tasso effettivo globale medio secondo le rilevazioni di Banca d’Italia).

Data Valore previsto - Euribor 3 mesi Rata di mutuo (arrotondata alla decina più vicina)

OGGI

 

0.230%

790 euro mese

Marzo 2014

 

0.550%

820 euro mese

Marzo 2015

 

0.835%

840 euro mese

Marzo 2016

 

1.230%

880 euro mese

Marzo 2017

 

1.655%

910 euro mese

Marzo 2018

 

2.070%

950 euro mese

Morale: ok scegliere un mutuo a tasso variabile (decisamente più conveniente rispetto ad un tasso fisso per l’intera durata), ma occorre tenere presente che – per un importo di 150.000 euro – la rata di qui a cinque anni subirà un aumento di 150-200 euro al mese.


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