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My comfort food. Il Soufflè.

Creato il 01 dicembre 2014 da Agipsyinthekitchen

Hai presente quelle giornate in cui vorresti solo chiuderti dentro il tuo nido e non uscirne più?

Si perché sempre più spesso mi sento aggredita. Dalla televisione con queste brutte notizie, che mi sconvolgono e sconquassano dall’interno. Dall’ambiente lavorativo sempre più incline alla competizione, dove vieni trattato da numero e siamo solo tutti utili a uno scopo, senza poi realmente essere considerati per quello che siamo: essere umani, e come tali, con emozioni, paure, gioie e una vita che si compie soprattutto nella finalizzazione di priorità che non combaciano per forza con quelle lavorative. In un contesto dove è più facile gettare fumo negli occhi con drammi presunti, senza piuttosto considerare i reali problemi da affrontare e risolvere – e invece tutti pronti a puntare il dito,scordando la regola aurea della dinamica: chi fa, sbaglia per forza. Ma va bene così, perché non è solo un proverbio quello che dice che dagli errori si impara. E’ un diktat, e dovremmo avere sopra di noi persone che capiscono, e sono pronte a ascoltarci, parlarci e valorizzare il capitale umano piuttosto che ergere macigni contro presupposti errori, che alla fine altro non sono che differenti prospettive di approccio.

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Ecco quelle sere lì: fuori fa freddo, ma dentro: oh si dentro casa il tappeto è soffice, il divano accogliente, il forno si accende e emana un profumo che abbraccia e consola, come una mamma che fa appoggiare nell’incavo delle spalle la sua bambina, rassicurandola, che niente, niente nella vita è irrimediabile. Che veramente finché c’è vita c’è speranza e che alla fine tutto andrà bene. E se non è bene adesso, è perché non è la fine questa, ma solo l’inizio.

Un bicchiere di vino, che alleggerisce l’umore e lo spirito. Stappi, pur, e subito va tutto un po’ meglio.

Un messaggio al cellulare: tra poco chi ti ama e che ami, sarà di nuovo a casa: ogni cosa è illuminata.

Una coda di cavallo un po’ sbadata e una camicia confortevole dove perdersi per un po’. Noi che ci basta così poco per essere felici. Noi principesse tatuate che non ne avremo mai abbastanza di vizi, ma che tutto quello che desideriamo di più, è finire ogni giornata abbracciate, legate, sigillate, come ancore e come cozze sullo scoglio e il nostro scoglio sei tu.

Sapete qual’è la magia dell’albero di Natale? Che fa sembrare tutto possibile. Che una volta che si attaccano le luci, le decorazioni sono sistemate, tutto intorno può essere anche vuoto, perché lui diventa il protagonista. Con quel carico di peluche, addobbi, ricordi, emozioni, parole slegate, promesse mantenute, desideri sussurrati.

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Lo guardo e mi dico: tutto andrà veramente bene. Seguire i propri sogni per scegliere una nuova felicità is the new black.

Basta rincorrere le aspettative e le proiezioni che gli altri hanno pensato e ritagliato addosso a noi, senza nemmeno preoccuparsi di chiederci se effettivamente quel che stavamo scegliendo come professione di vita potesse essere la chiave del nostro personale bohdi.

Questa volta ho fatto un soufflé e mi sono detta, quando tempo 2 secondi si è sgonfiato: va bene così.

Si perché riproverò a farlo di nuovo. Perché quello che avevo fatto la sera prima – al formaggio – era perfetto. Perché a volte, anche se l’involucro non è come ci aspettavamo, alla fine quel che conta è la visione di insieme: ed era perfetto. Giuro. Morbido dentro, croccante fuori. Perfetto.

Il tutto per dire: ragazze basta impostarci su modelli pre definiti. Basta voler fingere di essere qualcuno che non si è. basta scendere a compromessi con la propria genuinità. Basta rimandare a domani decisioni che vanno prese subito. Basta procrastinare in nome di progetti futuri. La vita è adesso, e non è solo una canzone. la vita è adesso, perché è l’unico momento che sappiamo tangibile con ciò che più di vero ci appartiene: il qui e ora. basta buttare nel futuro, come se fosse raccolta indifferenziata, sogni e desideri che ci appartengono adesso. Basta legittimare drammi che non ci appartengono. Basta dare potere a persone che lo usano solo come arma da taglio, per ferirci e denigrarci. Adesso è il momento di brillare, come le luci che abbracciano il nostro albero di Natale. Adesso è il momento di scegliere che la felicità è qualcosa che di deve appartenere.

Soufflè di cioccolato

100 ml di latte intero
20g di farina 00
20g di burro leggermente salato
70g di zucchero
2 tuorli d’uovo
2 albumi
1000g di cioccolato fondente

far sciogliere il burro nel latte e portare ad ebollizione. Nel mentre lavorare i tuorli, la farina lo zucchero. Unire poi il mix – latte/burro. Far sciogliere intanto a bagno maria il cioccolato. Montare a neve ferma gli albumi. Unire il cioccolato con il mix di latte/burro precedentemente unito alla farina e ai tuorli d’uovo. Aggiungere con delicatezza gli albumi e mescolare in senso orario con una spatola nella maniera più dolce possibile.

Imburrare uno stampo, e versare il composto. Cuocerlo in forno per 30 minuti in forno caldo, a 180°C. Mai aprire il forno nel mentre.

 

Si ringrazia: Spumante Valdo.

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