Magazine Cinema

My Girlfriend – parte II

Creato il 31 marzo 2011 da Elgraeco @HellGraeco
My Girlfriend – parte II

Questo è il classico articolo spontaneo, non previsto. Che vien da sé, insomma.
“Colpa” di Alex e dei suoi commenti al post su Rammbock.
Il tema di quella mini-discussione è la non-avvenenza dell’attrice protagonista di quel film.
Da buoni maschilisti, o forse solo da buoni maschi, non lo so, avremmo gradito una donzella più carina, pur incorrendo, dopo, nel famoso e detestato cliché nerd+bella ragazza, così inviso a molti (parlo sempre del film, eh).
Ma tanto qui si cazzeggia, e volentieri, dovreste saperlo.
Il punto è che Hell (io) ha scelto Zooey. Cioè, non precisamente la ragazza della porta accanto.
E conseguenza di tale punto è che ho idea che tutto il mio SB e la successiva espansione prossima ventura, Girlfriend from Hell, sia nato proprio da lei.
Cioè, è strano ma… credo di poter affermare che il racconto abbia la forma che si ritrova proprio perché l’ho scritto immaginando lei come personaggio/protagonista.
Donna diversa, racconto diverso, quindi?

My Girlfriend – parte II

***

Parrebbe di sì.
E potrebbe sembrare, questa, una discussione all’ennesima potenza nerd, ma non è così.
È una discussione sulla scrittura, invece.
Avete sentito dire, a volte, che la storia la fanno i personaggi ?
Ecco, più che i personaggi, nella fattispecie, è il carattere che l’autore attribuisce a costoro, la base sulla quale si costruisce l’intreccio.
Sì, è vero, molto spesso lo scrittore concepisce la storia, la trama a grandi linee.
Cosa succederà, come e quando. E anche quanto durerà.
Ma riferendosi al dettaglio, alle singole scene: quante di queste sono scritte solo sulla base del carattere del personaggio?
A parità di contesto, infatti, le reazioni del personaggio variano in base al carattere (e/o abilità) che gli si attribuisce.
E allora, se lo si vuole ammazzare, l’autore sadico lo getta in un girone dantesco, dal quale sa che non potrà mai venir fuori.
Se intende conservarlo e farlo durare a lungo, allora gli avvenimenti che lo stesso si troverà a vivere saranno, per quanto incredibili (sense of wonder, a beneficio del lettore), sopportabili dal protagonista; in modo che, al più, ne esca ammaccato, ma ancora tutto intero.

My Girlfriend – parte II

***

A Londra ho scelto Zooey. Perché io sono l’autore e perché mi garbava (e mi garberebbe) parecchio passare la fine del mondo con lei, ma la realtà è che, se scoppiasse proprio ora, l’apocalisse, tra cinque minuti voglio dire, mi ritroverei impelagato con due possibili candidate:

1) un avvocato (donna)
e
2) un medico (donna)

Diciamo che preferirei il suicidio. O farmi divorare dai gialli, che è lo stesso. ahahahahahah
Quindi la scrittura è bella anche per il potere assoluto che ti conferisce. Cambiare la realtà, renderla se non bellissima, sopportabile.

My Girlfriend – parte II

***

Ciò non toglie che, arrivati a questo punto, voglio mettervi a parte di un segreto.

PER EVITARE ANTICIPAZIONI COLORO CHE NON HANNO MAI LETTO IL MIO SURVIVAL BLOG SI ASTENGANO DAL CONTINUARE

***

***

***

per tutti gli altri, che già sanno, andiamo avanti.
In questo articolo affermai che la scelta di far sopravvivere Zooey è stata dettata dal pubblico.
Ovvio che l’ho deciso anche io, ma, almeno fino al 31 Dicembre del 2010, con Hell nel rifugio sui monti c’era Erica, non Zooey. Come testimonia questo foglietto dei miei appunti redatto tra il 26 e il 30 Dicembre.

My Girlfriend – parte II

Spaventati? Non so, forse non fa bene conoscere i sistemi di scrittura. O forse sì.
Perché magari uno s’immagina chissà ché, quali strumenti si debbano usare per scrivere.
E, invece, basta un foglietto a quadretti e due penne. E un grandissimo caos. Che per me è ordine.
Da quelle tre idee ho sviluppato la puntata di fine anno.
C’era Erica lassù, e anche nella mia testa, quando scrivevo quelle parole. Eppure, va bene comunque.
Perché, in effetti, non l’ho descritta, mai. E la cosa è andata avanti mutando in corso d’opera… Perché non ero sicuro di cosa volessi scrivere davvero.
Il risultato lo conoscete.
Però, non posso fare a meno di chiedermi se il SB non sarebbe stato diverso se avessi deciso a priori quale delle due protagoniste portare avanti, dall’inizio alla fine.

E voi che mi dite?
Se Cristina non avesse avuto quell’aspetto o carattere, sarebbe andata fino in Irlanda?
Quale personaggio avreste voluto portare con voi, nell’apocalisse gialla?

P.S.: a proposito, se vi interessa, Erica (nella mia testa) ha questo aspetto QUA.

Share

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Master Blaster al Fantafestival

    Master Blaster Fantafestival

    La camera delle bestemmie, colonna sonora : Freaks in uniform delle Horropops.La mia vita è caotica, chi mi conosce lo sa benissimo. Leggere il seguito

    Da  Taxi Drivers
    CINEMA, CULTURA
  • Le vergini suicide

    vergini suicide

    di Jeffrey EugenidesTitolo: Le vergini suicide Titolo originale: The Virgin Suicides Autore: Jeffrey Eugenides (Wikipedia) Nazione: USA Anno prima pubblicazione... Leggere il seguito

    Da  Phoebes
    CULTURA, LIBRI
  • Lessico famigliare (Ginzburg)

    Lessico famigliare (Ginzburg)

    Natalia Ginzburg è una delle tante voci del panorama letterario italiano che vengono quasi ignorate nella trattazione scolastica che, ovviamente, ha parecchi... Leggere il seguito

    Da  Athenae Noctua
    CULTURA
  • “La ferocia” – Nicola Lagioia

    ferocia” Nicola Lagioia

    Dopo Occidente per principianti e Riportando tutto a casa, Nicola Lagioia torna a raccontare una Puglia lontana dai clichè, scegliendo atmosfere livide e toni d... Leggere il seguito

    Da  Temperamente
    CULTURA
  • Cosa sta succedendo in Grecia

    È da molto tempo che non mi impegno a scrivere su questo blog. Un’po perchè essendo uno studente universitario talvolta il tempo scarseggia, un po'( un bel... Leggere il seguito

    Da  Hodyjean
    CULTURA
  • Unfriended (2014)

    Unfriended (2014)

    Affrontare un horror con aspettative azzerate è sempre una gran tattica e lo dimostra la mia reazione dopo la visione di Unfriended, film diretto nel 2014 dal... Leggere il seguito

    Da  Babol81
    CINEMA, CULTURA

Dossier Paperblog

Magazines