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Nabil Fekir, l’erede di Ben Arfa

Creato il 12 gennaio 2015 da Marco Santi Trombetta @MarcoSantiii

Oggi andremo a conoscere più da vicino uno dei nuovi talenti messo in mostra dalla vetrina della capolista Olympique Lione, ovvero il trequartista franco-algerino Nabil Fekir.

Olympique Lyonnais v Juventus - UEFA Europa League Quarter Final

BIOGRAFIA- Nabil Fekir è nato il 18 Luglio del 1993 a Lione, città molto importante anche per la sua carriera calcistica. La sua avventura nel mondo del calcio inizia sui campi del Caluire, comune limitrofo alla sua città d’origine, e del FC Vaulx, dove rimane sino all’età di 13 anni, quando viene prelevato per la prima volta dall’Olympique Lione; ma la sua prima esperienza con la maglia de “Les Rhodaniens” dura solo 2 anni, al termine dei quali la società non lo riconferma. Il giovane trequartista, però, non si butta giù e decide di ripartire la propria carriera di possibile crack proprio dalla società che lo aveva portato al grande approdo, ovvero il Vaulx. Da qui comincia quasi un’altra vita calcistica, con il giovane Fekir che approda all’As Saint-Priest (dove sono passate anche delle vecchie conoscenze del calcio italiano come Ghezzal o Laigle, passato dalla Sampdoria alla fine degli anni ’90), squadra con la quale riesce a guadagnarsi una seconda chance per il calcio che conta: infatti durante la Coppa Gambardella del 2009, in un match che mette di fronte la sua squadra e l’Olympique Lione, viene nuovamente notato dagli osservatori lionesi che decidono di riportarlo laddove pochi anni prima era stato scartato. Stavolta, però, la storia ha un lieto fine con il giovane trequartista che completa la propria crescita formativa con la maglia dell’OL sino alla chiamata in prima squadra in occasione dei preliminari di Champions contro la Real Sociedad. Per il debutto non bisogna attendere molto, infatti il 31 Agosto arriva il primo gettone di presenza nel match, perso per 2-1, contro l’Evian; la particolarità è che il giovane viene schierato subito dal primo minuto, giocando tutti 90 minuti. Al termine di questa stagione il conto totale parla di 16 presenze, 1 rete e 3 assist, tra cui spiccano la presenza nella finale di coppa contro il PSG e il primo gol tra i Pro arrivato contro il Bastia vinto per 4-1 (da segnalare anche due assist messi a referto). Dopo alcune voci di mercato, che lo hanno accostato anche al Milan, il giovane gioiellino dell’OL ha firmato un contratto che lo lega al club francese sino al 2019, una mossa soprattutto atta a non perderlo nel breve periodo a 0. In questa stagione, alla luce anche dei discreti numeri collezionati nella stagione scorsa, mister Hubert Fournier ha deciso di dargli più spazio e fiducia, trovando in lui un grande talento con un bell’apporto offensivo; a parlare ci sono anche i numeri sinora raccolti da Fekir, che in questa prima parte di stagione ha già collezionato 19 presenze condite da 8 gol e 5 assist, con i quali ha contribuito a portare in cima alla classifica della Ligue 1 la sua squadra.

NAZIONALE- Essendo esploso tardi a livello giovanile, non è riuscito a contribuire molto a livello di selezioni nazionale, dove ha vestito solo la maglia della selezione U21 con cui ha raccolto solo una presenza. Sicuramente non ha giovato nemmeno l’eliminazione subita dai Galletti per mano della Svezia nei playoff di categoria, infatti con l’approdo alla fase finale si sarebbero sicuramente spalancate le porte della selezione di Mankowski per il giovane talentino lionese.

STILE DI GIOCO- Il giovane talento franco-algerino può essere utilizzato come ala sinistra o addirittura punta centrale, anche se il ruolo dove rende di più, e dove è attualmente impiegato, è quello del trequartista. Dotato di un’ottima visione di gioco e di un grande tocco di palla, combina tocchi di prima illuminanti ad uno-contro-uno devastanti, dove ubriaca di finte il proprio avversario sino a disorientarlo. Attenzione anche alle sue grandi abilità in fase di contropiede, dove grazie alla sua velocità diventa letale, soprattutto quando ha davanti delle vere e proprie praterie (come accade nelle situazioni di superiorità numerica). Insomma un vero e proprio playmaker (prendendo in prestito un termine cestistico), che è l’elemento chiave della manovra della squadra lionese, infatti i compagni lo cercano sempre nei momenti iniziali della fase d’impostazione; occhio anche alle sue abilità su qualsiasi calcio piazzato, dove è capace di piazzare il pallone sia nel sette sia sulla testa dei compagni a seconda delle esigenze. Gli unici punti su cui è carente sono ovviamente il gioco aereo, che però viene ampiamente colmato dalle sue qualità tecniche, e l’uso del piede destro, che usa davvero molto raramente e che, invece, potrebbe non solo favorirlo in alcune situazioni ma anche renderlo un trequartista completo e dal potenziale pazzesco; ma per questo c’è ancora tempo per migliorare…

FUTURO- Come detto precedentemente, in questa finestra invernale molte squadre hanno provato a strappare il giovane talento all’OL (Manchester City, Arsenal, Milan), ma il club transalpino è stato categorico nel rifiutare qualsiasi offerta al momento, visto che il giovane trequartista franco-algerino è una delle colonne portanti della squadra di Fournier, attualmente capolista del campionato francese con l’obiettivo di mettere fine al dominio parigino.



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