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Namugongo e i martiri ugandesi/E così Papa Francesco in chiave ecumenica rende omaggio alla fede di questi giovani cattolici e anglicani

Creato il 28 novembre 2015 da Marianna06

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Il santuario cattolico di Namugongo sorge all'interno di un grande parco naturale, e oggi il Papa ha celebrato all'aperto, in un tripudio di inni e canti, e davanti ad una folla immensa, sulla quale non sono ancora note cifre ufficiali.

Il rito mescola canti, lingue e tradizioni locali, con quelle del rito latino: eseguiti mirabilmente il Kyrie in latino, il Gloria in lingua luganda e l'Agnus dei in latino.

Questo è il luogo in cui, avvolti in tappeti incendiari, furono arsi vivi alcuni dei martiri ugandesi, tra cui Carlo Lawanga, uno dei più venerati.

Prima di giungere al santuario cattolico papa Bergoglio ha visitato quello anglicano (gli ugandesi fatti martirizzare alla fine dell'Ottoceno dal re Mwanga erano sia cattolici che anglicani), dove ha pregato davanti alle reliquie dei martiri anglicani.

Accolto da una quarantina di vescovi anglicani, papa Francesco, prima di congedarsi, ha anche benedetto la folla insieme a tutti loro, con un gesto dalla forte valenza ecumenica.

Namugongo è meta di pellegrinaggio dal Paese e da quelli vicini, da parte di migliaia di persone. Non si comprende l'Uganda contemporanea se non si ha presente la storia di questi giovani cattolici e anglicani che si lasciarono uccidere da un re che in un primo tempo li aveva accolti con benevolenza e poi chiese loro di rinnegare il cristianesimo.

Andrea Kaggwa, cui il Papa ha reso omaggio ieri a Munyonyio, - dove il re decise il martirio di questi giovani - fu ucciso sia per non aver rinnegato la fede che, come capo dei paggi del re, per essersi opposto ai desideri morbosi del sovrano nei confronti di questi ragazzi: il più piccolo dei martiri, Kizito, aveva 12 anni.

La forma del santuario cattolico di Namugongo evoca la forma della capanna tradizionale della etnia Baganda, e poggia su 22 pilastri, a ricordo dei 22 martiri cattolici. La messa è per il cinquantesimo anniversario della canonizzazione dei martiri ugandesi, proclamata dal Paolo VI a Roma. (Fonte ANSA)

         

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                                        a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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