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Nantas Salvalaggio e il suo omaggio a Mia Martini nel 1989

Creato il 03 gennaio 2013 da Pippo
Lo scrittore Nantas Salvalaggio, scomparso qualche anno fa, ha scritto nel 1989 uno splendido e incisivo articolo sul ritorno di Mia Martini che riportiamo: 
“Quando Mia ha terminato il suo pezzo, un giovinetto tra il pubblico ha commentato:
Però che voce!’ Un altro ha detto: ‘Questa Mia Martini piaceva a mia madre… pensavo che si fosse ritirata in convento ’.
No, Mia Martini non si era fatta suora, non aveva preso i voti o indossato i panni delle Carmelitane scalze. Ma era come se. Una sorta di impalpabile, inspiegabile congiura le aveva scavato il vuoto intorno, E perché mai?, si chiederà l’ingenuo lettore. Cosa aveva fatto la bruna e gracile Mia? Aveva forse complottato contro lo Stato? O tramato nei ranghi occulti della P2? Oppure aveva venduto segreti militari oltre il sipario di ferro? Macchè, niente di tutto questo. La spiegazione è semplice e aberrante: alcune pie anime avevano sparso la voce che Mia Martini ‘ portasse iella ’. Chiunque lavorasse con lei, si malignava, era destinato a incappare in qualche guaio fisico, o catastrofe finanziaria.
Sì, lo so, sembra una cattiva favola dei fratelli Grimm. Ma questo è il motivo principale per cui Mia Martini è stata emarginata per un decennio. Però non chiedetele una conferma, si sentirebbe costretta a negare. Perché si vergogna di quello che è accaduto: se ne vergogna per conto di alcuni suoi colleghi.
A scanso di eventuali equivoci mi corre l’obbligo di aggiungere che non sono amico di Mia Martini. L’unica volta che ho incontrato Mia è stato a Venezia, per puro caso, una decina di anni fa. Siamo andati a cena alla Taverna. Era con noi quel mago della canzone che si chiama Charles Aznavour, soprannominato l’istrione. Dico la verità, ero andato al teatro Malibran per intervistare Aznavour. Egli aveva fatto tappa a Venezia dopo un giro trionfale dei teatri italiani, al fianco di Mia Martini.
La prima cosa che ho chiesto ad Aznavour, quando a piedi ci siamo diretti verso San Marco, è stata questa: ‘Come mai hai scelto proprio Mia per fare coppia sul palcoscenico?’. Aznavour mi ha fissato con quei suoi occhi furbi e ironici.: ‘Ma, mio caro, dica una cosa’, ha sospirato: ‘lei è del mestiere? Beh, se è del mestiere la sua domanda non sta in piedi. Mia è fra le due o tre voci di donna che mi danno un vero piacere’.
Io non so come siano andate poi le cose, ma ho il sospetto che l’eclissi di Mia Martini sia cominciata dopo la sua clamorosa tournèe con Charles Aznavour. Il successo in qualche modo bisogna pagarlo. Le iene sono sempre in agguato”.
Note biografiche
Era anche giornalista. Aveva 85 anni. Nantas Salvalaggio, nato a Venezia il 17 settembre 1923, ha iniziato come corrispondente per "Epoca" ed il "Corriere della Sera" da New York, Parigi e Londra, da dove realizzò grandi interviste, come quella a Marylin Monroe. Poi, una volta tornata in Italia, la casa editrice Mondadori gli affida il progetto di una nuova rivista: "Panorama". Di "Panorama" Salvalaggio è il fondatore, nel 1962 e la diresse fino al 1965. Salvalaggio, che esordì come romanziere nel 1953 con "Il vestito di carta", fu anche Premio Strega nel 1986 per il romanzo “Fuga da Venezia”.

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