Magazine Diario personale

Napoli 3/03/2015

Creato il 04 marzo 2015 da Cristiana

Lo senti questo odore d’estate? Che non importa se domani torna il gelo, basta che si faccia meno freddo, anche solo per un giorno, e lui sale dalle pietre della strada, è come un sudore dal petto quando sei accaldato. Siamo a Napoli e per un attimo, ingannevole, mi e’ sembrata Palermo. Basta pochissimo per tirare fuori le giacche leggere, abitare i marciapiedi dei bar, fumare in balcone e dare indicazioni a chi, come noi, inciampa sui lavori in corso di un pezzo di palazzo crollato e perde la strada, sentire l’odore di piscio senza che sia ammazzato dal freddo o ostentato dalla calura mischiato ai calcinacci. Il sud sa tantissimo di calcinacci, lo stesso odore delle città del dopoguerra. È stato trattenuto. La guerra si annida ancora nei vicoli. 

E’ tutto lievissimo qui, non c’è ancora alcuna strafottenza, ma niente riesce a resistere. Non si attende alcun consolidamento. Nessun prontipartenzavia.

Siamo scesi con A. per una strada di ciottoli irregolari, una strettola come recitava la pietra. Un muro alto e scorticato nascondeva un albero di mandarino e altre piante. C’e’ sicuramente un giardino d’inverno, ben celato dove si consumano nuove infanzie. Siamo scesi. A Napoli si scende di corsa verso il mare. Per un attimo siamo stati altrove. Non qui. 


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