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Napoli, Ceres e la Street Art

Creato il 09 settembre 2015 da Rory

Sono sempre stata appassionata di Street Art (che ovviamente non sono quelle maledette scritte idiote con cui i vandali imbrattano fin troppo spesso i muri delle nostre città), quando ho saputo della nuova iniziativa di Ceres dedicata proprio a questa forma di arte, tra parentesi fatta proprio anche nella mia Napoli, non ho potuto non parlarvene.

L’idea del celebre brand di birra è quella di riportare il colore nel grigiore delle città italiane e per farlo ha così incaricato due celebri street artist italiani di realizzare due opere a Torino (nel quartiere San Salvario) e a Napoli (nel quartiere Ponticelli). A Torino si è occupato del lavoro l’artista Corn79, dove ha lavorato su un’enorme murata di San Salvario, fulcro del multietnico centro della città. L’opera si chiama “Blu Cerebrale”
Nel capoluogo piemontese Ceres ha affidato alla creatività di Corn79 la realizzazione di un’enorme murata nel quartiere San Salvario, snodo fondamentale del multietnico centro torinese. In questo video, potete vedere la realizzazione dell’opera.

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eccola!

A Napoli invece, è stata selezionata l’area del Parco Merola di Ponticelli, già amato dal molti street artist della città. Ceres ha chiamato i siciliani Tosk e Loste che, lasciandosi suggestionare dalle abitudini più popolari dei giovani partenopei, hanno realizzato l’immagine di due scugnizzi che si contendono un pallone. A Napoli, giocare a calcio per strada è una tradizione oramai assai antica e per questo i due writers hanno voluto rendervi omaggio con l’opera “Chi è vulut bene, non s’o scord”, che effettivamente ben racconta il passatempo preferito dai ragazzini della mia città. Qui potete vedere gli artisti in azione.

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Anche quest’iniziativa di Ceres mi è piaciuta molto, in effetti il marchio è sempre attendo alle tendenze tipicamente “street” e non mi è parsa inusuale la decisione di dare un po’ di colore alle città scegliendo appunto la street art. Anzi, spero che sempre più luoghi di Napoli e delle città italiane in generale, soprattutto le periferie, possano ricevere un tocco di colore del genere!

Che ne dite? Vi piace quest’idea?



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