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Napoli-Juventus: recupero delle certezze

Creato il 30 novembre 2011 da Postscriptum

Napoli-Juventus: recupero delle certezze

Nella notte del San Paolo Napoli e Juventus si affrontano nel recupero della 11.a giornata di campionato offrendo spettacolo ed emozioni; alla fine vince il calcio, si dice in questi casi, e finisce con un pareggio pirotecnico e bellissimo da vedere su cui pesano le firme azzurre di Pandev (doppietta per lui) e Hamsik e quelle bianconere di Matri, Pepe e Extigarribia.

Le emozioni cominciano già dalla lettura delle due formazioni in cui le defezioni di Claudio Marchisio e Edinson Cavani aprono due voragini che avrebbero potuto influire pesantemente sull’economia del match e sullo spettacolo offerto.
Coloro che scendono in campo, però, sono decisi a far bene di fronte al pubblico delle grandi occasioni accorso allo stadio per vedere quella che è stata definita la sfida-scudetto.

Il Napoli parte bene e si procura un rigore nei primi minuti, rigore procurato da un Pirlo messo in difficoltà dal dinamismo dei partenopei, che Hamsik trasforma ma che Tagliavento (alquanto curiosamente) fa ripetere: stavolta lo slovacco sbaglia.L’appuntamento con il gol è però solo rimandato e la vendetta del centrocampista del Napoli si consuma al 23′ quando è proprio lui a ribadire in rete un pallone spizzato dalla difesa bianconera.
La Juventus del primo tempo è veramente poca roba, troppo poca, così Goran Pandev sale in cattedra regalandosi una serata da grande campione: a pochi giri d’orologio dalla pausa il macedone si infila in area e batte Buffon con un diagonale perfetto.

Nel secondo tempo però la Juventus è tutt’altra cosa, dinamica, aggressiva e precisa, mentre il Napoli cerca, erroneamente, di gestire il doppio vantaggio sin dai primi minuti; il gol di Alessandro Matri è la logica conseguenza della situazione.
Pandev però non è ancora sazio e così, complice un imbarazzante Bonucci, realizza un capolavoro di gol firmando la doppietta personale e chiudendo il match se un altro giocatore un po sottovalutato, stavolta bianconero, non decida di prendersi la scena. E’ Marcelo Extigarribia che firma il primo gol in Italia riaprendo un match.
Preoccupato, instabile e arrendevole come mai era stato il Napoli va in confusione ed incassa piuttosto sfortunatamente il pari di Simone Pepe, al terzo gol consecutivo in questo campionato.

Finisce 3 a 3 con il Napoli che sale al sesto posto in classifica con 17 punti e con la Juventus che porta a due i punti di vantaggio sul Milan e consolida il primato.

Chiavi di lettura del match:
- il progetto Napoli tutto cuore e polmoni stavolta ha cozzato contro la determinazione della Juventus; non basta la scusante dell’assenza di Cavani in attacco e nemmeno la solita manfrina del si gioca ogni 4 giorni: per competere ad alti livelli le partite si chiudono.
- Diversa invece la situazione per la Juventus: quando già il Napoli pregustava il terzo scalpo di prestigio, dopo Milan e Inter, i bianconeri hanno fatto gruppo compatto e non hanno mollato fino alla fine ma la prestazione appena sufficiente di Pirlo apre un ventaglio di ipotesi abbastanza preoccupante: l’ex milanista è il fulcro del bel gioco bianconero di questo inizio di stagione ma l’età non più verde si fa sentire quando i minuti si accumulano sulle gambe.Pirlo sarà squalificato per la prossima partita, vedremo quale sarà la reazione della squadra alla sua assenza.

Juventus MVP: Marcelo Alejandro Estigarribia Balmori(7,5) è il migliore in campo per i bianconeri, lotta ad armi pari con il napoletano Maggio la cui velocità non preoccupa il paraguaiano che non solo riesce a coprire sull’esterno italiano ma propone anche diverse soluzioni offensive. Il gol è il giusto premio per una prestazione ordinata e volenterosa.
Napoli MVP: Goran Pandev(8) non segnava una doppietta in campionato da tempo immemorabile. Abulico, svogliato e inconcludente all’Inter e in questa nuova esperienza al Napoli, almeno fino a ieri pomeriggio. Nella notte del San Paolo è lui la stella che brilla tra gli uomini di Mazzarri: intendiamoci, non è che faccia sfraceli ma è preciso quando c’è da mandarla dentro. E lui lo fa per due volte.


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