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Napoli, la storia di Roberto e Miguel: riconosciuto il primo matrimonio gay da De Magistris

Da Stivalepensante @StivalePensante

Se non a livello nazionale, almeno in alcune realtà comunali, come Napoli oggi, si stanno certificando i matrimoni tra persone dello stesso così. Questo è il caso del napoletano Roberto e dello spagnolo Miguel, che dopo essersi sposati in Spagna hanno ottenuto dal sindaco Luigi De Magistris la trascrizione del loro matrimonio nel comune di Napoli. La cerimonia è avvenuta questa mattina a Palazzo San Giorgio, alle ore 10.30.

Uno fotogramma del matrimonio tra Roberto e Miguel, insieme a De Magistris (canale Youtube - Comune di Napoli)

Uno fotogramma del matrimonio tra Roberto e Miguel, insieme a De Magistris (canale Youtube – Comune di Napoli)

La delibera sui matrimoni omosessuali del Comune di Napoli. Come già annunciato in occasione della conferenza stampa del “Mediterranean Pride Of Naples”, dallo scorso 30 giugno nel capoluogo campano è ora possibile trascrivere all’Anagrafe i matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all’estero. Il Sindaco De Magistris, mantenendo la sua promessa in campagna elettorale, proietta così la città partenopea in vetta alla classifica dei comuni che hanno adottato misure a favore dei cittadini LGBT.

L’emozione di Roberto, uno dei due sposi. “Oggi mi tremavano le gambe, è come la prima volta che ci siamo sposati – dichiara Roberto, lo sposo di Miguel -. Ringrazio il Sindaco de Magistris per il suo impegno, i cittadini di Napoli erano già pronti al nostro matrimonio; ricordo le decine di persone venute da Napoli a Madrid per vedere il nostro matrimonio, ora con questo gesto lo sono anche le istituzioni, ora sulla mia carta di identità sarò ‘Coniuge’ come sui miei documenti spagnoli. Oggi mi sento orgoglioso di essere napoletano, sono emigrato per l’assenza di diritti, oggi finalmente la situazione sta cambiando. Mi auguro che anche il parlamento dia presto la possibilità dei matrimoni gay”.

“Napoli capitale dei diritti civili in Italia”. “Con la trascrizione dei matrimoni Napoli è di fatto la capitale dei diritti civili in Italia; questo è il primo passo per strutturare una legge avanzata in tema di matrimonio egualitario che possa avere la più ampia condivisione in parlamento”, dice Antonello Sannino, presidente di Arcigay Napoli Antinoo, esprimendo in questo modo la sua soddisfazione, “nella speranza che presto i cittadini e le cittadine gay e lesbiche per sposarsi non avranno più bisogno di andare all’estero. Per ora faccio i miei migliori auguri ai due sposi Roberto e Miguel”.

La dichiarazione di Fabrizio Marrazzo, Portavoce Gay Center, testimone di nozze. “Roberto e Miguel ora sono sposi anche per l’Italia – dichiara Fabrizio Marrazzo, Portavoce Gay Center e testimone di nozze della coppia – ricordo il loro matrimonio a Madrid che dava il senso dell’esilio, ora finalmente anche in Italia hanno pari diritti, potranno adottare, assistersi ed amarsi come tutte le coppie. Da Napoli un primo segnale all’Italia, ora anche i sindaci di altre grandi città come Roma, Milano, Bologna, Palermo, etc.. spero che consentiranno presto anche alle loro coppie gay di trascrivere i matrimoni contratti all’estero.”

Il servizio sul canale Youtube del Comune di Napoli


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