Magazine Viaggi

Napoli: non c’è pace per le anime del Purgatorio

Creato il 12 aprile 2011 da Pacoinviaggio

Napoli: non c’è pace per le anime del Purgatorio

Dopo pochi passi cominci a sentire un odore particolare: non è solo suggestione. Quelle ossa non sono solo ossa. Quei teschi lucidi non sono solo i resti di un tuo antenato, ma la testimonianza di una speranza. Non ci credi, ma guardando quell’enormità di resti umani compostamente ammassata, non puoi fare a meno che cominciare a rispettare quanti, nei decenni passati, se ne sono presi cura, credendoli la rappresentazione delle anime abbandonate del Purgatorio.

Napoli: non c’è pace per le anime del Purgatorio
Si entrava nel Cimitero delle Fontanelle e si lucidava il teschio adottato, pregando che l’anima del defunto potesse trovare pace in Paradiso, con la speranza di ricevere in cambio una grazia o dei numeri da giocare al lotto. Respiri la miseria umana avvicinandoti a quelle ossa. Cerchi di dare un volto a chi è stato lì prima di te e come te, ha cercato il teschio a cui affidare la propria speranza.

Napoli: non c’è pace per le anime del Purgatorio
Oggi il Cimitero delle Fontanelle del rione Sanità a Napoli è di nuovo chiuso. Un nuovo crollo impedirà ai turisti di visitare il luogo dove i napoletani di metà secolo scorso, cercavano nei morti la consolazione che nei vivi non riuscivano a trovare. Ancora un segno di abbandono per una città che non riesce ad alzare la testa: non c’è pace per la “anime del Purgatorio”.

Napoli: non c’è pace per le anime del Purgatorio
Napoli: non c’è pace per le anime del Purgatorio



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine