Magazine Attualità

Nasce a Roma il primo ambulatorio psichiatrico per vittime di Cyberbullismo

Creato il 25 febbraio 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Nasce a Roma il primo ambulatorio psichiatrico per vittime di Cyberbullismo Scritto da Gabriele Ciuffreda  

Nell’era della globalizzazione e dei nativi digitali, è nato un fenomeno che rapidamente sta crescendo. Un mostro sociale che terrorizza genitori ,adolescenti, bambini: Il Cyberbullismo. Neologismo destinato a rapida fama.
Nasce così al Policlinico universitario A. Gemelli di Roma un reparto dedicato proprio alle vittime di Cyberbullismo.  Perché i danni sono reali, tangibili e spesso sottostimati.
Obiettivo dell’ambulatorio sarà quello di prevenire i risvolti drammatici tramite l’ascolto delle vittime e dei genitori, oltre che con una riabilitazione degli stessi bulli «il focus di intervento sui colpevoli di Cyberbullismo farà riferimento alla capacità di divenire empatici, evocando sentimenti di colpa con lo scopo di lavorare sull’affettività». Dice lo psichiatra Tonioni, già responsabile dal 2009 dell’Ambulatorio per la Dipendenza da Internet del Policlinico.
Il servizio di psicoterapia  nasce in stretta collaborazione con la Polizia Postale, col compito di scovare tramite il web  i giovani colpevoli del reato, quasi sempre rintracciabili nella stessa scuola della vittima.

Il cyberbullismo, fenomeno virtuale che ha prodotto suicidi reali, necessita di una considerazione oltre che medica, anche legislativa e giurisdizionale.
Save the children, in collaborazione con Ipsos, ha realizzato nel 2013 un sondaggio dai risultai alquanto esplicativi. 4 minori su 10 sono testimoni di atti di bullismo on line verso coetanei, di diversità quali  aspetto fisico (67%), orientamento sessuale (56%),e  paese di provenienza (43%).  Denigranti motivazioni già esistenti quando ancora Internet non esisteva.La precocità del possesso di smartphone di certo amplifica i rischi di Cyberbullismo. Il 62% dei bambini ha a disposizione un telefono proprio, il 44% ad una età compresa tra i 9 e gli 11 anni. Traducendo: rischi di cyberbullismo già alle  scuole elementari con offese, insulti che dalla realtà si trasferiscono al mondo virtuale. Con effetti devastanti.

«L’aggressività degli adolescenti non si pone limiti soprattutto su  Ask.fm, piattaforma digitale pericolosissima perché anonima». Continua Tonioni.  Proprio gli insulti su Ask, hanno portato al suicidio una ragazza di 14 a Cittadella, in provincia di Padova.
«L’esperienza appresa nella cura della dipendenza da Internet ci consente di approcciare ogni forma di psicopatologia web-mediata con un’idea precisa sulla gestione che gli adolescenti hanno delle emozioni, dell’aggressività e delle condotte sessuali, quando sono online – afferma lo psichiatra – Inoltre, la riabilitazione affettiva dei cosiddetti bulli penso possa avere tra i giovani una risonanza particolare, perché configura anche per gli adolescenti eccessivamente aggressivi un’idea di disagio psichico e sofferenza cui va dato uno spazio»

Oltre che psichiatrico, il Cyberbullismo appare come problema sociale, causa la  sottovalutazione che lo avvolge, lo culla, facendolo passare inosservato.  E’ necessario una campagna di sensibilizzazione senza precedenti. Nuovi mezzi per una sensibilizzazione sociale e un’ educazionee digitale.
Insomma è necessario prendere coscienza del fenomeno,  e corsi di formazione, un esempio quello dell’Università di Bologna (Responsabilità civile e tutela del minore nel binomio genitori-scuola: difesa dell’integrità psicofisica, bullismo e cyberbullismo) e lo stesso neo-ambulatorio del Policlinico della Capitale non possono che aiutare tale processo.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :