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NBA: J.R. Smith vince il ‘Sixth Man Award’

Creato il 23 aprile 2013 da Basketcaffe @basketcaffe

JR Smith l’ha spuntata nel testa a testa con Jamal Crawford ed è stato nominato dalla NBA ‘Sesto Uomo dell’Anno’ per la regular season 2012-2013. Un riconoscimento assolutamente giusto e meritato per la guardia nativa del New Jersey che in stagione ha viaggiato ad oltre 18 punti di media nelle 80 partite disputate, sempre partendo dalla panchina diretta da coach Mike Woodson. Per i New York Knicks si tratta del secondo riconoscimento individuale consecutivo dopo il premio di miglior difensore a Tyson Chandler l’anno scorso.
Smith, che in carriera ha vestito le maglie anche di New Orleans e Denver, e che durante il lockout ha giocato in Cina prima di tornare negli USA proprio a New York, nella corsa al premio ha battuto Jamal Crawford dei Los Angeles Clippers, Jarrett Jack dei Golden State Warriors, Kevin Martin degli Oklahoma City Thunder e Ryan Anderson dei New Orleans Hornets. JR ha ricevuto 484 voti, tra cui 72 preferenze di primo posto dai 121 giudici scelti tra gli addetti ai lavori; 352 i voti per Crawford, tra cui 31 primi posti.

La guardia ipertatuata, arrivata in NBA nel 2005 direttamente dall’high school, ha vinto il riconoscimento in una stagione di rinascita per i New York Knicks che, oltre ad aver chiuso al secondo posto nella Eastern Conference e con Carmelo Anthony capocannoniere della Lega, hanno vinto il titolo della Atlantic Division che mancava dal 1994. Smith diventa inoltre il terzo ‘Sixth Man Award’ della storia della franchigia della Grande Mela dopo John Starks nel 1997 e Anthony Mason nel 1995.

JR Smith, che è sotto contratto con i Knicks anche per la prossima stagione a poco meno di 3 milioni di dollari ma può uscire e testare la free agency già in estate, ha detto dopo aver ricevuto il premio:

Ho solo dimostrato a tutti che posso essere un giocatore di squadra e questo premio è merito dei miei compagni. Tutti mi hanno conosciuto per i tanti errori fatti in passato ma ora rigo dritto. Il coach e i veterani mi hanno aiutato a stare concentrato e a usare la testa, dentro e fuori dal campo. Ritirarmi con questa maglia? Perchè no, sono nato e cresciuto in New Jersey. Mi piacerebbe ritirarmi da Knick“.


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