E’ il giorno di New York Knicks-Milwaukee Bucks alla O2 Arena di Londra, gara valida per la regular season NBA. I Knicks cavalcano, purtroppo per loro, una striscia di 15 sconfitte di fila, mentre i Bucks sono decisamente in corsa per i playoffs con 20 vinte e 19 perse. Nell’ultimo allenamento prima di tornare all’arena questa sera, ai nostri microfoni hanno presentato la sfida due volti copertina delle due franchigie, Carmelo Anthony, che sarà in campo dopo una pausa per infortunio, e coach Jason Kidd, al terzo anno di fila alla O2 dopo essere venuto come play degli stessi Knicks e come allenatore dei Nets.
Carmelo Anthony si è fermato per curarsi ed essere pronto per la gara e stasera vorrà provare a deliziare i fan dei Knicks venuti a Londra da tutta Europa. La stella ex Syracuse, reduce dal prolungamento di contratto con New York la scorsa estate, ha parlato del momento dei suoi, della sua salute, dei giovani e dell’All Star Game nella Grande Mela.
“Dobbiamo continuare a lavorare duro ovviamente, il momento è desolante, un po’ triste, ma dobbiamo comunque scendere in campo ogni sera per vincere. Pressione per la striscia negativa? No, nessuna pressione particolare, a nessun livello, giochiamo e basta“.
“Mi aspetto molto dai tifosi londinesi, che riempiano l’arena e che diano grande energia. Mi aspetto una grande atmosfera“.
“Io devo cercare di allenarmi, ritrovare la forma e scenderò in campo per dare il mio meglio come sempre. Dopo una settimana fermo ho bisogno solo di ritrovare il ritmo partita. Il mio corpo sta bene, in generale mi sento bene, ho fatto un po’ di tiro, sono ok“.
“Se i Bucks pensano di batterci facilmente? Noi siamo fiduciosi di poter scendere in campo e batterli, penso solo a quello“.
“Kenyon Martin? Sono felice che Kenyon sia rientrato nella NBA, è una presenza importante sul campo. Penso che possa aiutare i Bucks, sappiamo tutti che giocatore è“.
“I giovani? Io gioco al mio massimo e nello stesso tempo cerco di aiutare questi ragazzi a migliorare, a prendere più confidenza col gioco e con se stessi. Non gioco mai guardando al record ma solo per migliorare e aiutare i miei compagni“.
“L’All Star Weekend a New York? E’ certamente un obiettivo, se starò bene, giocherò senza ombra di dubbio. Ora devo guardare giorno per giorno e gara per gara, a partire da stasera“.
Jason Kidd, coach Jason Kidd, ha parlato anche lui della gara coi Knicks, delle differenze tra i giovani Bucks e dei veteranissimi Nets che allenava lo scorso anno e di Giannis Antetokounmpo, la stella nascente di Milwaukee.
“Sì, Carmelo ci sarà, mi aspetto di vederlo in campo stasera“.
“Anche senza JR Smith e Iman Shumpert i Knicks restano pericolosi, hanno Carmelo, uno dei migliori al mondo“.
“Giocare a Londra? E’ business, è normale, i ragazzi sono pronti, non c’è nulla di troppo diverso“.
“Joe Prunty? E’ il migliore, è un grande lavoratore, ha vinto con i San Antonio Spurs, è fondamentale nel nostro coaching staff“.
“La differenza coi Nets? Siamo una squadra giovane, devo insegnare tanto a questi ragazzi, devono acquisire esperienza, sia in campo ma anche negli allenamenti. Devo aiutarli a crescere con la mia esperienza. La cosa fondamentale è la pazienza. Ogni gara è diversa e devo avere pazienza con questi ragazzi, correggere i loro errori, è diverso dall’allenare dei veterani come a Brooklyn“.
“Kenyon Martin ci darà una grossa mano in campo e fuori dal campo. Servirà molto la sua presenza ai questo gruppo giovane“.
“Giannis deve solo godersi il momento, crescere, viene dall’Europa, ha giocato già in Grecia quindi non penso che sarà troppo diverso dal solito per lui”.
“Il paragone con Pippen? Sì, se ne parla. Ha i mezzi per diventare una sorta di Scottie Pippen, deve restare concentrato e pensare solo a migliorare“.
“Terzo anno di fila a Londra? Già, non credo tornerò per un quarto. Pensiamo a questa partita che vogliamo vincere“.
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