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Nebraska di Alexander Payne, tra debolezze e virtù dell’essere umano

Creato il 13 gennaio 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

13 gennaio 2014 • Primo Piano, Vetrina Cinema, Videos •

il consiglio di Federica De Masi

Summary:

Un padre anziano, un figlio immaturo, una finta vincita di milione di dollari e 1.200 km di asfalto per riscuoterla: Nebraska è un’odissea familiare che racconta le debolezze e le virtù dell’essere umano.

A due anni di distanza da Paradiso Amaro (2011) torna al cinema Alexander Payne con una nuova storia on the road in salsa agrodolce. Nebraska, presentato all’ultimo Festival de Cannes, continua la poetica naturalistica del regista americano che sviscera vizi, ipocrisia e virtù della classe media americana. Il film è girato in un delicatissimo bianco e nero, in formato cinemascope (tecnologia in voga negli anni 5060 con cui si offriva allo spettatore una visuale più ampia rispetto agli standardi cinematografici) con cui l’autore americano raccoglie la bellezza dei panorami del Midwest a lui molto cari perché originario proprio del Nebraska.

Una scena tratta dal film “Nebraska”

Questa è la storia di Woody, uno scorbutico vecchietto, che tenta più volte di attraversare il Montana per raggiungere a piedi la città di Lincoln, nel Nebraska, con il fine di riscuotere una presunta vincita di 1 milione di dollari. Suo figlio David, preoccupato per lo stato mentale del padre che si avvia verso la demenza senile, nonostante sappia che la vincita non è altro che una truffa, decide di accompagnare Woody in questo viaggio vano, per fargli vivere il suo sogno o semplicemente altri due giorni di illusione. Questo atipico road trip si trasformerà in un’odissea familiare, in cui da un lato verrà rivelata tutta l’avidità dei parenti avvoltoi desiderosi di mettere le mani sulla somma di denaro, dall’altro David avrà l’occasione di conoscere più a fondo suo padre e sua madre, scoprendo un passato familiare più animato di quanto lui avesse immaginato.

Nebraska riflette sui legami familiari, sulle delusioni della vita e sull’avidità dell’essere umano, tutte tematiche che scavano nel profondo dei personaggi di Alexander Payne, affrontate con quella leggerezza di fondo e quel pizzico di ironia pungente che il regista applica a tutti i suoi film. Il segreto dei suoi lavori è forse proprio la naturalezza con cui Payne racconta ambientazioni comuni e mette in scena i suoi caratteri, in cui tutti possono ritrovarsi e le cui emozioni arrivano prepotentemente al cuore. Il contrasto tra una narrazione semplice e quieta e gli avvenimenti tragici che si susseguono in crescendo nei suoi film, riflettono il vero sapore della vita, fatta di gioie e tribolazioni quotidiane che non hanno nulla di straordinario.

Come nei precedenti film di Payne – A proposito di Shmidt (2002), Sideways – In viaggio con Jack (2004) – ritorna il tema del viaggio, strumento di approfondimento e arricchimento personale, mezzo per rinsaldare il rapporto padre-figlioa come nel film del 2002 o per rafforzare un’amicizia come in quello del 2005. Gli ingredienti di questa storia e la maestria di un autore considerato come l’ultimo dei registi neorealisti americani, sono sinonimo di garanzia per vivere un’esperienza piacevole e toccante, fatta di riflessione sulla vita e sui rapporti con le persone.

Una scena tratta dal film “Nebraska”

Nebraska alla presentazione di Cannes 66, dove concorreva per la Palma d’oro, ha fruttato il premio per il miglior attore maschile a Bruce Dern (Il re dei giardini di Marvin, Django unchained), protagonista della pellicola, per una toccante interpretazione; Al suo fianco c’è Will Forte, il comico nato con lo show della NBC Saturday Night Live, che qui interpreta David, Stacy Keach, June Squibb e Bob Odenkirk. Nebraska, candidato a 5 Golden Globes (nelle categorie Miglior Film, Miglior regista, Migliore sceneggiatura Miglior attore protagonista, Migliore attrice non protagonista), sarà distribuito nelle nostre sale da Lucky Red a partire da giovedì 16 gennaio.

In occasione del 66º Festival di Cannes Oggi al Cinema ha incontrato il regista Alexander Payne e il protagonista di Nebraska Bruce Dern

Di Federica De Masi per Oggialcienema.net

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