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Negozi aperti di domenica, la provincia si divide

Creato il 12 aprile 2012 da Lapulceonline

Negozi aperti di domenica, la provincia si divideLa Confesercenti Alessandria è arrivata oltre mille. Mille firme contro la liberalizzzazioni degli orari dei negozi, a tutto vantaggio dei centri commerciali. 1015 le adesioni raccolte su tutto il territorio provinciale (584 firme raccolte ad Alessandria, 85 a Casale Monferrato, 94 a Ovada, 89 a Tortona, 163 tra Novi, Valenza e Acqui). L'ex assessore comunale Manuela Ulandi, funzionario Confesercenti, spiega la massiccia adesione dei commercianti alessandrini proprio perché nel fine settimana non ci sono flussi turistici, come Casale e Acqui, dove i negozi sono più propensi all'apertura domenicale.

Dall'indagine Confesercenti è emerso che a Tortona, Novi e Ovada si è favorevoli ad una apertura domenicale al mese, purché sostenuta dall'organizzazione di eventi; a Casale ed Acqui la proposta emersa privilegia la chiusura di 4 giorni infrasettimanali, perché alla domenica è ormai abituale la presenza di turisti. Valenza non esprime particolari giudizi. Qui la grande distribuzione ha ormai il monopolio e gli esercizi commerciali operanti non manifestano esigenze uniformi.

L'associazione ora si farà carico di sensibilizzare gli amministratori locali e i candidati sindaco (ad Alessandria ed Acqui).

Nonostante la massiccia adesione dei commercianti, appare chiaro che i negozi sono portati a restare aperti nei giorni di maggior presenza di potenziali clienti. Nelle città a maggior vocazione turistica l'abitudine ad lasciar aperte le serrande anche di domenica è la normalità. Alessandria, seppur dichiarata città turistica, resta contraria alla liberalizzazione rimanendo fedele agli orari di bottega.


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