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"Nel salotto dei lughesi" di ALDO CAZZULLO

Creato il 14 febbraio 2011 da Caffeletterariolugo
Lo scrittore e giornalista Aldo Cazzullo è stato ospite di Caffè Letterario il 30 gennaio scorso per presentare il suo ultimo libro "Viva l'Italia", edito da Mondadori.
E’ sempre un’emozione entrare nel salotto di Claudio Nostri all’Ala d’Oro e incontrare il calore dei lughesi. Come entrare nelle case dei cittadini e verificare la loro accoglienza, la loro amicizia, la loro passione civile. Per quest’anno avevo detto basta alle presentazioni, preferendo portare in giro per l’Italia lo spettacolo teatrale che lo Stabile di Verona ha tratto dal mio ultimo libro. Ho fatto un’eccezione per Lugo perché ricordavo la bellissima atmosfera con cui ero stato accolto per l’Italia de noantri. E non mi sono sbagliato.
Stavolta giocavo in casa, un po’ perché non era la prima volta, un po’ perché Risorgimento e Resistenza sono in Romagna (come nel mio Piemonte) storie di famiglia. Sono convinto che in ogni famiglia italiana si custodisca la memoria di un patriota, di un soldato della grande Guerra, di un partigiano. Ma questo è particolarmente vero per la Romagna. E mi ha colpito vedere come spesso siano le donne a custodire quella memoria. L’altra sera si è alzata una signora a raccontare una delle tante pagine poco conosciute della Resistenza: la storia di suo padre, carabiniere che si rifiutò di servire i nazifascisti, deportato in Germania con decine di commilitoni. Una storia che si inquadra nella visione della Resistenza di “Viva l’Italia!”: la Resistenza non fu fatta solo dai partigiani, ma dai militari, dai carabinieri, dagli ebrei, dalle donne, dai sacerdoti, dai civili. E dovrebbe essere sentita come patrimonio dell’intera nazione, non di una fazione. Il dibattito che ha seguito le letture dei brani del libro mi ha confermato nella mia convinzione: noi italiani siamo più legati all’Italia di quanto ci piaccia riconoscere. Grazie ai lughesi per la sintonia e l’amicizia che ho trovato.
di Aldo Cazzullo

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