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Nemmeno un nome

Creato il 09 gennaio 2014 da Marinobuzzi

"Confessa l'omicida del gay". Questo il titolo di un quotidiano, poi modificato dopo le prime proteste dei lettori, sul caso del ragazzo ucciso a Roma. Da giorni leggo in rete o sui quotidiani cartacei di una storia che viene narrata con una morbosità tipica del peggior giornalismo. È sempre così quando ad essere ammazzato è un omosessuale si descrive la vicenda come qualcosa di torbido, di sporco e malsano. Come se a morire non fosse un essere umano ma una persona indegna. Alcuni dei commenti sotto al pezzo, poi, mettono in evidenza la mancanza di empatia di certa gente. Individui che prendono la palla al balzo per criticare le proposte di legge contro l'omofobia, le associazioni e molto altro. Persone che non si dispiacciono per ragazzo ucciso e per la sua famiglia, che speculano sulla sua morte per dire che no, l'omofobia non esiste e per dire che ehi! Muore un gay e fa notizia e invece se un imprenditore si suicida nessuno dice niente. L'omofobia è anche questa, è cogliere ogni occasione, anche la più triste, per diffondere messaggi contro le/gli omosessuali, è negare il problema, è sostenere sempre e comunque la propria tesi violenta. Manca rispetto da parte di un certo giornalismo e manca civiltà da parte di questi estremisti omofobi che si barricano dietro le proprie convinzioni da quattro soldi. Spiace constatare che la civiltà e il rispetto sono assenti anche davanti alla morte di un ragazzo.

Scritto giovedì, 9 gennaio 2014 alle 6:54 pm nella categoria Animali, Cucina, donne, extracomunitari, gay, glbt, queer. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. Puoi lasciare un commento, o fare un trackback dal tuo sito.


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