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Neo-mamme, contro la depressione post-parto arriva MamAssistant

Creato il 18 febbraio 2014 da Ladyblitz @Lady_blitz
Neo-mamme, contro la depressione post-parto arriva MamAssistant

MILANoContro il baby blues, la depressione post-parto, l’ultimo aiuto per le neo-mamme sole si chiama MamAssistant, ed è dedicata a tutte quelle donne che non hanno i propri genitori vicini, un compagno perfetto, o che semplicemente non sanno bene come gestire la novità di un figlio. E si tratta di otto donne su dieci.

Il progetto è stato lanciato a Milano dall’associazione culturale La Lunanuova e dalla Cooperativa Altana-La Casa Tagesmutter. Dalle associazioni raccontano:

“Come ostetriche quando visitiamo le mamme, subito dopo il parto, spesso le vediamo così stralunate che facciamo fatica a lasciarle sole, così abbiamo pensato alla Mother Assistant, la figura pubblica che in paesi come Olanda, Inghilterra, Francia, si prende cura della mamma e abbiamo deciso di provare a lanciarla anche in Italia, anche se in questo momento economico è davvero una scommessa”.

Il progetto ha una doppia funzione: non solo sostenere le puerpere, ma anche dare una nuova occasione lavorativa a quelle donne che, per motivi vari, si sono trovate fuori dal mercato del lavoro. Non a caso le prime 10 assistenti sono quasi tutte laureate e hanno già svolto qualche attività, abbandonata magari per accudire i figli piccoli o cessata per la crisi. Hanno poi ricevuto una formazione in pedagogia, psicologia, fisiologia e puericultura. Da febbraio avranno una nuova occasione, che è anche un po’ una missione: stare vicino a mamme in crisi come potrebbe fare una sorella, un’amica, non sostituendole ma affiancandole nella cura del bambino.

Chi nei giorni bui del baby blues non ha sognato una salvatrice che facesse un salto in farmacia, apparecchiasse la tavola, le tenesse compagnia nel momento del bagnetto o della visita del pediatra? Non una baby sitter che tiene il bambino mentre si va dal parrucchiere, né una colf che sbriga le faccende mentre ci si chiude in bagno a piangere, ma una figura a sostegno di una donna alle prese con l’evento più sconvolgente della sua vita, che le tiene compagnia e la consiglia senza stressarla come fanno le mamme o le suocere, senza ammorbarla di chiacchiere inutili come la processione di conoscenti in visita per vedere il bebè.

Non una figura sanitaria né una consulente per l’allattamento, ma un supporto amichevole e concreto, per dare alla mamma la giusta tranquillità per accudire il suo bambino, nella certezza di essere a sua volta sostenuta. E se poi ci fosse qualche problema più serio, la MamAssistant farà da tramite tra la mamma e il pediatra o l’ostetrica.

 


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