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Neo-mamme: un aiuto si, ma da chi????

Da Emanuela @comespendermeno

La percentuale di donne/neo-mamme che decide di abbandonare il proprio posto di lavoro alla nascita del suo primo figlio è allarmante: ben il 27%. Ma cerchiamo di capire cosa le induce ad una scelta simile.

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La maggior parte dei casi non è assolutamente una scelta voluta e pianifica, la donna si sente costretta ad abbandonare il proprio lavoro e quindi con esso anche l’aspettativa di una carriera perché MANCANO GLI AIUTI e le INFRASTRUTTURE necessarie a far sì che la donna possa tranquillamente riprendere il lavoro con serenità.

Abbiamo tanto sentito parlare questo anno degli aiuti (famosa legge Fornero) che il Governo intende stanziare alle neo-mamme in termini economici attraverso il cosiddetto “bonus”: questo contributo si aggira intorno ai 300 euro mensili ( né parliamo in termini probabili perché nessuno ancora l’ha visto in giro!)  per un massimo di sei mesi che andrà a favore delle mamme per aiutarle a pAgare la baby-sitter o la retta dell’asilo per il suo rientro al lavoro.

La somma di denaro verrà direttamente elargita dallo Stato all’asilo per conto della mamma mentre per le baby-sitter saranno utilizzati buoni per il lavoro occasionale. Ma dove sta l’inghippo???

Il bonus potrà essere usufruito durante il primo anno di vita del bambino , ma SOLO rinunciando per lo stesso periodo al congedo facoltativo successivo alla maternità obbligatoria.

Quindi a conti fatti che aiuto è? Lo stato ti dà una mano e dall’altra ti toglie qualcosa di cui hai pienamente diritto, i 6 mesi di aspettativa retribuito al 30% dello stipendio che si possono chiedere fino al compimento del terzo anno del bambino.

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La richiesta si potrà fare solo via internet in un solo giorno (pensate che sovraccarico di richieste sul sito) e avendo precedentemente fatto richiesta, per chi non né è ancora in possesso, di un codice Pin all’Inps, verrà poi formulata una graduatoria nazionale SEMPRE con il solito valore Isee e come secondo criterio l’ordine di presentazione della domanda.

Inoltre il Governo ha elargito al neo-papà di godere di 1 giorno di permesso obbligatorio pagato al 100% (che non ci sprechiamo!) e altri 2 giorni facoltativi sempre pagati al 100%, aspettate però… SOLO SE LA MADRE RINUNCIA  a due giorni della sua maternità obbligatoria!!!! NO COMMENT.


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