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NERO DOSTOEVSKIJ di Antonio Mesisca

Creato il 10 novembre 2015 da Paolo Franchini

NeroDUn demone possiede l’anima di Oscar Peretti: quello del gioco d’azzardo.

Ma Oscar, che da un impiego nelle pompe funebri è passato a quello in una gioielleria, non se ne cura. Continua a frequentare sale da gioco e persone poco raccomandabili alle quali deve soldi, tanti soldi, fino a quando una sera il Jack, la Donna e il Re ebbero la faccia tosta di calarsi in tavola, con quegli altri due schifosi dei loro amici, tutti con lo stesso completo nero a fiori: “Eccoci, Peretti, adesso sei fottuto.”

Per uscire dai guai Oscar escogita un piano, ma gli serve una pistola. Il caso lo fa incontrare con il Turco, e il giro di losche amicizie si allarga. Eppure tutto sembra procedere al meglio e la sua vita è sul punto di cambiare, come dalla notte al giorno. Purtroppo per uno come Peretti i piani non vanno mai come stabiliti. E quando fuori dalla sua casa arriva il macinino di un solerte commissario, Oscar capisce che la sua partita più importante non è ancora chiusa. Il ritmo è serrato, le situazioni rocambolesche, il tono ironico e brillante. Tutto questo è Nero Dostoevskij. A proposito, ma cosa c’entra Dostoevskij?

Antonio Mesisca è nato a Novara il secondo giorno di gennaio del 1975, proprio mentre Cesara Buonamici compiva 18 anni. Ha consumato l’adolescenza tra vecchi maggioloni scassati, partite di pallone rigorosamente in panchina, fernet e cola. Da quando vende bulloni il suo stile narrativo è decisamente migliorato. Ha pubblicato nel 2009 il noir “Serial photo”.. Ha pubblicato nel 2009 il noir “Serial photo”. Ha partecipato, in qualità di relatore e organizzatore, a diverse rassegne letterarie di gialli/noir. Collabora attivamente con alcuni emittenti radiofoniche locali e scrive su blog e portali letterari. Dicono di lui: Antonio chi?


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