Magazine Diario personale

Nessun titolo alla giornata perchè se no si crede importante e poi si monta la testa

Da V

Gli occhi mi si chiudono,sottolineandomi gentilmente che dovrei andare a letto. Anche il mal di testa-che ormai perdura da quasi tre giorni-mi consiglia di affondare la faccia nel cuscino. Ma sono qui,nel buio della mia stanza,a scrivere. Oggi è stata una pessima giornata. Dopo aver tanto insultato il lunedì (che in realtà, nonostante pioggia e levataccia, si è rivelato niente male) il martedì,facendo un po’ lo gnorri,me l’ha messa in quel posto. Giusto per essere fini. E c’era pure un sole incredibilmente caldo e bello oggi. In mancanza di una rincuorante camomilla da bere sotto le coperte,tedierò un po’ voi.

È stata una di quelle giornate in cui senti le lacrime premere,ansiose di sgorgare copiose,sui tuoi occhi. E non sai bene perchè. Andare a lezione mi deprime e non per la lezione in sè,che trovo interessantissima,ma perchè sono sempre sola. Scambio sorrisi falsi e parole di cortesia con le ex amiche e poi passo il tempo a contare i quadretti del quaderno in attesa del prof perennemente in ritardo. Non so perchè ma la gente di solito non mi rivolge mai la parola. E non è che mi freghi molto a dir la verità:se mi deve andare come l’ultima volta allora preferisco contare tutti i quadretti di tutti i quaderni del mondo. È che, primo, mi annoio,secondo vedo fuggire sempre più lontano la mia autostima. Mi sta facendo ciaociao con la manina. Mi sembro di aspetto normale,di certo non ripugnante, so tenere in piedi una conversazione decente sui temi più svariati e NON puzzo. C’è certa gente che cavolo!Non solo non ha scoperto l’acqua calda,ma non sa nemmeno cosa sia l’acqua! Forse dovrei smettere di lavarmi e “a pelle” (o meglio a naso) piacerei a qualcuno.

Non è che mi senta sola nel senso che mi manca qualcuno attorno,ma nel senso che nessuno si interessa a me. È come quando un ragazzo che non ti piace ti corteggia: non gliela darai mai,ma la cosa comunque ti lusinga. Tanto con la rapidità con cui mi rompo delle persone…ma voi porca vacca dove abitate?Non vi posso affrire un caffè e tediarvi di persona?

Oggi una ragazza è entrata quando la lezione era già iniziata,ha visto un posto libero e ha chiesto alla ragazza seduta lì accanto se poteva sedersi. Quest’ultima-che chiameremo la Carpa- è la classica finta troia. La Carpa le dice che è occupato e l’altra si viene a sedere accanto a me, qualche fila più su. Pochi minuti dopo entra un ragazzo,stessa scena. Solo che sta volta la Carpa,con aria inizialmente indecisa,lo fa sedere ( e non era la fantomatica persona che stava aspettando). L’amica della Carpa,vedendo dove si era seduta la mia vicina,le fa notare la figura di merda colossale che ha fatto. La Carpa cerca invano di mimetizzare l’imbarazzo. Ah dimenticavo:la ragazza seduta a fianco a me era di colore. Questa cosa mi ha sconvolta.

Nel pomeriggio ho aperto 5 volte il frigo,con intervalli di circa mezzo minuto,sperando che comparissa qualcosa da mangiare. Il mio occhio è caduto sulla nutella e il mio dito ci è finito dentro come per magia. Da quanto non la mangiavo (il sesso ne è un degno sostituto),ma seppur ti rincuora i sensi di colpa che provoca sono micidiali.

Se state ancora leggendo (folli!) non pensate che queste parole portino a qualcosa,a qualche sorta di epifania di mezzanotte.

Perchè sembrano tutti dannatamente felici? No perchè seriamente io non ricordo l’ultima volta che lo sono stata o che almeno ho riso spensierata.

Sto compulsivamente ristrutturando e arredando mentalmente una casa che-giustamente-non sarà mai mia. È malsano.

La mia testa brontola e mi sa anche la vostra pazienza. Domani-cioè oggi- è mercoledì (si grazie V. per la notiziona!),se poteste scegliere una cosa da fare o da “vivere” (che siete sicuri non farete/vivrete) cosa scegliereste?

V.

 



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