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Nessuno mi può giudicare è una buona commedia che fa anche riflettere.

Creato il 18 giugno 2015 da Rstp

Ha vinto a sorpresa il Nastro d'argento alla migliore commedia battendo i due campioni d'incasso stagionali Benvenuti al Sud e Che Bella Giornata.

Tra gli altri attori vi sono Rocco Papaleo, Anna Foglietta, Caterina Guzzanti, Massimiliano Bruno e Giovanni Bruno nella sua prima apparizione cinematografica.

Il regista interpreta una piccola parte all'inizio del film, recita nel ruolo di Graziani, collaboratore di Pietro, che insieme alla moglie fa le condoglianze a Alice/Paola Cortellesi.

Nessuno mi può giudicare è una buona commedia che fa anche riflettere.

Sceglie l'iperrealismo rispetto a film dello stesso genere come Henry - Pioggia di sangue e Il cameraman e l'assassino. Fa una denuncia, forse un tantino retorica, nei confronti dei mass-media. Incarna la violenza spettacolo per far sì che il serpente si morda la coda.

Mischia fumetti a formati di pellicola diversi in maniera suggestiva. Fa dei chiari riferimenti alla cronaca attuale senza fare del documentarismo. Per contro, necessita di una grande maturità da parte dello spettatore. Soprattutto perché nello spettacolo caleidoscopico, che scorre come sulle montagne russe, non c'è il tempo per i più giovani di prendere le distanze dai protagonisti.

La musica è quanto mai varia, spaziando dalle atmosfere di Peter Gabriel al rock di Patti Smith, a Puccini (come già aveva fatto Kubrick), fino alla voce demoniaca di Diamanda Galas.

L'arrogante Alice vive in una bella villetta di Roma nord, ha un marito Pietro, un figlio di 9 anni e tre domestici extracomunitari. La sua vita sembra un sogno dorato ma si rivelerà ben presto un incubo. Suo marito, imprenditore nel ramo dei sanitari, muore in un incidente e il suo avvocato le spiega che è rimasta senza un soldo e che il marito l'ha lasciata piena di debiti, e da qui il mondo le crolla addosso: deve licenziare i domestici e vendere la casa. La sua nuova sistemazione consiste in un minuscolo appartamento nel quartiere del Quarticciolo, segnalatole dal suo ex domestico Aziz. Tuttavia, la vendita della villa è insufficiente per far fronte ai debiti, e così Alice decide di contattare Eva, una escort vista poco tempo prima durante una festa.

Lo scopo di Alice è quello di guadagnare molto denaro in poco tempo e quindi, suo malgrado, intraprende la carriera di escort, aiutata da Eva. Dopo l'imbarazzo iniziale, il metodo inizia a funzionare, e Alice può, a poco a poco, ripianare i suoi debiti.

Nessuno mi può giudicare è una buona commedia che fa anche riflettere.

Durante la sua permanenza al Quarticciolo però Alice conosce Giulio, amico di Aziz e gestore di un internet point, e se ne innamora.

Tuttavia, la sua professione di escort costituisce un serio ostacolo alla loro storia d'amore, e così Alice decide di nascondergli la verità, raccontandogli di lavorare in un negozio Decathlon.

Tutto sembra funzionare, fin quando Giulio non scopre Alice ed Eva ad una festa di addio al celibato. Giulio allora, sentendosi tradito, decide di lasciare Alice.

A risolvere la situazione ci penserà Eva, fino a quel momento cinica e materialista. Eva si presenta davanti all'internet point di Giulio, in procinto di chiudere a causa dei debiti contratti col padrone di casa, e gli porge un assegno.

Giulio inizialmente rifiuta i soldi, ma Eva lo convince ad accettare, facendogli capire che Alice, se ha fatto quello che ha fatto, è stato unicamente per necessità. A questo punto Alice, pagati tutti i debiti, può lasciare la carriera di escort e continuare in serenità la sua storia d'amore con Giulio, lavorando come cameriera in un ristorante giapponese.

Nessuno mi può giudicare è una buona commedia che fa anche riflettere. Interpreti e personaggi.

Raoul Bova: Giulio
Paola Cortellesi: Alice
Rocco Papaleo: Lionello Frustace
Anna Foglietta: Eva (Fabiana)
Caterina Guzzanti: Sofia
Massimiliano Bruno: Francesco Graziani
Giovanni Bruno: Filippo
Hassani Shapi: Aziz
Valerio Aprea: Biagio
Lillo: Enzo
Lucia Ocone: Tiziana
Dario Cassini: Pietro
Awa Ly: Abeba
Raul Bolanos: Marcelo
Maurizio Lops: Bonetti
Pietro De Silva: Bompadre
Massimiliano Delgado: Denis
Fausto Leali: sé stesso
Valerio Mastandrea: voce narrante, cliente di Eva
Massimiliano Vado: cliente biondo
Remo Remotti: Poeta

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