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“Nesting”, ovvero cosa serve a un bebè: guida agli acquisti per gli accessori

Da Mammabook

“Nesting”, ovvero cosa serve a un bebè: guida agli acquisti per gli accessori
   Una piccola cosa che hotrascurato, parlando di vestiti, è il sacconanna. Non so se considerarlo più un accessorio o un vestito, fatto sta chelo trovo assolutamente indispensabile, sia d’estate che d’inverno, perchéassicura che il piccolo non si scopra durante la notte, gli comunica “che è oradi andare a letto” e impedisce fughe, soprattutto quando è ora di passare alletto normale. I sacchi nanna possono però rivelarsi una sorpresa tremendaquanto a costo e quindi sono assolutamente da tenere di conto tra gli articolida comprare possibilmente in saldo. Il prezzo di un sacco nanna va  mediamente dai 25 ai 150 euro, equest’ultimo mi sembra un prezzo davvero esagerato visto che si trova robabuona e carina a meno.
   Pezzo essenziale ovviamente è il lettino (non sono affatto favorevole albimbo nel letto dei genitori), che può essere usato fino ai due anni. Io l’hopreso regolabile in tre altezze: per quando il piccolo sta solo steso, perquando si siede, per quando sta in piedi. È utile un paracolpi imbottito da farsparire appena il piccolo capisce di poterlo scalare per uscire; quando ai“riduttori” per i bebè piccolissimi, che servono a rendere lo spazio nanna piùpiccolo e a quanto pare più confortevole per il bambino, sono facilmenterimpiazzabili con qualche cuscino.   Un ottimo acquisto si è rivelato nel nostro caso un lettino da viaggio,regolabile in due altezze: l’abbiamo usato in viaggio, quando andavamo a casa diamici, e anche come box in sala per moltissimi mesi. Se ne trovano di varitipi: alcuni dispongono di una zona per il cambio pannolino, altri hanno varigiochi o musiche o altro. A vostra discrezione!

“Nesting”, ovvero cosa serve a un bebè: guida agli acquisti per gli accessori

Graco Pack 'n Play via Pinterest


   Altro oggetto utile è quella chein Italia credo chiamino “sdraietta”.Offre un’ottima vista ai bambini curiosi, la certezza che il piccolo non scappiai genitori occupati, ed è utile quando il piccolo comincia a mangiucchiarequalcosa ma ancora non sta seduto (l’uso del seggiolone è consigliabile solo perbambini che stanno ben seduti da soli). Non conosco ovviamente tutti i modelli,per cui posso parlare solo di tre: anzitutto una sdraietta che trovo moltobella e che offre anche la funzione di culla (“swing”) è la Leaf della Nuna.Babybjorn offre il Babysitter Balance, consigliabile perché è morbido e tieneil bambino in una posizione molto comoda. A questi ho preferito il modello Up& Down della Beaba, con cui devo ammettere ci siamo trovati davvero beneperché permette di avere il piccolo a quattro altezze diverse, così non bisognasedersi sul pavimento per imboccarlo al quinto mese. E poi nostro figlio eratutto contento di partecipare ai pranzi di famiglia!

“Nesting”, ovvero cosa serve a un bebè: guida agli acquisti per gli accessori

Beaba Up & Down via Pinterest


   Ho accennato parlando di Nuna alleswing, le culle “automatiche”. Se netrovano in commercio con diversi movimenti, elettriche o manuali, e non credoche si tratti di un acquisto essenziale. Io me la sono procurata ora per ilsecondo figlio solo per avere un qualcosa in più dove metterlo in caso debbastar dietro a quello grande, e comunque mi è capitata davvero una buonaoccasione. Conosco persone che non possono vivere senza perché sennò i piccolinon dormono la notte, quindi forse è il caso di prenderne in considerazionel’acquisto in caso abbiate un piccoletto insonne…
   Quando il bambino staseduto è ora di passare al seggiolone. Nonè necessario spendere una fortuna, ma sono consigliabili modelli simili al Tripp Trapp della Stokke, dove il bambino sta più dritto e invece di avere unvassoio mangia da subito a tavola. Noi abbiamo comprato proprio la Stokkeoriginale, ma devo essere sincera vale il suo prezzo: la parte “seggiolone” sitoglie e diventa una sedia per bambino fino a circa dodici anni. In più laStokke è molto resistente ed è studiata per mantenere la colonna vertebrale inposizione corretta, e ve lo dice una che ci ha studiato per anni su una delleloro sedie…   Per i viaggi, invece di costosi eingombranti seggiolini da viaggio inplastica è sufficiente qualcosa di semplice e leggero come il Sack 'n Seat dicui ho già parlato quest’estate. Si trovano perfino tutorial online su come farselo da soli!

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Tripp Trapp by Stokke via Pinterest


   Oggetto amato e ammirato con cuiinvece non mi sono trovata bene è il Bumbo,che permette a bambini ancora poco stabili di stare seduti. Il piccolo loodiava e non ci è praticamente mai voluto stare. La mia esperienza non coincidecon quella dei nostri amici, che l’hanno trovato utilissimo sia per giocare cheper la pappa. C’è da dire che molte persone per la pappa lo mettono sul tavolo,così come fanno con la sdraietta, e che non si tratta affatto di uncomportamento sicuro!

“Nesting”, ovvero cosa serve a un bebè: guida agli acquisti per gli accessori

Bumbo via Bumbo.com


   Essenziali sono la carrozzina/passeggino e il seggiolino auto. Sene trovano di buonissimi in commercio e non io non conosco certamente tutti imodelli, per cui sono ben lungi dal darvi un parere esperto. Permettetemi solodue appunti: primo, è davvero moltocomodo avere una base passeggino con un adattatore per l’ovetto, così nonavrete bisogno di scarrozzarvi sempre dappertutto il passeggino completo.Secondo, in Germania esistono affidabili organismi indipendenti che testanoogni tipo di prodotto (la vedete possibile una cosa del genere in Italia?).Secondo le classifiche più aggiornate, i modelli di seggiolino auto più sicurisono il Maxicosi e il Kiddy (che oltretutto non va cambiato ogni tre anni, macopre completamente tutto il periodo seggiolino).

“Nesting”, ovvero cosa serve a un bebè: guida agli acquisti per gli accessori

Hoppop Bato via Pinterest


   Infine, per il bagnetto non servemolto, basta una vaschetta di plastica, se volete con un supporto per tenerlaalta. Non ho mai avuto tutti gli accessori per tenere il bambino in posizionecorretta (nemmeno per la nanna): con un braccio si tiene e con l’altro si lava,da quando mondo è mondo! Ad essere sinceri non è essenziale nemmeno lavaschetta: mai provato a fare una doccia con un bebè?
   Chissà quante cose mi sonodimenticata… nel caso farò una seconda parte! Come al solito i vostri commentisono più che benvenuti.

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