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Neup- Viandante; Zonzo: Viandanza; Frasi; Conchiglie

Creato il 27 marzo 2015 da Chinalski

Viandànte
Composto di via e andante, participio presente di andare.
Sostantivo maschile e femminile.
Chi va per via, in particolare chi passa per vie fuori di città, viaggiando a piedi, per raggiungere luoghi anche lontani: Viandante alla ventura, L'ardue nevi del Cenisio Un estranio superò (Berchet); lungo la strada s'incontravano rari viandanti.
(botanica) Albero del viandante: lo stesso che albero del viaggiatore: pianta della famiglia delle musacee, originaria del Madagascar, con stipite alto fino a 10 m, terminato da numerose foglie con lungo picciolo, lamina bislunga e grande guaina concava, entro cui si accumula acqua che può essere utilizzata dai viaggiatori.
Nel linguaggio ascetico, lo stesso che viatore.

Viatóre
Dal latino viator-oris, derivato di viare 'viaggiare', a sua volta derivato di via 'via'.
Sostantivo maschile (femminile viatrice).
1. (letterario) Viandante: ascolta il viatore ed a le bionde / chiome che amò ripensa (Carducci); Te viatrice in questo arido suolo Io mi pensai (Leopardi).
Nel linguaggio ascetico, la parola è usata talora con riferimento all'uomo, considerato come un viandante che nella vita terrena cammina per raggiungere il cielo.
2. Nella Roma antica, messo o cursore alle dipendenze di diversi magistrati e di sacerdoti, con funzioni analoghe a quelle dei littori: dovevano comunicare ai senatori la convocazione del senato, eseguire citazioni giudiziarie, sequestri e arresti ecc.

Parole a zonzo

Viandànza
Sebbene non compaia ancora in nessun vocabolario, si va affermando nella comunità dei camminatori il termine 'viandanza', riferito all'attività del viandante. Luigi Nacci, nel suo libro 'Alzati e cammina' usa parole di grande poesia per definire la viandanza.

"La differenza tra escursionista e viandante è insita nella storia di queste due parole. Nell'escursione prevalgono il 'correre' e l'ex, il 'fuori': esci da te, dai confini della tua proprietà, della tua patria, lo fai di fretta, come se stessi scappando, o ti stessi fiondando contro il nemico. Il soldato compie delle escursioni, il viandante semplicemente va per la via. La parola 'viandanza' è bella, è talmente bella da essere stata dimenticata. Ti fa immaginare una creatura che si muove in uno spazio danzando. Ti fa immaginare, anche, che sia la via a danzare, come se fosse felice di ricevere chi la attraversa."

A Monteriggioni (Siena), sulla Via Francigena, si tiene ormai da tre anni il Festival della Viandanza.

Frasi, non futilità

"Il viandante avanza nella sera, ogni passo lo inoltra nel tramonto e lo conduce oltre la striscia infuocata che si spegne [...]. Il cammino è lungo, anche se ci si sposta soltanto dalla cucina alla stanza che guarda verso occidente e sui vetri della quale s'incendia l'orizzonte, perché la casa è un regno vasto e sconosciuto e una vita non basta per l'odissea fra la camera dell'infanzia, quella da letto, il corridoio in cui si rincorrono i figli,
la tavola da pranzo sulla quale i tappi delle bottiglie sparano a salve come un picchetto d'onore e lo scrittoio con alcuni libri e alcune carte, che cercano di dire il significato di questo andirivieni fra la cucina e il tinello, fra Troia ed Itaca."
Claudio Magris, Danubio.

Per un pugno di conchiglie Ventiquattresimo libro, quinto indizio

Poi qualcosa succede: un breve ritorno all'amata tappa precedente della prigionia, un altrettanto breve ritorno alla ancora più amata casa, in permesso per la morte di un parente, e poi la liberazione con due anni di anticipo dalla prigionia. Nel frattempo qualcosa è successo, dentro e fuori dello scrittore: gli incontri con le persone durante la sua prigionia lo hanno cambiato profondamente, e la nazione è diventata un impero.


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