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Da Loredana V. @lorysmart

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Oggi Candelora, e se il proverbio è vero, l’inverno durerà ancora a lungo.
Qui niente neve…solo freddo, tanto, accompagnato da un vento gelido che sferza il viso e costringe a ripararsi dietro una sciarpa. Niente neve nemmeno sulle montagne che circondano la città, solo una imbiancatina sul Catinaccio, e si preannuncia anche un abbassamento delle temperature.
Il recente post di Antimisia sulla neve mi ha riportato all’infanzia. Per anni la neve è costantemente caduta da novembre a febbraio, per la gioia di noi bambini che combattevamo aspre battaglie in cortile con le palle di neve o costruivamo il classico pupazzo da rivestire alla bell’e meglio.

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Poi la slitta…allora non c’erano quelle leggere e coloratissime in plastica che si usano adesso, ma quelle classiche, con le guide di ferro sotto i pattini di legno e, per guidarle, la tipica corda delle tapparelle, in canapa a righe. Un godimento, appena trovavamo una piccola discesa da dove lanciarci incuranti di eventuali pericoli.

E che la slitta sia sempre stata un divertimento per tutti i bambini, è evidenziato nel film “Quarto potere”, dove l’ultima parola di Citizen Kane, incomprensibile per chi gli stava accanto, fu…”Rosebud…”, il nome della slitta che possedeva da bambino quando ancora era povero e non il magnate che diventò in seguito.

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