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Never Sky. Sotto un cielo selvaggio - Le origini

Creato il 18 dicembre 2012 da Ancella
Recensione "Never Sky" di Veronica Rossi

Buongiorno a tutti i miei lettori!!! Oggi vi posto la recensione di questo bellissimo libro che ho letto per "Una Challenge da fine del mondo" e che mi è piaciuto tantissimo! Per quanto riguarda la Challenge...che dire??? Ho perso pateticamente e clamorosamente...sono riuscita a leggere pochissimo in questo mese, quindi....Buuuuuuuuu per la sottoscritta!!! Mi rifarò con la prossima ^_^ Penelope e Debs sono autorizzate a prendermi a bastonate in testa :D Never Sky. Sotto un cielo selvaggio - Le origini Titolo: Never Sky. Sotto un cielo selvaggio - Le origini

Titolo orginale: Under the Never Sky
Autore: Veronica Rossi
Editore: Sonzogno
Collana: Romanzi
ISBN: 9788845425158
Pagine: 350 p.
Prezzo: euro 17.00
Genere: Romanzo
Sottogenere: Distopia, Avventura, Young Adult
Anno di pubblicazione: 2012

Trama

Lo chiamano Never Sky, è un cielo violento, pervaso dall'Etere, sostanza che causa tempeste continue, morte, distruzione. La vita sicura è possibile solo dentro l'enclave Reverie, un mondo barricato, una biosfera ipertecnologica dove ogni pericolo, persino malattie e invecchiamento, sembra appartenere a un lontano passato. Fuori invece, nel dominio dell'Etere, non è dato avventurarsi, nessun abitante di Reverie oserebbe mai, perché la Fucina della Morte è una terra brutale e desolata, infestata da individui assetati di sangue. La bella e giovane Aria vive a Reverie: qui lei e i suoi amici possono scegliere di abitare infiniti mondi virtuali, come in un videogioco. Anche lei, al pari di tutti, teme l'ignoto oltre il confine del proprio Eden. E quando verrà ingiustamente cacciata dalla sua società di eletti, si ritroverà sola e disperata nella Fucina della Morte. È come essersi risvegliata all'improvviso in un corpo che non riconosce, in balìa di un mondo popolato dai discendenti reietti dell'umanità che, dopo la Grande Catastrofe, non hanno trovato rifugio a Reverie. Solo quando il suo sguardo incrocia quello selvaggio di Perry, un giovane Outsider ribelle, Aria comincia a intuire: quel luogo forse contiene la vita che non ha mai vissuto, le sensazioni che le erano negate nell'universo asettico in cui era cresciuta. Ma è anche la morte vera a minacciarla da ogni dove. Presto lei e Perry, opposti in ogni cosa, scopriranno di custodire l'uno la chiave per la redenzione dell'altro.
Il mio voto
Never Sky. Sotto un cielo selvaggio - Le origini

La mia recensione "Never Sky", primo volume della trilogia distopica "Under The Never Sky" ed esordio narrativo dell'autrice americana Veronica Rossi, è un romanzo intenso e primitivo, che mi ha trasportata in una realtà cruda e violenta, a metà tra un futuro disastrato e post-apocalittico e un medioevo moderno, dove la sopravvivenza è tutto ciò per cui si combatte. I protagonisti della storia sono Aria e Perry, nemici per natura che il caso fa incontrare e diventare amici inaspettatamente. Aria è una ragazza che vive a Reverie, una delle Biosfere che gli uomini hanno creato per rifugiarsi dalla distruzione causata dalle tempeste di Etere e dalla devastazione del mondo. È una Stanziale e, come i suoi simili, indossa perennemente l'Iride, un dispositivo computerizzato che si attacca all'occhio e permette di avere accesso ai Reami, mondi immaginari minuziosamente ricostruiti dove gli Stanziali hanno la possibilità di vivere a loro piacimento, saltellando da un'epoca all'altra, con la capacità di assaporare le sensazioni senza mai provarle realmente. Quando Bliss, una delle Biosfere dove la madre di Aria lavora come ricercatrice, viene danneggiata e in parte distrutta da una tempesta di Etere, Aria rimane improvvisamente senza sue notizie e, nel tentativo di sapere qual è stata la sorte della madre, ma soprattutto se è ancora viva, si fa coinvolgere in una pericolosa bravata che finirà con un tragico incidente. Aria, però, riesce a salvarsi grazie all'intervento di Perry, che si è infiltrato nella Biosfera in cerca di cibo per il nipote malato. Perry vive al di fuori delle Biosfere, in quella che viene chiamata "Fucina della Morte", è un Selvaggio, fratello del Signore di Sangue del Popolo delle Maree, e il suo obiettivo principale è salvare suo nipote Talon dalla malattia e dalla morte. Perry è un Segnato, cioè una persona con uno dei sensi più sviluppato, ed è quindi molto importante per gli Outsider che, grazie all'utilizzo di queste stupefacenti capacità, possono sperare di vivere meglio e più a lungo; in particolare, Perry è ancora più prezioso in quanto possiede ben due sensi: l'olfatto e la vista. È un Sagace che riesce a sentire gli odori -persino quelli emanati dalle emozioni- e un Veggente che riesce a vedere ogni particolare (soprattutto di notte, qualità rarissima). Dopo che Aria, a causa dell'incidente che ha provocato indirettamente, è cacciata da Reverie e abbandonata nella Fucina della Morte, incontra nuovamente Perry, che si è autoesiliato dalle Maree, e, nonostante la reciproca avversione, i due stringono un patto: Perry aiuterà Aria a ritornare a Reverie se lei lo aiuterà a ritrovare Talon che è stato rapito dagli Stanziali. Inizia così un viaggio rischioso e crudele attraverso un mondo distrutto dall'Etere e colmo di pericoli, dove l'unica certezza è la morte e dove Aria imparerà cosa significa provare delle vere emozioni. "Never Sky" è un romanzo diverso dai soliti young adult, una storia viscerale dove non c'è spazio per banalità, distrazioni o superficiali giochi emotivi, perché ogni minuto di vita in quel mondo è più prezioso di qualsiasi altra cosa. Mentre leggevo, ho avuto l'impressione costante di avere tra le mani un libro che fosse solo in parte distopico, un libro che si divide a metà tra il futuro e la storia. Infatti, la scissione in Biosfere e Fucina della Morte sembra quasi un'alternanza tra futuro e passato; nelle Biosfere la realtà è governata pesantemente dalla scienza e dalla tecnologia, mentre nella Fucina della Morte la vita è arretrata, quasi ci trovassimo in una sorta di medioevo cruento con Signori e sudditi, duelli e giuramenti di fedeltà. È stata proprio questa dicotomia strutturale ad avermi affascinata maggiormente durante la lettura, l'esistenza di queste due realtà opposte che altro non sono che l'estensione delle personalità profondamente differenti di Aria e Perry. L'ambientazione creata dall'autrice mi ha lasciata completamente senza parole per lo stupore. La complessità di questo mondo, architettato senza sbavature o incongruenze, mi ha permesso una totale immersione mentale nella storia, tanto che a volte ho creduto di indossare anch'io l'Iride e di vivere in due dimensioni contemporaneamente. La Rossi ha inventato dei dettagli che hanno reso questo mondo autentico e storico, come il ricordo di un tempo remoto (eppure recente) davvero esistito. La narrazione è in terza persona con capitoli alternati che raccontano la storia dal punto di vista di Aria e Perry e devo dire che questa costruzione mi è piaciuta molto sin dall'inizio (non ho avuto difficoltà ad entrare nella storia, anzi, mi sono immediatamente ambientata), poiché mi ha permesso di conoscere approfonditamente i pensieri, i sentimenti, le emozioni e le reazioni di entrambi. Il tono conferito al romanzo dallo stile ruvido, crudo e descrittivo di Veronica Rossi è innegabilmente serio, quasi solenne in alcune parti, e realistico, sorretto da una trama solida e concreta e da un linguaggio sciolto che scorre senza intoppi. Le descrizioni dell'ambiente (soprattutto quelle della natura incontaminata che si è estesa sulla terra), dei suoni, degli odori, dei sapori sono un punto di forza del romanzo, perché circondano il lettore e lo catapultano all'interno dello scenario selvaggio e duro che caratterizza l'intreccio. Infatti, mi è sembrato di avvertire sulla pelle le stesse sensazioni che sentivano Aria e Perry, lo stesso freddo, la stessa paura, la stessa solitudine universale; questo stile aspro che mostra le sensazioni attraverso delle immagini mi ha colpito e ammaliato, anche se, in alcune scene dove non manca la violenza o in quelle di caccia, mi ha lievemente impressionato per la sua schiettezza e durezza. Aria e Perry sono due protagonisti incredibili. La Rossi li ha delineati così intensamente e dettagliatamente che mi sembra quasi di conoscerli. Entrambi coraggiosi (anche se in modi diversi), entrambi feriti dalla realtà, entrambi con un enorme peso tragico sulle spalle... mi hanno travolta e ne sono ben felice. Ma il personaggio che amo di più è Roar, il migliore amico di Perry, un Auscultante (cioè con il senso dell'udito più sviluppato) innamorato di Liv (sorella di Perry), un ragazzo divertente e pieno di energia, fedele e leale, spavaldo, intelligente, spiritoso, una figura intrisa di luce in netto contrasto con quella di Perry, forgiata soprattutto da ombre e chiaroscuri. La storia d'amore tra Aria e Perry mi ha fatto sospirare per tutto il tempo, non vedevo l'ora che arrivasse la svolta decisiva perché ero in trepida attesa, però quando è sbocciata mi ha un pò delusa. Tutto il pathos emotivo che mi ha tenuta con il fiato sospeso, infatti, mi è sembrato essersi esaurito con l'evoluzione e la crescita definitiva dei loro sentimenti. È una storia d'amore dolceintensa e adulta, ma c'è un fattore che mi ha infastidito: la quasi immediata rassegnazione all'addio inevitabile. Aria e Perry si arrendono immediatamente davanti all'impossibilità della loro storia, come fosse una certezza alla quale non possono minimamente opporsi; è vero che entrambi hanno doveri importantissimi, ma come hanno deciso di combattere per il bene comune, dovrebbero lottare anche per il loro amore. Ovviamente, questo è il primo libro della trilogia, quindi mi aspetto un'evoluzione nei prossimi romanzi, tuttavia, ciò non toglie che per questo motivo c'è stato un calo di gradimento, da parte mia, nei confronti di Perry. Roar non si sarebbe mai arreso o rassegnato a priori! "Never Sky" è un fantastico e originale romanzo d'esordio, un libro che consiglio con tutto il cuore, soprattutto a coloro che vogliono una lettura young adult avventurosa che racconti qualcosa di più di una storia d'amore e vogliono immergersi in un mondo pericoloso e selvaggio!                                                                                                                   Monia Iori
Never Sky. Sotto un cielo selvaggio - Le origini

*Questa recensione rientra in "Una challenge da fine del mondo"*

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