Neverending School

Sembrava non voler finire mai e invece ci siamo:
Domani è l’ultimo giorno di scuola.
Per carità, la cosa che proprio non rimpiango sono i 95 giorni consecutivi di vacanza estive degli studenti italiani.
Anche perché, con i prezzi degli after school londinesi altro che mutuo!
È che non ci sono abituata.

Mettiamoci anche che quest’anno il luglio inglese e’ estivo e non piovoso (e qui quando fa caldo muori, che l’aria condizionata sui bus non sanno nemmeno cosa sia…per non parlare dei sedili con la fodera che scalda…) e si suda ad ogni passo.

Si ok.
Noi abbiamo la scuola intervallata dai vari breaks.
Ma è altrettanto vero che i bambini faticano ad alzarsi presto l’ultimo mese. Ma tanto tanto.
Io questi giorni li ho passati svegliandomi presto, e passando quaranta e dico 40 minuti nel vano tentativo di far alzare la tipa.
Il risultato finale?

Colazione con l’imbuto, denti lavati in stile Fantozzi (avete presente, no? Spazzolìno e cappuccino…), lei che si veste come patch adams (ma con la felpa della scuola saldamente legata in vita).
Si esce.
Si rientra correndo (perché lei ha dimenticato gli occhiali da vista…).
Si fanno le scale a mo’ di tuffatore olimpico e ci si prepara a sfrecciare sulla strada che ci separa dal bus…che, dieci volte su dieci e’ in arrivo proprio mentre noi siamo all’inizio della strada.

Altro scatto da centometrista, sbracciando per far capire all’autista che si, forse e’ il caso che aspetti un attimo prima di chiudere le porte…
Ci sediamo, ogni santo giorno, con la lingua di fuori e sudate che ve lo raccomando.

Ovviamente non è finita:
Manca lo scatto finale dalla fermata del bus al cancello della scuola.
Cioè.
Lei è stanca e tutto.
Ma io sono stremata.
Ho decisamente bisogno di una vacanza.
E queste 6 settimane di ferie scolastiche servono anche a me.
Ora il dilemma sarà:
Dopo queste settimane di caldo caldo…cosa succederà con l’inizio del break estivo?
Ecco.
Se qualcuno lassù sta ascoltando, please: