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New york stories - mamma mia!

Creato il 13 luglio 2015 da Beatrixkiddo
Seconda parte del nostro diario di viaggio, che chiamarla guida mi sembra un insulto, oggi parliamo di musical, arcobaleni e ristoranti.
Day 3
NEW YORK STORIES - MAMMA MIA!Il tempo è un po' così così, anzi a dirla tutta fa proprio schifo, ma noi, incuranti del fatto che per la serata è prevista una specie di uragano, ci rechiamo al Broadhurst Theatre per tentare l'acquisto dei biglietti di "Mamma Mia" il musical. Miracolosamente li troviamo a prezzi piuttosto contenuti, solitamente hanno costi folli e molto contenti, soprattutto la parte femminile del gruppo, decidiamo di avviarci all'"American Museum of Natural History"...praticamente dall'altra parte della città. Urge pertanto tappa al "M&M's World" dove ovviamente facciamo numerosi e golosi acquisti. Comincia a piovere ma arriviamo tranquilli al Museo dove ci attende una fila che, probabilmente, parte dal Bronx. Fortunatamente scorre tutto incredibilmente veloce, così in poco meno di un quarto d'ora riusciamo ad entrare. L'"American Museum of Natural History", esatto, quello dove hanno girato "Una Notte al Museo" e relativi sequel, è esattamente come lo si vede nei film, accurato, completo, talmente ricco da essere quasi dispersivo, ed enorme!!!Per vederlo tutto, come la maggior parte dei Musei a New York, richiederebbe un paio di giorni dedicati solo a lui. Noi ci siamo dovuti accontentare di tre ore in cui tra l'altro, abbiamo ammirato la splendida Balena Blu e la statua dell'Isola di Pasqua. Usciti ci siamo concessi una merenda, anzi "merecena" visto l'orario, da NEW YORK STORIES - MAMMA MIA!"Apple Jack"  ristorante con i divanetti e le cameriere che parevano usciti da "Alice", la sit-com con Linda Lavin (i "diversamente giovani" come me sapranno probabilmente di cosa sto parlando). Mini riposino, doccia e poi via, sfidando il diluvio di un sabato sera newyorkese.  Insieme a un triliardo di persone con un triliardo di ombrelli ci avviamo verso la strada dei teatri. Riusciamo ad arrivare più o meno indenni al "Broadhurst" e scopriamo tra l'altro che i biglietti sono un po' laterali ma in una posizione davvero ottima.
Che dire?Abbiamo assistito ad uno spettacolo meraviglioso. "Mamma mia" è un delizioso gioiellino divertente e leggero, nonché tecnicamente ineccepibile. Il cast è una macchina da guerra che mischia disciplina e talento. Bravi tutti. Dall'intero corpo di ballo, la bacarospetta era in estasi, all'affascinante Victor Wallace (Sam) talentuoso cantante, fino a Elena Riccardo (Sofia), un metro e sessanta scarsi di puro talento, ballerina grandiosa. Ma la vera star dello spettacolo è lei, Judy McLane (Donna). Presenta scena pazzesca associata ad un talento che la maggior parte delle cosiddette star di casa nostra possono solo sognare. La signora, recita bene e canta ancora meglio (prendetevi due secondi per ascoltare il video messo lì a fianco, vi garantisco che merita..). Vederla dal vivo è un privilegio, garantisco. Insomma, uno spettacolo pazzesco, purtroppo chiuderà definitivamente il 12 settembre. Ed alla fine tutto il teatro, si anche noi, era in piedi a ballare.."You can dance, you can jive, having the time of your life See that girl, watch that scene, dig in the Dancing Queen ...."Day 4Piove, ma New York si sveglia colorata con i colori dell'arcobaleno. Noi lo scopriamo, mentre stiamo andando al Madison Square Garden. Il Madison Square Garden è tradizionalmente, per quanto qui qualcosa possa essere "tradizionale" ed immensamente americano, praticamente un pezzo della loro storia. Fare il tour sarà pure squallidamente turistico ma una visita la merita. Usciti dal Madison ci siamo trovati nel bel mezzo del NYPride 2015. Come saprete nei giorni precedenti la Corte Suprema Americana ha considerato legale il matrimonio tra persone dello stesso sesso in tutti i 50 Stati, un esempio di civiltà che noi patria dei "Family Day" e con gente come Adinolfi a cui è permesso dire stupidaggini, possiam solo sognarci. Quindi il Pride 2015 è stata una splendida occasione per festeggiare un momento storico importante.
NEW YORK STORIES - MAMMA MIA!Terminata la parata costeggiamo Korea Town dove acquisto qualche perlina e ci fermiamo a mangiare in un posto trascurabile, ma si sa la fragatura gastronomica è sempre in agguato.Passeggiamo fino al delizioso Bryan'T Park, dove riposiamo un po', poi rientro in albergo. Cena in un ristorante di cui non ricordo più il nome, ma la giornata oggi è stata importante per altri motivi quindi la gastronomia, per una volta, la lasciamo perdere...
Day 5Il primo giro di oggi è all'Intrepid Sea Air and Space Museum che è, mi si passi il termine, davvero una figata. Una intera portaerei trasformata, per l'appunto, in museo. Ti viene permesso di fare il giro completo all'interno, intervallato dai racconti interessantissimi di veterani. Puoi ammirare filmati d'epoca ed autentici reperti, ci sono persino le sedie dove i piloti si riposavano tra una missione e l'altra. Sul ponte poi vi sono diversi tipi di aerei, tra cui una nostra "Freccia Tricolore". Dopo la portaerei si passa ad ammirare lo Space Shuttel Enterprise portato qui nel 2012 e la bella mostra HUBBLE@25  allestita per commemorare il 25 anniversario del lancio del telescopio Hubble. Inutile dire che ai bacarosps, ma pura a noi, è piaciuto molto. A pranzo ci siamo divisi due sandwich enormi ma gustosissimi presi da un Food Truck nel piazzale del Museo. Pomeriggio MOMA. La prima volta a New York era chiuso per restauri quindi una volta era dovuta. Nonostante io e l'arte moderna viaggiamo su due binari diversi ed alcune cose mi abbiano lasciata decisamente sconcertata, la mostra di Yoko Ono su tutto, il luogo è assai interessante. La bacarospetta che coraggiosamente mi ha accompagnata, i maschi se ne sono andati a zonzo, è rimasta meravigliata di fronte ad opere di Picasso e Warhol e soprattutto si è divertita un sacco nel padiglione del design dove sono esposti i vecchi giradischi, copertine di 33 giri ed i primi videogame come Pac-Man e Tetris (argghh...). Tralascio commenti sullo shop del Museo, vero e proprio luogo di perdizione e passiamo direttamente alla cena, da  Becco, scoperto per caso nella zona di Hell's Kitchen. "Becco", ci siamo documentati, è uno dei ristoranti di Joe e Lidia Bastianich, Lidia è una istituzione da queste parti..Come antipasto ci hanno servito una Cesar Salad, a seguire io ho mangiato un meraviglioso petto di pollo con crema di limone e capperi servito con spinaci saltati e olive di Gaeta. Il resto della famiglia si è allegramente sbafato salmone (la bacarospina) e pesce spada (i maschi). Il tutto annaffiato da un ottimo vino. Il cestino del pane è un attentato al buonsenso e ad ogni forma di dieta ma sinceramente chissene...Alla fine ci siamo divisi due panna cotta; semplice per i maschi e combinata cioccolato per noi fanciulle.Ha chiuso tutto un buon espresso. Ho Istagrammato soltanto l'insegna perché ero decisamente troppo impegnata a gustarmi il tutto...Posso dirvi che la spesa è stata più alta del normale ma non scandalosa. E soprattutto fidatevi...i dollari spesi li valgono tutti...Quindi se passate da New York fateci senza indugio un saltino.
Ed anche per oggi ho finito...alla prossima con il diario degli ultimi due giorni ed uno zoo un po' speciale...
NEW YORK STORIES - MAMMA MIA!

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