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New York, US Open - Oggi New York è in provincia di Taranto e Brindisi

Creato il 04 settembre 2013 da Tafanus

Oggi alle 18:000 ora italiana, sul centrale di Flashing Medows si tiferà in pugliese

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Flavia Pennetta e Roberta Vinci

Avete letto bene. Un modo demenziale di stilare i tabelloni, quest'anno ha messo una italiana su sei nella parte alta del tabellone (Francesca Schiavone, elimata inevitabilmente al primo turno dalla n° uno Serena Williams), e ben CINQUE italiane addossate l'una all'latra in un solo quarto di tabellone:

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Questa storia ha degli aspetti esilaranti: con la eccezione di Francesca Schiavone, TUTTE le altre italiane fin qui eliminate, sono uscite dal torneo per mano di altre italiane: Sara Errani esce al 2° turno per mano di Pennetta; Karin Knapp esce al secondo turno per mano di Vinci; Camila Giorgi esce al quarto turno per mano di Roberta Vinci.

Oggi, inevitabile, un ennesimo derby, il più doloroso: Roberta Vinci opposta a Flavia Pennetta per un posto in semifinale. Sarà una partita all'ultimo sangue, pewrchè entrambe le giocatrici hanno molto da guadagnare e molto da perdere.

Flavia (prima italiana di sempre ad entrare fra le Top Ten, mentre era anche n° 1 al mondo di doppio), dopo l'intervento al polso dell'anno scorso, ha perso un sacco di posizioni, ed era piombata addirittura al 166° posto in classifica. Poi la rinascita, sempre più veloce, che l'ha portata la settimana scorsa in 80° posizione, e adesso al 42° posto. Ma, dovesse vincere lei il derby, sarebbe per la prima volta in carriera in una semifinale di un Grande Slam, e risalirebbe in 32° posizione.

Robertina Vinci si gioca ancora di più: lei, numero uno al mondo di doppio insieme a Sara Errani, si gioca l'ingresso certo nella Top Ten di singolare. L'Italia sarebbe a questo punto in cima al mondo nel tennis femminile. Unica ad avere due italiane nella top-ten e, insieme, prime al mondo in doppio.

Lo psicodramma si svolgerà alle ore 18:00 italiane sul Centrale (Campo Arthur Ashe) di New York. E io non so neanche cosa sperare...

Due ragazze pugliesi ai vertici, insieme... Chissà se quando hanno iniziato a giocare quasi insieme, hanno immaginato, anche lontanamente, questo eplogo... Separate da un anno di età (30 anni Roberta, 31 Flavia) e da 70 chilometri (Roberta da Taranto, Flavia da Brindisi), agli esordi le due hanno spesso giocato in doppio insieme.

Primo torneo da professioniste insieme: aprile 1997. Le due hanno 29 anni in due. Torneo di Galatina. Perdono per la cronaca al secondo turno da Francesca Guardigli e Tathiana Garbin...

L'anno successivo vincono in coppia il primo torneo: Brindisi, e poi Quartu Sant'Elena. Per la cronaca, le due portano a casa ben 318 $ a testa per ognuno dei due tornei. L'anno dopo vincono insieme Alghero e Cagliari.

Nel 2000 (17 e 18 anni) le due pugliesi arrivano ai quarti agli Internazionali di Roma, eliminate da tali Amelie Mauresmo e Natasha Zvereva (le due saranno più avanti n° 1 e n° 5 al mondo). Ma portano a cada ben 3300 $ a testa. Mica cazzi...

Poi le carriere tendono a dividersi: Roberta sempre più grande, giovanissima doppista; Flavia più impegnata in singolare.

Roberta in doppio, nel 2001, a 18 anni, in coppia con Sandrine Testud, arriverà addirittura ai quarti in un grande slam: Parigi. Vittoria a Doha, addirittura semifinale agli US Open...

L'anno dopo, ormai 19enne, vince il suo primo doppio in Fed Cup (la prima vittoria di una serie di 15: Robertina è IMBATTUTA, in doppio, in Fed Cup: record mondiale). Poi gli ottavi a Wimbledon, i quarti a Parigi, semifinali a Roma, seconda vittoria in Fed Cuo contro la Svezia, finale a Dubai, quarti a Tokioo, ottavi agli Australian Open... I tempo dell'ITF di Galatina sono lontani mille anni luce.

Non voglio annoiarvi con la cronologia dei suoi successi, che ne hanno fatto una delle più grandi doppiste di tutti i tempi. Nel corso degli anni, con partners diverse, e solo per citare le più note anche ai ggiovani, ha infilzato Elena Dementieva, Barbara Rittner, Samantha Stosur, Huber, Srebotnik, Medina Garriguez, Arantxa Sanchez, Cara Black, Silvia Farina, Francesca Schiavone, e poi Nadia Petrova, la Miskina, Conchita Martinez, Gisela Dulko (futura n° 1 insieme a Flavia Pennetta), la grandissoima Martina Navratilova (Roma, 2006), Marion Bartoli, più volte la coppia d'oro Black/Huber,e pèoi Ana Ivanovic, Goerges, Cirstea, Kirilenko, Radwanska, Vesnina, Peschke, Petkovic, Kirilenko,Zakopalova, Martinez Sanchez, Makarova, Pennetta, Stephens, Raymond, Hlavackova, Hradecka, Hantuchova, Mattek-Sands, Mirza, Groenefeld...

Insomma, non c'è doppista al mondo di cui Robertina non abbia messo la  "figurina" nel suo album.

Poi, è storia nota. Ha iniziato (purtroppo tardivamente) a capire di poter giocare ottimamente in singolare, e fra poche ore potribbe entrare anche lei nella "Halla of Fames" delle top-ten, dopo Pennetta, Schiavone ed Errani.

Della carriera di Falvia sappiamo tutto. Anche lei, in coppia da giovane con la Vinci,  e da adulta con la Dulko, è stata n° uno in doppio con quest'ultima, e ha vinto tutto. Ora è costretta, spero momentaneamente, a vagare da una compagna occasionale all'altra, quasi tutte perdenti, perchè le altre sono "accasate". L'anagrafe spinge per una separazione di fatto fra Errani e Vinci, e per la ricvostituzione della coppia Pennetta/Vinci, che potrebbe vincere per 10 anni ancora. Ma oggi le due, per un paio d'ore, DOVRANNO odiarsi. La posta in palio è molto alta, per entrambe. E io, che le adoro entrambe, sono qui a chiedermi perchè mai nel tennis non possa esserci il "pareggio", magari consensuale...

La storia di Flavia come singolarista è nota. Le teste coronate che ha infilzato in carriera? quasi tutte. Sono poche quelle contro le quali non aveva mai vinto. Prima tappa importante a vent'anni, quando batte la prima top-10'0 in carriera: Conchita Martinez; a 21 anni, a Miami, batte Iva Majoli, che sarà n° 1 al mondo; poi Mary Pierce, Nadia Petrova n° 6,  la Dechy 14 Justine Henin 5 poi 1°. Batte Serena Williams n° 7; batte Shahar Peer 16 e di nuovo Venus Williams a Bagkok; Nel 2008 batte Cibulkova 20, Ana Ivanovic 4, Nadia Petrova 13, Elena Jankovic 1, di nuovo Venus Williams 8 a Mosca, di nuovo Venus Williams 7 al Roland Garros.

Il 2009 è l'anno in cui, vincendo 15 partite di seguito, entra - prima italiana nella storia - nella top-ten. Infilza Vera Zvonareva a NY, facendola impazzire. Ancora una volta Venus Williams (3), a Cincinnati; a Los Angeles infilza di seguito Petrova, Zvonareva, Sharapova, Stosur... e poi ancora Petrova, Jankovic, Kvitova, Cornet, di nuovo Zvonareva e Stosur, Li Na, Francesca Schiavone. E poi Peng, Wozniacki n° 1 al mondo, Sharapova 4, ancora Peng... e poi butta via la grande occasione di semifinale, a NY, contro una Kerber che aveva letteralmente asfaltato poche settimane prima. Poi ricomincia a battere giocatrici importanti: Pavlyucenkova, Azarenka 9, Stosur 5, Peer 12,  di nuovo la povera Zvonarena, nel frattempo salita al n° 2 al mondo.

Poi il maledetto 2012: inizia bene, entrando in finale ad Auckland, ma è costretta al ritiro per un problema alla schiena, metre stava dominando la finale, e dopo aver asfaltato la stessa Kerber che l'aveva battuta agli US Open; arriva per la prima volta in carriera ai quarti a Roma, ma li il polso accusa i primi, vistosi segni di cedimento. Una diagnosi sbagliata e continuerà a farsi male fino ai primi di agosto 2013, a Montreal. A quel punto, finalmente, smette. La aprono. Trovano un tendine del polso distrutto all'85%. Per chiunque altra sarebbe carriera finita.

Non per Flavia. Intervento, rieducazione, tanta palestra,  e a febbraio i primi timidi passi di rientro, a Bogotà. E' stata ferma per 7 mesi, e non ha nelle gambe e nella testa la gara. Ha paura - giustamente - per il polso, e non picchia, non incide. Poi, a maggio, i primi segnali positivi. A Strasburgo parte, umilmente, dalle qualificazioni. Vince sei partite di seguito, e arriva fino alle semifinali. A Wimbledon in giugno, arriva agli ottavi. Un mese dopo, semifinali a Bastad.

Dopo sei settimane, l'exploit di New York: elimina Sara Errani (testa di serie n° 4), poi la Kuznetsova ex vincitrice degli US Open e TdS 27, e po la giocatrice più "calda" dell'anno: quella Simona Halep passata in pochi mesi  da oltre la 60° posizione alla 20° posizione.

Auguri a queste due splendide ragazze pugliesi che onorano l'Italia e il tennis. Sono passati tanti anni, da quando giocavano insieme a Galatina, provincia di New York...

Flavia-5-anni
  
Roberta-vinci-1989

Flavia Pennetta a 5 anni, Roberta Vinci a 6 anni


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