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Newell: “Steam VR ecosistema, non singolo visore”

Creato il 05 marzo 2015 da Oculusriftitalia
Newell: “Steam VR ecosistema, non singolo visore”

Negli ultimi giorni ci siamo più volte riferiti ad HTC Vive come al visore di Valve. Tuttavia, in una recente intervista di Engadget al boss di Valve, Gabe Newell, apprendiamo che Vive sarà uno dei tanti visori. "Dovete pensare a Vive come se fosse il primo, così come esistono diverse Steam Machine". Steam VR, di conseguenza, è una piattaforma aperta supportata da Valve. "Stiamo costruendo degli strumenti e speriamo siano utili ai partner hardware che vogliono unirsi. In alcuni casi, gestiremo noi la realizzazione finale. Ma in realtà stiamo semplicemente creando degli strumenti per far continuare altre persone. Per cui, vedrete altri visori."

Newell: “Steam VR ecosistema, non singolo visore”

Cominciamo quindi a fare chiarezza sul coinvolgimento di Valve nella VR. È chiaro che, a questo punto, anche se HTC Vive ricopre un ruolo centrale nelle politiche di Valve Steam VR in realtà è un ecosistema con tool liberi che ogni compagnia potrà usare. Si tratta di un approccio molto diverso a quello di Oculus, più vicino a quello di OSVR. Come ha spiegato Newell: "Per essere onesti, noi facciamo soldi in ultima analisi quando le persone comprano i giochi da Steam. Quindi stiamo cercando di pensare n avanti e fare degli investimenti a lungo termine per il gaming PC che ritorneranno indietro tra un paio di anni".

Centrale nel piano di Valve è creare una tecnologia senza fili, il che potrebbe essere una naturale evoluzione della streaming box Steam Link, annunciata dalla compagnia la scorsa settimana. Spiega Newell: "Il modo in cui alla fine vi connetterete con i visori sembrerà un successore di di Link, perché dobbiamo iniziare ad affrancarci da cavi e roba siile.

Al momento, la VR in streaming e senza fili non è possibile, almeno non per le tecnologie disponibili ai consumatori. L'obiettivo per un'esperienza VR senza fili è mantenere una latenza di 20ms. Ma, come spiega Newell, è una questione di connettività, e non di visori VR.

È possibile mantenere una bassa latenza in wireless? Questo potrebbe essere più un problema da router WiFi che altro, che si potrebbe risolvere cambiando spettro. Stiamo facendo ricerche sullo spettro a 60Ghz, su implementazioni di questo tipo. Perché sì, a un certo punto bisognerà risolvere questo problema. Ma la cosa bella è che è un problema che una volta risolto è finita lì. Non è un compito che continua. Il cervello non cambia. Il cervello è sempre fermo a 20ms; non bisogna accelerare progressivamente per migliorare l'esperienza.

In effetti, la VR senza fili è una frontiera da non sottovalutare. Sarà Gabe Newell a conquistarla per primo?


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