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News // Intervista a Sergio Di Zio

Creato il 07 luglio 2011 da Flashpointitalia @Flashpoint_It

Sergio Di Zio anticipa un grande cambiamento nell’azione della quarta stagione di Flashpoint che debutterà domani, venerdì 8 luglio, su CTV.
“Ci sarà da aspettarsi sempre di più. Ogni episodio ora è come se fossero due o tre episodi insieme. Corriamo in continuazione da un palazzo all’altro, c’è un sacco di azione e divertimento per tutto il tempo. I colpi di scena di quest’anno renderanno le scorse stagioni roba da niente”.

In quest’intervista realizzata da Tyrone Warner di shows.ctv.ca, Di Zio racconterà di come è stato lavorare con Jessica Steen e Victor Garber, di quella volta in cui si è sentito un papa, del perché ama leggere e di un’esperienza pre-Flashpoint.

Com’è stato lavorare nuovamente con Jessica Steen e Victor Garber?
La prima volta che Jessica è venuta sul set, per sostituire Amy, è entrata nella squadra come se fosse stata dentro da sempre. Ha un’energia tale che riesce sempre a tirare fuori il meglio da chi le sta intorno, ha contribuito molto a rendere la Squadra ciò che è oggi. Merita tanto.
Victor è probabilmente il ragazzo canadese più affascinante che sia mai esistito. E’ un grande e ci siamo tutti innamorati di lui. Per tutto il tempo il suo ruolo è stato quello di fare il terzo grado a noi membri dell’SRU, ma è la persona più gentile del mondo. Tornerà presto, non vedo l’ora!
E’ interessante perché il suo personaggio forza la Squadra ad aprire gli occhi e meditare su ciò che stanno facendo mentre loro sono ragazzi a cui non piace affrontare questo genere di argomenti. E così loro sono forti, coraggiosi e grandi finché non arriva qualcuno a scavare dentro di loro.

Come attore, com’è stato esplorare la vita domestica di Spike? Hai attinto alle tue esperienze personali?
E’ stato fantastico, è stato come dare un’occhiata per vedere da dove viene Spike e cosa lo ha portato ad entrare e rimanere nell’SRU. E tutto ha un senso.
E’ possibile vedere cosa il sergente Parker e il resto della squadra significano per lui, perché la situazione a casa non è delle più ideali e l’SRU acquista un ruolo sempre più importante.
E’ stato facile rivivere certe cose. Mia madre in cucina a tagliare i pomodori, probabilmente gliel’avrò visto fare per 21 anni di fila tornando a casa da scuola.
Non avrei mai pensato che un giorno avrei interpretato in televisione la parte di un giovane italiano cresciuto a Toronto. Questo si avvicina davvero alla mia vita, potrebbe essere casa mia o casa di mio cugino.

Vieni avvicinato per strada dai fans?
Sì, ed è impressionante. Eravamo a Woodbridge e mi sentivo un papa perché ero circondato da italiani. Ho detto qualcosa in italiano e e sono rimasti entusiasti. C’è una grande comunità italiana di seconda generazione a Toronto e non avevano mai avuto qualcuno che li rappresentasse in televisione. E’ una storia molto personale.

Hai recentemente scritto un articolo per il Globe and Mail. Ce ne parli?
Mi hanno chiesto di scrivere un pezzo sui luoghi in cui mi piace leggere di più e puoi chiederlo a chiunque qui a lavoro: se non riescono a trovarmi vuol dire che sono in un angolo a leggere un libro. I libri mi mantengono sano. Il lavoro dell’attore è un lavoro strano, è bello avere delle basi. Ho lasciato l’università per diventare attore e c’è ancora un sacco di roba che ho voglia di conoscere, così continuo a leggere per cercare di imparare di più.

Un tuo fan ti ha scoperto in Juno Beach con Fabrizio Filippo…

E’ stato un pre-Flashpoint, circa sei anni fa. Devo a Fab l’inizio della mia carriera. Il primo ruolo che ho interpretato, dopo aver lasciato l’università e senza avere la più pallida idea di ciò che stessi facendo, è stato uno show che lui ha fatto per Summerworks. Era una bella storia che raccontava di quattro italiani la notte di Capodanno nel seminterrato. Due settimane prima sono stato preso per questo film e ho dovuto abbandonare tutto, ma siamo rimasti amici e abbiamo ottenuto entrambi una parte.

'Flashpoint' star Sergio Di Zio promises 'more and more and more' from season four

Tradotto da Flashpoint Italia © All rights reserved


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