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NF302- Suono e Tono Muscolare. Parte 1.

Creato il 03 febbraio 2014 da Lucavannetiello

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Il suono, come tutte le sensazioni, è in realtà una rappresentazione corticale. Cioè, la percezione di un suono avviene nel cervello e quindi solo se c’è un cervello. Non basta l’orecchio. Se cade un albero in un luogo dove non c’è nessuno, non viene prodotto alcun suono. Quello che avviene è un fenomeno fisico di spostamento d’aria che non diventa suono perché manca l’orecchio di qualcuno che lo trasforma in un segnale elettrico che viene elaborato come suono da parte di un cervello. Normalmente un soggetto ha la stessa acuità acustica ad entrambi le orecchie ma accade anche che diverse condizioni fisiologiche “funzionali” pongano il cervello in una situazione nella quale un suono che entra da un orecchio venga sentito meno rispetto all’altro. Oppure accade che persone abbiano una ipoacusia ad un orecchio di cui magari non si accorgono perché l’altro orecchio funziona bene. Quando sentiamo un suono  da un orecchio istantaneamente  tutta la muscolatura da quello stesso lato diventa per un istante ipotonica. Possiamo tradurre così, per i nostri scopi: la muscolatura dallo stesso lato per un attimo si spegne, ma solo per un attimo. Questo riflesso ha lo scopo di permettere l’aumento della tono e della forza della muscolatura dell’altro lato per permettere. di  allontanarsi dal suono. (un probabile pericolo )per esempio se guardate gli animali selvaggi e cercare di avvicinarli, ad ogni rumore che fate l’immediata reazione è allontanarsi da voi.

Continua…


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