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Nibali all’Astana per confermarsi grande

Creato il 31 ottobre 2012 da Olimpiazzurra Federicomilitello @olimpiazzurra

La stagione appena trascorsa, nonostante alcuni passi falsi, può essere definita ottima per Vincenzo Nibali, che è stato uno dei corridori che ha portato più successi alla causa della Liquigas-Cannondale. Già da luglio, però, il messinese è destinato al Team Astana di Giuseppe Martinelli, che crede molto nell’azzurro, dato anche l’ingaggio di altissimo livello offertogli.

Nel corso del 2012 Nibali ha conquistato la prima vittoria al Tour of Oman già a febbraio, per ripetersi, a marzo, nella Tirreno-Adriatico. Il secondo posto alla Liegi-Bastogne-Liegi è suonato un po’ di beffa in quanto il kazako Maxim Iglinskiy, in forze proprio all’Astana, l’ha superato solo all’ultimo chilometro. La stagione di Vincenzo è proseguita al Tour de France, con un terzo posto sul podio finale dei Campi Elisi. Le vittorie del Giro di Padania sembravano un ottimo preludio per il Mondiale di fine settembre, ma propio quando Gilbert ha acceso la miccia l’italiano, che in quel momento era in testa, non è riuscito a reagire. La stagione, tutto sommato, è stata positiva, ma quanto, in realtà?

Andando a spulciare le vittorie di Vincenzo sono arrivate quasi tutte in corse di secondo piano e anche i piazzamenti importanti sono stati viziati da assenze di avversari di alto livello. Alla Ligi, infatti, nessuno dei primi tre del 2011 è entrato nella top 15, con Gilbert appena sedicesimo e i fratelli Frank e Andy Schleck rispettivamente 23esimo e 50esimo. Tutti e tre hanno attraversato una stagione veramente negativa, in particolar modo i due lussemburghesi, che non hanno mai lasciato il segno. Anche al Tour hanno pesato le assenze(reali o prestazionali) degli Schleck. Oltre a questi due atleti che avevano chiuso sul podio nel 2011, mancava anche Alberto Contador, finalmente fermato a causa di una positività al clenbuterolo risalente a quasi due anni prima. Proprio Contador può essere considerato come il più grande interprete moderno delle corse a tappe dal 2007 in poi. Nonostante questo sia Wiggins che Froome hanno preceduto Nibali a Parigi. Certo, le salite non erano tante, ma l’italiano non ha mai dato veramente l’impressione di poterli mettere in seria difficoltà.

Come si prospetta, alla luce di questi fatti, la prossima stagione? Il Tour de France, almeno per il momento, sembra fuori portata anche considerando che Froome e Contador, più eventualmente Andy Schleck se dovesse ritrovare una forma quantomeno decente, sono un gradino, se non due, sopra Nibali, anche per una maggiore attitudine alle cronometro rispetto al siciliano. Un obiettivo realistico, ma forse difficile da raggiungere, potrebbe essere il podio. Nell’impostazione degli obiettivi stagionali non va sottovalutato il Campionato del Mondo che si svolgerà a Firenze, il cui tracciato sembra addirsi alle caratteristiche di Nibali. Un percorso di avvicinamento potrebbe comprendere un Giro d’Italia corso per la Maglia Rosa, anche se in questo modo dovrebbe sacrificare le gare delle Ardenne, che in questo caso non potrebbe correre con una condizione ottimale. La seconda parte di stagione dovrebbe essere incentrata sull’appuntamento iridato, quindi con una partecipazione alla Vuelta atta a trovare il miglior colpo di pedale possibile.

A livello di successi per l’alfiere dell’Astana sarebbe importante ripetersi in qualche breve corsa a tappe per confermare il buon numero di vittorie conseguito quest’anno. Ripetersi, probabilmente, sarà difficile, perchè rimanere sulla breccia dell’onda per un lasso di tempo lungo, come ha dimostrato anche l’opaca stagione di Gilbert, non è un’impresa da poco.

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foto: cyclingnews.com

OA | Gianluca Santo

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