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Nichi vendola

Creato il 22 febbraio 2012 da Upilmagazine @UpilMagazine

A Roma questo 20 maggio sono stati assegnati i riconoscimenti previsti
dal Premio solare europeo 2009-2010, promosso da Eurosolar.
La Regione Puglia ha ricevuto il primo premio nella categoria
“Amministrazioni pubbliche locali”,
ritirato dal Governatore Nichi Vendola, per aver individuato
un «nuovo modello energetico per il governo del territorio regionale».
Un riconoscimento ambito che ricostruisce il cammino percorso sinora dalla Puglia in tema di energie rinnovabili e protezione dell’ambiente.

Nelle pagine successive invece la Vicepresidente e Assessore allo sviluppo economico ed energia Loredana Capone disegna invece per UP! gli scenari della nostra terra verso un futuro ecologicamente alternativo.

 

Energia nucleare:
è un futuro?

Ribadisco il mio fermo NO al nucleare in Italia e in Puglia, e come ho già detto in più occasioni, se necessario faremo le barricate.
Noi abbiamo le carte in regola per non essere terra di colonizzazione, perché abbiamo già scelto in questi cinque anni. Abbiamo scelto le energie rinnovabili.
Abbiamo avuto l’ardire e il coraggio di pensare che la nostra terra potesse essere il centro in Italia per la produzione di energia da fonti rinnovabili. E ci siamo riusciti. Oggi siamo i primi produttori in Italia di energia da fonte eolica e da fotovoltaico. Ma non ci siamo fermati qui: abbiamo istituito la filiera corta per le bio-masse e abbiamo pensato ad un modello alternativo di industria.
E poi, mi piacerebbe sapere dove intendono costruire gli impianti. Come intendono smaltire le scorie? L’incubo che sta vivendo in queste ore il Giappone, qui in Italia è assolutamente minimizzato da quella lobby politico-affaristica che irresponsabilmente propaganda il ritorno all’atomo.
Gli incidenti nelle centrali nucleari accadono. E tuttavia, a mio parere non è il problema principale. Le questioni principali sono i costi e l’incapacità di stoccare le scorie. Ci libereremo della schiavitù del petrolio, per diventare schiavi di un altro combustibile come l’uranio, che come il gas, il petrolio o il carbone è soggetto a un deperimento inesorabile delle riserve. Lo dicono gli scienziati: secondo alcuni calcoli con gli attuali reattori presenti nel mondo ci sarà uranio per altri 50 anni. E poi? Già, ma il poi non è materia di cui si occupa la lobby del nucleare.

 

Acqua pubblica:
il bene primario merita una scelta politica?

Ripeto un concetto a me molto caro: l’acqua bene comune dell’umanità è un principio unanimemente riconosciuto sul quale è giunta, l’ora senza totem e tabù, che ogni singolo cittadino, ed ogni amministrazione per quanto di competenza, faccia la propria parte.
Deve essere pubblica la risorsa, le concessioni, la proprietà e il governo delle infrastrutture, oltre alla definizione degli standard di servizio. Al di là poi della natura pubblica e privata dei soggetti gestori, su cui ogni Stato sovrano ha diritto non condizionabile di scelta, è fondamentale mantenere in capo alle amministrazioni regionali e locali le concessioni, conservando un pieno controllo pubblico sugli investimenti e sull’articolazione tariffaria. Devono essere valorizzate le buone pratiche ed è importante scoraggiare gli Stati nazionali dall’approvare normative generaliste che, applicando la stessa disciplina a tutti i servizi pubblici locali e sottraendo alle Regioni competenze, impongono privatizzazioni in questo settore, anche laddove la gestione pubblica si è da tempo caratterizzata per qualità ed efficienza.
L’ acqua oggi è soprattutto un gigantesco problema ambientale che ha anche a che fare con la nostra capacità di preservarla, di catturarla, di addurla, di trasformarla, di bonificarla. Ragionare sull’acqua significa quindi ragionare su molte cose e porsi molte domande. Per questo, non può essere un affare per addetti ai lavori. È una questione che riguarda tutti noi. Nessuno escluso.

 

Nichi Vendola
Presidente Regione Puglia
 


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