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Nido (e Giardino fiorito di V. Varese)

Da Maric740

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La scelta del nido è stata lunga e complessa, per fortuna mi ero portata avanti, cominciando le ricerche online che ancora non ero incinta. Del resto lavorando così lontana da casa, avevo bisogno di un posto che rispondesse ad esigenze piuttosto complesse e che di certo non chiudesse alle 16.30 (e mi piacerebbe capire che cavolo se ne fanno le persone dei nidi che chiudono a quell’ora, non lo sanno che per tenersi un posto di lavoro oggi si esce dall’ufficio a mezzanotte?!). Alla fine, ormai vicina al parto, capito quasi per caso in questa ludoteca vicino casa, dove mi mostrano per prima cosa ‘il bosco’, un grande salone pieno di enormi ed allegri alberi artificiali, una gigantesca piscina di palline alla quale manca giusto il trampolino da 3 metri, e poi le classi, pulitissime ed impeccabili, ma ricolme di giocattoli e tappetoni colorati. Chiedo di visitare i bagni, dove minuscoli wc rosa e azzurri risplendono uno di fianco all’altro e sui fasciatoi in legno naturale stanno impilati pannolini in puro cotone, creme idratanti e olii alla mandorla. Mi offrono un caffè al bar, situato nel ‘salotto dei genitori’, munito di connessione wi-fii: pensato per coloro che gradissero fermavisi per lavorare stando vicini ai figli. Mi mostrano l’offerta didattica: corso quotidiano di inglese, baby corsi di cucina, story telling con accompagnamento sonoro, psicomotricità, danza, judo… Chiedo il prezzo per un’adesione full time (8-19.oo) e la cifra è la stessa  pretesa dai nidi che alle 16.30 ti buttano fuori il figlio. Ok, ho trovato il nido. Ultima domanda: ”Prendete anche gli adulti? Full-time?”

Mi sembra che Giulia stia bene in questo posto (ovviamente mi piacerebbe poterla controllare a vista, troppe notizie angoscianti al telegiornale per potersi fidare ciecamente). Sono tutti molto gentili, la bimba sembra serena e sorride quando Fra la porta al mattino e vede la sua maestra. Quando vado a prenderla vorrei aver passato la giornata con lei, ma visto che è proprio impossibile, preferirei averla almeno passata al nido a splamarmi di olio di mandorle e a fare il bagno nelle palline…

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GIARDINO FIORITO – (di Viviana Varese) – SEMPLIFICATO

5 zucchine

brodo vegetale

totanetti e seppioline

erbe aromatiche fresche (aneto, rosmarino, prezzemolo)

aglio

olio evo

fiori commestibili (o un po’ di ingegno)

Lavare le zucchine e spellarle. Sbollentare le bucce e metterle poi in acqua e ghiaccio. Spadellarle con uno spicchio di aglio e olio extra vergine di oliva. Nel boccale del minipimer inserire le bucce delle zucchine e frullare aggiungendo gradatamente il brodo vegetale, fino ad ottenere una vellutata. Aggiustare di sale e pepe ed emulsionare infine con 10 g di olio evo di ottima qualità. Nel frattempo preparare gli aromi: lavarli e selezionare le foglie e gli aghi migliori. Non avendo tempo per cercare i fiori commestibili, per ravvivare il piatto ho usato peperoni, zucca e cavolo viola fatti essiccare*. In una padella saltare le seppioline e i totanetti per pochi minuti on un filo d’olio e salare (io ho provato ad incidere le seppioline con un coltello per dare l’effetto ‘a rete’, ma il risultato non è stato spettacolare purtroppo). Coprire il fondo di ogni piatto con la vellutata di zucchine calda, mettervi al centro il pesce e decorare con gli aromi e i fiori.

* Per replicare un’altra ricetta di Viviana Varese, ho comprato un essiccatore. Occupa un sacco di spazio e dubito lo sfutterò molto… per fortuna costava davvero pochissimo. Al momento sto essiccando tutto quello che trovo :) In questa ricetta ho usato cavolo viola e peperoni rosso e giallo essiccati. Credo però ci sarebbero stati meglio i fiori, che non è semplice reperire, ma la prossima volta userò senza dubbio scorza di arancia e di limone fresca.


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