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Niente da capire

Creato il 06 luglio 2010 da Lucas

Oggi la filosofa Michela Marzano, ritenuta, forse non a torto, una delle più influenti maîtresse à penser di Francia, ha scritto un commento per la RepubblicaIl papà solo» ancora a pagamento online) in merito alla vicenda dei “ragazzi-padre” dettata dall'attualità del caso Cristiano Ronaldo che vuol fare il padre-solo, appunto. Non entro nel merito della questione, voglio solo far notare che quando un intellettuale viene chiamato dalla redazione di un importante giornale per scrivere – a pagamento, giustamente – un articolo su un argomento di “pressante” attualità, beh credo che davvero questo dimostri come la sua opinione sia tenuta da conto e trovi riscontro sia nella direzione del giornale che nei suoi lettori.

Ma è proprio necessario che ogni frivola notizia di costume sia nobilitata da cotanto acume critico?

Questo discorso, lo ammetto, potrebbe far pensare ch'io mi stia dando, da solo, la zappa sui piedi, giacché anch'io, da periferico blogger quale sono (pardon: credo di essere), cerco, pressoché diuturnamente, di scrivere commenti sulla surreale realtà che mi circonda.

Ma c'è una differenza sostanziale. Io lo faccio per mero divertimento e gli argomenti da trattare me li scelgo da solo. In più non ho l'assillo di commentare fatti che secondo me non andrebbero affatto commentati o andrebbero tuttalpiù relegati in una rubrica minima come quella che il compianto settimanale satirico Cuore titolava «E chi se ne frega».

Mi spiego meglio. Io dagli intellettuali che hanno il privilegio di scrivere sulle più importanti testate nazionali e internazionali mi aspetto sempre che affrontino temi di più ampio respiro di quelli legati a semplice materia gossipparia. O, perlomeno, gli intellettuali potrebbero anche sfruttare questi eventi minimi, ma per trarne poi spunto sì da farci arrampicare, noi lettori, sulle montagne improbabili del pensiero: per sollevarci, per rinfrancarci dalla valanga di notizie di merda che quotidianamente infettano i nostri cervelli.

Si badi bene, io qui non sto criticando affatto Michela Marzano. Sto criticando l'andazzo, de la Repubblica e di altri importanti giornali, di commissionare ai loro prestigiosi commentatori articoli che cerchino di dare spessore al niente. Secondo me i più bravi ormai in questo compito sono i bloggers: coloro che gratuitamente hanno da dire qualcosa di significativo anche sul niente senza che nessuno glielo commissioni. Per questo, se fossi direttore di un quotidiano, non chiederei nessun commento “su misura” ai miei collaboratori “esterni”: aspetterei che questi me li inviino se davvero essi sentono l'urgenza di dire qualcosa di significativo, anche sul nulla: io mi limiterei a selezionare. Se casomai dopo sulla mia scrivania non arrivasse nulla, questo vorrebbe dire che, su certe notizie, non c'era niente da capire («Le stelle sono tante, milioni milioni, la luce dei lampioni si confonde sulla strada lucida...»).

Boh, chissà se ho detto qualcosa d'interessante, oppure se ho preso una cantonata. Chissà, sono qui per dilettarmi e per confondermi... («Seduto o non seduto, faccio sempre la mia parte, con l'anima in riserva e il cuore che non parte. Però Giovanna io me la ricordo...»)

 

foto: flickr

 

Niente da capire

 


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