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Voyager 1, la sonda spaziale più lontana dalla Terra mai costruita dall'uomo, ha raggiunto una distanza tale da poter essere considerata a pieno titolo come la prima sonda che ha raggiunto e superato i limiti del sistema solare. La regione di spazio che ha raggiunto, infatti, sembra non avere alcuna spinta dovuta al vento solare.
Voyager 1, che lo scorso settembre ha compiuto 33 anni dal lancio, si trova ora a circa 17 miliari di chilometri di distanza dalla Terra, un'area dello spazio in cui il gas ionizzato emesso dal Sole raggiunge una velocità pari a zero, annullando il suo effetto di "spinta" su ogni corpo che si trovi in quella regione.
"Il vento solare ha girato l'angolo" dice Ed Stone, membro del team di Voyager 1. "Voyager 1 si sta avvicinando allo spazio interstellare". Il nostro sole infatti crea una sorta di bolla, chiamata eliosfera, attorno al nostro sistema solare. Questa bolla è attraversata da vento solare a velocità supersonica, fino a quando non incontra ciò che viene definito "termination shock", una regione dello spazio in cui il vento solare rallenta vistosamente.
Il termination shock forza il vento solare a rallentare a velocità subsoniche, per via delle interazioni con il mezzo interstellare, un insieme di gas e radiazioni elettromagnetiche presenti nello spazio interstellare. Man mano che il vento solare si allontana dalla nostra stella, diminuisce la sua velocità col quadrato della distanza, fino a quando la pressione del mezzo interstellare diventa sufficiente a rallentare sensibilmente la radiazione stellare.
Voyager 1 ha attraversato il termination shock nel dicembre 2004, permettendo ai ricercatori di studiare il rallentamento del vento solare in corrispondenza della zona che viene definita eliosheath. La velocità del vento solare sembra sia rallentata man mano che Voyager 1 si allontanava dall'eliosfera, ad un ritmo di circa 72.000 km/h ogni anno dall'agosto del 2007. E da giugno 2010, la velocità del vento solare è rimasta a zero.
"Quando ho realizzato che avevamo ottenuto degli zeri, ero entusiasta" dice Rob Decker, membro dello staff della Voyager 1 e operatore del Low-Energy Charged Particle Instrument, uno strumento di rilevazione montato sula sonda che consente di studiare il vento solare. "C'era la Voyager, una sonda che ha lavorato per 33 anni, che ci mostrava ancora qualcosa di completamente nuovo".
Voyager 1 si troverebbe ancora all'interno dell' eliosheath, una zona dello spazio oltre l'eliosfera non ancora definibile come spazio interstellare. Probabilmente la sonda supererà l'eliosheath tra circa quattro anni, secondo i dati raccolti finora.
No more solar wind for Voyager 1 spacecraft
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