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Niente redenzione per Schwazer, a meno che non si candidi con Berlusconi

Creato il 07 agosto 2012 da Laperonza

 

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Non voglio giustificare Alex Schwazer minimamente per quello che ha fatto: le regole ci sono, sono a tutela dello sport e della salute degli atleti, e vanno rispettate. Giustissima quindi la sua esclusione dai giochi olimpici. Ma fa specie questo massacro mediatico contro l’atleta che pure fino a poco fa era osannato e idolatrato. Fa specie anche perché non si ammette l’errore, non si ammette che un uomo giovane di ventisette anni possa sbagliare, non gli si dà possibilità di redenzione. Eppure noi siamo il Paese di Berlusconi al quale abbiamo perdonato di tutto e di più per quasi vent’anni. E scommetto che tra i tanti accusatori e giudici (s)togati che si scagliano contro Schwaze ce ne sono molti disposti a rivotare il Cavaliere ancora una volta. Siamo un Paese la cui classe dirigente usa risaputamente sostanze stupefacenti a partire dalla cocaina. Siamo anche uno dei Paesi in cui si fa più largo uso di droghe. Siamo il Paese in cui i Parlamentari si sono rifiutati di farsi “l’antidoping”. Eppure a Schwazer non diamo il diritto di riprovarci, lo vogliamo finito, distrutto. Schwaze ci ha rovinato uno di quei sogni da quattro soldi che ci fanno vivere meglio, come il calcio e la Ferrari. Questo è imperdonabile per l’Italiano, molto più incline a scusare chi ha mandato a scatafascio il Paese. Niente redenzione per Schwazer quindi, a meno che non si candidi alle elezioni.

 

Luca Craia

 

 


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