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Nigeria / Più di un milione di sfollati dalla scorsa estate a oggi

Creato il 24 ottobre 2012 da Marianna06

 

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Non bastavano a dare notevoli grattacapi gli attentati a ripetizione, all’interno del Paese, e Boko Haram, che non perdona, né concede affatto tregua nella  sua lotta agli “infedeli”  e a tutto ciò che sa, anche lontanamente ,di occidentale.

Persino le grandi piogge, dal luglio scorso a oggi, hanno concorso a fare la loro parte di danni, in Nigeria, per mettere in difficoltà e creare ulteriori  disagi alla gente.

Da noi certamente di queste notizie è noto che ne arrivano pochissime e filtrate ma, sta di fatto, che le piogge torrenziali dell’estate nigeriana hanno provocato finora la morte di ben 431 persone, limitatamente solo  a quelle che sono finora le effettive morti accertate.

Coloro, che hanno perso la casa e hanno visto andare a male quel po’ di economia familiare agricola, di pura sussistenza, sono invece più di un milione.

Così come sono andate in malora per le multinazionali le coltivazioni  intensive di cacao e di manioca,che trainano in parte, assieme al petrolio, grande parte dello sviluppo economico dell’intero Paese.

E, nelle zone costiere,dato il maltempo, la pesca  è ferma.

Le piogge,iniziate a luglio nello Stato di Plateau, nella Nigeria centrale, hanno proseguito poi nei mesi successivi ,e cioè fino ad oggi. E hanno continuato a sconvolgere , con violenza fuori dell’usuale, i rispettivi Stati di Borno, Cross River, Ebonyi, Nassarawa, Bauchi, Gombe,Katsina, Kebbi e, ancora, Delta e Bayelsa.

In particolare, negli ultimissimi giorni, la Croce Rossa nigeriana ufficialmente ha parlato, cifre alla mano, di autentico disastro ambientale  proprio nei comuni degli Stati sudoccidentali.

Negli Stati di Delta e Bayelsa ,infatti, sono state colpite 350 comunità e i “senza tetto” sono 120 mila.

Nello Stato di Delta, oltre alle comuni abitazioni, sono andati distrutti anche 20 centri sanitari, 5 ospedali,  alcune scuole, chiese e uffici governativi.

E, in generale, nel Paese tutto, mancano  essenzialmente i generi alimentari.

Tutto questo, oltre  che a spingere ad attivarci per superare l’emergenza, dovrebbe fare riflettere su come gestire, con oculatezza, al presente e al futuro, l’ambiente del nostro pianeta.

Certe bizzosità del clima non capitano a caso  .

La natura, ovunque, esige rispetto.

 Ma l’umanità, in generale, privilegia il profitto,specie se può e se gli riesce.

 E questo quasi sempre.

 

    a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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Da Marianna Micheluzzi
Inviato il 24 ottobre a 21:38

E' per questo che la amo e me la coccolo. L'Africa ha bisogno di tanta tenerezza per sentirsi amata e riprendere il proprio cammino con sicurezza. /Grazie ,Fatoumata.<3

Da Fatoumata Diawara
Inviato il 24 ottobre a 07:54

L'AFRICA SOFFRE ANCORA...GRAZIE MARIANNA.